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Venerdi’ del libro: “La ragazza che sognava Che Guevara”

“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”
Mahatma Gandhi

Oggi voglio proporvi un libro che non so nemmeno io come presentarvi…

Ho preso questo libro perchè mi ha attirato il titolo, ma sinceramente non c’entra niente con la trama

Ho letto questo libro tutto di un fiato, ma non so se perchè ero piu’ curiosa di come andasse a finire la storia della protagonista o di che messaggio volesse dare l’autrice

Ho riflettuto parecchio su cosa mi ha lasciato, ma non so dirvi se perchè a tratti è talmente duro da scioccare o perchè l’autrice abbia colto veramente nel profondo dei sentimenti

E’ da giorni che mi rigiro tra le mani questo libro cercando di dargli un giudizio. A volte penso che sia un libro forte e necessario, altre che sia troppo romanzato e a tratti forzato…

Sono un po’ confusa. Cosi’ per togliermi d’impiccio mi sono detta: “Beh, lo propongo al Venerdi’ del Libro”, magari qualcuno mi aiuterà a chiarirmi le idee” 😀

E cosi’ oggi vi propongo:

La ragazza che sognava Che Guevara” – Tessa Bridal

Le porte del mio passato sembravano chiuse per sempre e da qualche parte, dietro a esse, c’era Marco nella sua solitaria reclusione, ignaro del fatto che fuggire e lasciarlo fosse stata la decisione piu’ difficile della mia vita. I ricordi erano l’unica cosa che mi desse la forza di alzarmi al mattino e riprendere gli sforzi per liberarlo. Facevo la spola tra Londra e Parigi, mantenendomi con traduzioni dallo spagnolo e qualche lavoretto d’ufficio. I miei visti venivano rinnovati grazie all’aiuto di persone che spesso non conoscevo e che non avevano mai assistito a torture o subito persecuzioni politiche, ma che appartenevano al numero di coloro che, come aveva detto una volta Che Guevara, non riuscivano a trovare pace se qualcuno, in qualunque parte del mondo, subiva un’ingiustizia.

Attendo lumi su questo libro e i vostri preziosi suggerimenti 😀 Ecoli:

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Coccole, feste, giornali e creatività… Svizzera stiamo arrivando!

Ormai manca davvero poco: tra tre settimane diventeremo svizzeri. Proprio svizzeri svizzeri veramente no, ma Zurigo diventerà definitivamente la nostra casa 😀

Ahimè! La mia lista di cose da fare invece di diminuire sta aumentando! Com’è possibile? 😯 Mi ero ripromessa di arrivare al fatidico giorno X preparatissima: vestiti imbustati, documenti pronti, giochi e libri imballati…

Ed invece… sono in alto mare! La maggior parte vestiti è ancora negli armadi, alcuni documenti ancora in stand by e giochi e libri si sono accumulati in impensabili angoli della casa 🙁

A tutto questo si sono aggiunte l’organizzazione delle 3 feste di complenno di Piccolo Furfante (una a scuola, una con i parenti, una con gli amici… ma chi me l’ha fatto fare 🙄 ), l’open day alla scuola materna di Zurigo, il richiamo delle vaccinazioni di PF  e l’organizzazione della vacanza al mare. Insomma: sono alla frutta!

Così lunedì, visto che ero un pochino (giusto poco poco) isterica, Papà Ema mi ha regalato una giornata intera ad un Centro Benessere da passare con una mia carissima amica. Abbiamo trascorso la giornata tra massaggi, saune,tisane al mirtillo e chiacchiere sfrenate.

Ci voleva proprio! 😀

A ridarmi la carica, ci ha pensato anche Dolores di Klein Format.

Arrivata a casa rilassata e abbastanza untuosa (il massaggio alle candele si è rivelato piu’ oleoso del previsto 🙂 ) ho trovato ad attendermi nella cassetta delle lettere la mia copia di Klein Format.

Sono stata davvero emozionata nel vedere i nostri pesciolini riciclosi e il faccino sorridente di Piccolo Furfante tra le pagine del giornale. Una vera ricarica di energia e di creatività 😀

Grazie Dolores per aver pensato a noi!

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Giocare con le tabelle per impare i numeri

Ai bambini dell’ultimo anno d’asilo, di solito, vengono proposte delle attività sugli insiemi e sui numeri con l’uso di semplici tabelle.

Qualche giorno fa, Piccolo Furfante ha visto i bimbi grandi della sua classe compilare queste tabelle e, naturalmente, appena arrivato a casa me le ha chieste.

Ero un po’ scettica all’inizio: mi sembravano un po’ troppo complicate per lui. Non volevo però scoraggiare la sua voglia di provare e dopo l’ennesima richiesta gliene ho preparare alcune, semplici semplici.

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