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Signor Ranocchio insegna i giorni della settimana

Questa è una bella idea che ho preso a prestito (anche se un po’ rivista :mrgreen: ) da una scuola d’infanzia: un cartellone  per imparare i giorni della settimana. Signor Ranocchio  e i suoi amici insegneranno a Piccolo Furfante il trascorrere dei giorni. 🙂

Nella scuola,  c’erano 5 cartelloni appesi alle pareti (5 e non 7 perchè il sabato e la domenica a scuola non va nessuno!! 😉 ), tutti riproducevano uno grande ninfea. Su ogni cartellone c’era scritto, ben in evidenza,  un giorno della settimana. Un bambino, ogni giorno, spostava una simpatica ranocchia da un cartellone all’altro, seguendola sequenza dei giorni.

In casa nostra lo spazio per appendere 5 cartelloni non c’è e così ho dovuto fare di necessità virtù, reinventando l’idea della ranocchia salterina.

Ho creato così un solo cartellone con l’immagine di uno stagno con laghetto, ninfee e fiorellini.

Ho realizzato anche dei cartellini raffiguranti il tempo atmosferico: il sole,  il sole con le nuvole, le nuvole, la pioggia, la neve.

Ho poi predisposto 7 cartellini con i giorni della settimana. Su ognuno di essi ho messo il disegno di un animale dello stagno: uno diverso per ogni giorno.

Ho, infine, riprodotto i 7 animaletti in una versione più grande.

Ora avevo tutto il materiale necessario per creare il mio cartellone settimanale.

Ho preso una cartelletta di cartone e vi ho incollato sulla copertina il disegno dello stagno.

Ho ritagliato, quindi, tutte le altre immagini e le ho incollate sul del cartoncino rigido. In questa operazione mi ha aiutato Piccolo Furfante che non vedeva l’ora di vedere finito il suo nuovo “gioco”. All’anatra purtroppo è successo un contrattempo: le si è staccata la testa, mentre PF distribuiva la colla! 😆 Una decapitazione in piena regola! 😉

Ho poi tagliato dei pezzettini di velcro adesivo. Ho fissato la parte morbida al cartellone/stagno in questo modo:

  • 1 pezzo in alto, per tenere i cartellini dei giorni
  • 1 pezzettino in mezzo a snistra, per tenere i cartellini delle condizioni atmosferiche
  • 1 pezzettino in mezzo allo stagno, per tenere le schede con gli animali

Su ogni immagine ho poi incollato un pezzo di velcro (la parte ruvida) in modo che potesse rimanere attaccatto al cartellone/stagno se appoggiato al velcro gemello.

Il nostro cartellone è pronto! Ma dove riporre tutte le immagini? Facile: nella cartelletta. Per non perderle e affinchè Piccolo Furfante potesse avere l’idea della sequenza temporale dei giorni, ho fatto in questo modo.

All’interno della cartelletta,uno sotto l’altro ho incollato del velcro morbido, in modo da potervi riporre, in sequneza, i giorni della settimana.

Sui risvolti lateriali, sempre con il velcro morbido, ho appiccicato gli animaletti e sul lembo in basso i cartellini con le condizioni atmosferiche.

Infine ho fatto due buchini sulla cartelletta, dove ho infilato un nastrino di lana per poterla appendere all’armadio.

Ora tutto è pronto! Piccolo Furfante potrà scegliere il giorno della settimana, l’animaletto corrispondente e il tempo atmosferico della giornata. Tutti utilizando un solo cartellone 🙂

Ecco le immagini che abbiamo usato.

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Venerdì del libro: “In dicembre tornavano le brezze” e “Indovina chi ha ritrovato Orsetto”

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Arthur Schopenhauer


I libri di questa settimana…

Indovina chi ha ritrovato Orsetto – G. Muller

Di chi sono queste impronte? Chi sono questi misteriosi personaggi che non si vedono mai? E cosa fanno? Seguendo le tracce e grazie agli indizi che sono all’inizio e alla fine del libro, si svelerà il mistero.Un libro che fa parlare i bambini: lasciate che vi raccontino questa storia…


In dicembre tornavano le brezze – M Moreno

Il tempo mi ha fatto capire tante cose, il silenzio di zia Irene, certe parole della nonna, il sorriso di zia Eloisa. Una volta ho desidrato di morire, a deyà, un paese di Mallorca. Era notte e il vento gelido dell’inverno mi asciugava le lacrime burlandosi della mia tristezza. Decisa a porre fine a  tutto, attraversavo le strade deserte di quel luogo di fantasmi, quando d’un tratto udii la musica di violino: in una casa dalle imposte chiuse qualcuno ripeteva instancabilmente una frase musicale della sonata di zia Irene. Mi fermai un istante, e appena lo strumento cessò di suonare cantai a voce alta la frase seguente, che il vilinista, dopo un attimo di esitazione, forse per stopore, si affrettò a raccogliere. Fuggì di là correndo, inutilmente, poichè nessuno mi inseguì e il violinista sapeva, com del resto anch’io, che quella sonata era stata composta per essere ascoltata una sola volta, per poi perdersi nell’ombra dell’oblio.

Buon fine settimana e buone letture 😀

Tutti i libri che partecipano a questo Venerdì:

Qui trovate tutti i libri degli scorsi Venerdì del libro.

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A come Mela: le carte per giocare con l’alfabeto

L’altra sera io e Piccolo Furfante stavamo giocando ad un simpatico gioco: “A come…”, “B come…” utilizzando una tovaglietta che avevo acquistato in America l’anno scorso. Sulla tovaglietta ci sono varie illustrazioni (coloratissime e divertenti) e le lettere dell’alfabeto corrispondenti all’iniziale del disegno.

Piccolo Furfante era alquanto confuso: le lettere infatti corrispondono ai nomi delle figure però in inglese. PF cercava disperatamente di trovare la corrispondenza  italiana tra figura e lettera. A volte la corrispondenza c’era, come per la D di Dinosauro , ma altre volte no, come nel caso di A per Mela  (Apple in inglese!).

Così dopo varie corrispondenze fallite, ho deciso, per buona pace familiare, di creare una tovaglietta in italiano. Mentre la creavo, però, ho pensato di realizzare due schede separate e diverse tra loro che PF avrebbe potuto utilizzare in vari modi.

Ecco cosa ho realizzato:

  • 1 foglio con le figure e le corrispondenti iniziali in stampatello
  • 1 foglio con le figure e le relativa parola in stampatello

I fogli possono esser usati per attività diverse:

  1. come delle  carte per giocare a memory (stampandone 2 copie per foglio e ritagliandole)
  2. come 1 tabellone di gioco con carte  da abbinare ( si può indifferentemente usare come tabellone la scheda con con le iniziali o quella con la parola)
  3. come delle carte per creare delle parole (ritagliando la scheda con le iniziali in stampatello)
  4. come tabellone- abbecedario da appendere o da incollare su un quaderno

Tra tutte queste attività, quella preferita da Piccolo Furfante è la seconda: usiamo come cartellone la scheda con le parole e vi abbiniamo le carte con le inziali. Per rendere il tutto più duraturo ho plastificato sia cartellone che lettere

Ecco qui il modello del nostro gioco

Ecco qualche abbecedario on line:

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