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Imparare i colori con il gioco del bucato

Al gioco del bucato  io e Piccolo Furfante giocavamo molto quando era piccolo e non conosceva ancora i colori. Lo abbiamo rispolverato qualche giorno fa durante la nostra settimana di clausura forzata, chiusi in casa  a causa della febbre.

A Piccolo Furfante è sempre piaciuto aiutarmi con il bucato: scaricare la lavatrice, caricare l’asciugatrice, stendere e ritirare i vestiti dallo stendipanni.  Dato che era un valido aiutante, all’epoca avevo sfruttato questa sua passione per insegnargli i colori. Un giorno di tanto tempo fa, infatti, ho creato al computer tanti vestiti di carta in 4 colori (calzoni, gonne, calzini, maglioni…) li ho stampati, ritagliati e plastificati, creando un guardaroba rifornito 🙂

Appendendo dei fili di rafia tra le maniglie dei cassetti di mobile, servendomi di mollette colorate ed utilizzando i vestiti di carta, avevo  inventato il gioco del bucato. Le regole sono semplicissime: in un contenitore sono raccolti tutti i vestiti e in un altro tutte le mollette. I vestiti devono essere appesi ai fili da stendere, utilizzando esclusivamente le mollette dell’identico colore del vestito.

Essendo però cresciuto, adesso a PF il gioco base non piace più  tanto. Così  abbiamo inventato delle piccole varianti:

  • Il memory: bisogna appendere i vestiti dal lato bianco, sbagliando intenzionalmente gli abbinamenti colore/vestito – colore/molletta. Si devono, quindi, cercare gli abbinamenti corretti, usando le stesse regole di un classico memory
  • La gara di velocità: si dividono tra i giocatori i vestiti a seconda del colore (giocatore con i vestiti blu, quello con i vestiti gialli…), mentre le mollette vengono poste tutte insieme in una ciotola di piccole dimensioni. Ogni giocatore ha uno stendino diverso.Al via i giocatori devono appendere il più velocemente possibile i loro vestiti cercando la  molletta del medesimo colore del vestito. Vince chi finisce di appendere il proprio bucato più in fretta. PF è velocissimo 🙂
  • Il bucato ad ostacoli: Da una parte della stanza ci sono, in un contenitore, i vestiti colorati ed i fili da stendere, uno per ogni giocatore. Dal lato opposto della stanza si trova il contenitore delle mollette. In mezzo, tra i vestiti e le mollette, un percorso ad ostacoli fatto di libri, cuscini e peluche. Al via i giocatori prendono un vestito dal contenitore e seguendo il percorso obbligato devono andare a cercare la moletta del medesimo colore, per poi ritornare a stendere il loro vestito rifacendo tutto percorso.  Una volta appeso il vestito, se ne può prendere un altro e cercare la relativa molletta. Così via fino ad esaurire il bucato. Vince chi ha appeso più vestiti. Ad essere sincera questo non è un gioco adatto a chi ha 38 e mezzo di febbre, ma ormai glielo avevo proposto e così ci abbiamo dovuto giocare. Ho rimandato però la rivincita alla fine della malattia 🙂
  • Pesca bucato: in un saccetto si mettono 4 mollette colorate (una per ogni colore), mentre si spargono i vestiti per terra. Si estrae quindi una molletta e i giocatori devono recuperare quanti più vestiti possibili dello stesso colore uscito in sorte. Si ripete fino ad esaurimento dei colori. Vince chi, alla fine, ha recuperato più vestiti.

Ecco i vestiti multicolori che abbiamo usato noi!

Qui i modelli in bianco e nero.

Grazie Mujahida per il suggerimento!! 🙂

Qui altre idee dalla rete:

  • Mind Games ( per creare e vestire bamboline di carta di se stessi!!)
  • CraftGossip.com (con un divertente gioco per vestire un simpatico spaventapasseri di feltro)
  • HelloKids (con tanti modelli di bamboline di carta da colorare e vestire)
  • TheWonderYears (con un divertente gioco di abbinamenti per imparare i colori)

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Scarabocchi di Carnevale: tante schede di pregrafismo

Come già accennato tante volte, a Piccolo Furfante piacciono molto le schede di pregrafismo. Di solito non si limita a completare le figure o ad unire i punti ripassando sulle linee, ma fa di ognuna dei veri e propri quadri: aggiunge personaggi o qualche particolare come il sole, l’arcobaleno, le nuvole o le case, disegna il paesaggio o lo sfondo e poi colora il tutto.

Così dopo le schede sull’inverno ed il Natale, gliene ho preparate delle altre sul Carnevale.

Sono materiali semplici, con tanti disegni simpatici ed accattivanti adatti ai bambini più piccoli. Gliele ho create di due diversi tipi:

Dopo il giorno della Marmotta, che ci sta tenendo occupati con tanti lavoretti, gliele proporrò per passare qualche ora rilassati a scrivere, disegnare e colorare 🙂

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Creare disegni con la colla vinilica: il libro delle lettere

Giocare con la colla vinilica era un vero divertimento per me quando ero piccola: mi piaceva versarne  su dei fogli di pellicola trasparente componendo disegni. Aspettavo poi che il tutto asciugasse  per vedere che effetto faceva. Ci passavo delle ore… 🙂

Questo gioco non lo avevo mai proposto a Piccolo Furfante per timore che si mettesse in bocca la colla, ma l’altro pomeriggio quando mi è capitato in mano un tubetto gigante di colla vinilica non ho saputo resistere.

Abbiamo usato dei fogli di carta forno (più pratica della pellicola) e ci siamo messi a disegnare. PF ha disegnato un bimbo, poi il sole, il prato, una nuvola gigante, una nave, pinocchio…

Io mi sono data invece  alla creazione di lettere.

La tentazione di toccare con le dita il composto era forte, ma PF è stato bravissimo e non ha messo in bocca nulla. Abbiamo fatto asciugare i nostri fogli tutta notte ed il mattino una sorpresa aspettava Piccolo Fufante: i disegni erano spariti! Ma solo in apparenza: la colla seccando era diventata trasparente e sembrava che fosse rimasto solo il foglio di carta.

Facendo una lieve pressione le immagini di colla si sono staccate dalla cartaforno ed appoggiate su un supporto scuro (un foglio colorato o il tavolo di legno) sono ricomparse. “Mammaaaaa… guarda sono disegni magici!!!” Ha esclamato PF  entusiasta! 🙂

Abbiamo poi incollato i disegni di PF – con della colla stick – su del cartoncino nero per creare una copertina, mentre le mie lettere su dei fogli blu. Abbiamo così  realizzato un libro tattile sull’alfabeto: su ogni foglio c’è una lettera che si può toccare, perchè in rilievo, e ricopiare.

La prossima volta aggiungerò del colore alla colla vinilica (preparerò tanti contenitori quanti i colori che voglio usare) in modo che i nostri disegni non siano più solo bianchi!!

Ecco cosa altro si può creare con la colla vinilica:

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