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Un biglietto valigetta per la Festa del Papà

Ormai manca poco, anzi pochissimo: la Festa del Papà è vicina.

Il nostro regalo sarà rigorosamente fatto a mano ( a breve vi svelerò il segreto ), così come il nostro biglietto di auguri.

Due anni fa avevamo preparato per Papà Ema un simpatico biglietto cassetta degli attrezzi e, malgrado risulti ancora adattissimo a lui (vedi il recente trasloco a Zurigo con relativo montaggio di mobili e fissaggio luci), quest’anno ho deciso di cambiare tema realizzando un biglietto valigetta di lavoro.

Papà Ema, ogni mattina, va in ufficio con una valigetta carica, anzi stracarica, di cose: penne, foglietti, computer, caramelle, telefonini, libri letti e non letti, giornali, fogli di appunti…

Più che una valigetta, sembra un pozzo di San Patrizio. 🙄

Così ho pensato di realizzare un bigliettino-valigetta con dentro tutto quello che gli occorre per affrontare al meglio una dura giornata di lavoro.

Per prima cosa ho cercato le immagini che mi servivano: valigetta, oggetti vari e anche una tenera sorpresa.

Ho quindi stampato tutti gli oggetti, li ho ritagliati e Piccolo Furfante li ha incollati su di un cartoncino, dove ho scritto (sul retro) una frase simpatica.

Ho stampato anche l’immagine della valigia, l’ho ritagliata e PF l’ha incollata (solo i bordi) su di un cartoncino. Prima di far questo, ho fatto un taglio all’altezza dell’apertura in modo da poter infilare tutti gli oggetti.

Ecco il modello che ho creato e che potete, volendo, riutilizzare anche voi.

Qui la versione in bianco e nero da colorare.

Trovate anche le frasi che abbiamo usato

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Carte morbide per giocare con l’alfabeto

Ora che la febbre è passata le giornate in casa sembrano eterne :-S

Così ci siamo dati alla pittura: tempere, acquerelli, pastelli a cera, pennarelli… ogni tecnica va bene!

Ieri avrò stampato almeno 50 (non ditelo a papà Ema 😳 ) navi  da colorare. Alla fine non volevo vedere una nave nemmeno di striscio. In preda alla disperazione, ho proposto a Piccolo Furfante di colorare delle carte dell’alfabeto (queste) così tanto per variare un po’. 😀

Alla fine il risultato era carino: tante carte multicolori con soggetti simpatici. Anche a PF sono piaciute molto.

Le ho ritagliate e, all’inizio, pensavo di incollarle su del cartoncino rigido. Ne abbiamo, però, già un sacco di questo tipo. Ho deciso allora di incollarle su della stoffa. In questo modo sono più piacevoli da maneggiare, sono pieghevoli e non pesano se portate in giro. PF ha apprezzato la novità e ci ha giocato anche con i nonni, mostrando loro orgoglioso le sue carte morbide 😀

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Il cappello del pirata Barbagianni

Se una sera aveste l’occasione di passare a casa nostra, vedreste Piccolo Furfante e Papà Ema saltare allegramente sul letto brandendo cucchiai in legno, lanciando una marea di cuscini per terra e schivando pupazzi di peluche volanti. Ebbene sì!  Da qualche settimana puntualmente, dopo cena, PF e Papà Ema giocano ai PIRATI!

Sfidando la pazienza (sono dei santi, lo dico sempre!) dei nostri vicini, i miei due pirati “fatti in casa” passano da un arrembiaggio all’altro, da un mare infestato da squali all’altro, da un duello all’ultimo mestolo all’altro per crollare, esausti, in cucina (‘ops cambusa!) a papparsi gustose cioccolate con panna. (‘Sti pirati si trattano bene, però!

Piccolo Furfante poco soddisfatto della sua nave (il nostro letto matrimoniale), l’altra sera pretendeva che gliene creassi una con tanto di vela 😯 . Dato che per ora non sono arrivata a simili capacità creative, mi sono limitata a promettergli un cappello da pirata e, per mia fortuna, PF ha accettato lo scambio.

Così l’altro pomeriggio, supervisionata da Piccolo Furfante, ho creato il cappello del pirata Barbagianni. Avevo trovato, tempo fa, in rete in un sito americano il tutorial per realizzarlo, ma cercando nuovamente non sono riuscita più a recuperarlo. Fidandomi della mia memoria, mi sono messa all’opera!

Cosa ho usato:

  • 1 cartoncino nero grande
  • 2 fogli di carta bianca A4
  • pastello bianco
  • righello
  • 1 piatto piano
  • forbici
  • colla
  • spillatrice

Come l’ho costruito:

Ho diviso  in 2 il cartoncino nero formando due rettangoli. Su uno ho disegnato, con un pastello bianco, la sagoma del piatto partendo dalla base del rettangolo (la sagoma deve toccare il bordo) . Ho calcolato 15 cm di altezza partendo dai due angoli della base su cui poggia la sagoma del piatto. Ho unito con una linea questo punto con la sagoma del cerchio. Ho creato così la forma del cappello e non mi è rimasto che ritagliarla.

Difficilissimo da spiegare, ma facilissimo da fare  guardate un po’ :

Ho ricalcato la forma ottenuta sul secondo rettangolo di cartoncino nero e l’ho ritagliata. Ho fatto combaciare le due sagome e le ho unite tra loro con la spillatrice su tutta la lunghezza dei lati laterali e con un punto sulla curva del cappello.

Ho quindi disegnato il simbolo dei pirati (il teschio con la x di ossa) sui due fogli bianchi e li ho ritagliati. Con la colla li ho, infine, appiccicati sui due lati del cappello.

Ed ecco che il pirata Barbagianni è,  finalmente, pronto all’arrembaggio.

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