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Corona fai da te:diventare re e regine in un batter di ciglia!

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Domenica la famiglia P. andrà a festeggiare San Valentino da dei cari amici che hanno organizzato una  festa per i molti amichetti della loro bambina Bea.

Piccolo Furfante è eccitatissimo, anche perchè sa che ci sarà una sopresa per tutti.

Verrà, infatti, servita una torta speciale con all’interno un confetto di cioccolato. Chi avrà la fortuna di trovare questo confetto nella sua fetta di dolce, avrà l’onore di diventare re o regina della festa. I bambini – gli adulti dovranno accontentarsi di ruoli minori 😉 – potranno poi divenire (se non sono già re o regine) principi o principesse.

Va da sè che c’è necessità di avere a disposizione corone a sufficienza per tutti.

Così ho girato per la rete e ho trovato tante belle idee e modelli per realizzare una corona “fai da te”.

Ed ecco come ho costruito le nostre corone di San Valentino.

Occorrente:

– cartoncino abbastanza grande

– velluto adesivo (lo si trova senza difficoltà nei negozi Fai da te. Si vende in rotoli di diversi colori; io l’ho preso verde)

– pezzi di stoffa colorata o feltro

– nastrino colorato

– forbici

– colla

– nastro adesivo

Come realizzarla:

Stampare lo schema scelto e riprodurlo sul cartoncino. Ritagliare, quindi, la sagoma ottenuta. Il modello che avevo scelto è formato da 4 parti (2 per la corona vera e propria e 2 per le alette laterali) e le ho dovute unire insieme con il nastro adesivo per avere lo schema completo. Molti modelli, invece, sono già completi all’origine e non c’è bisogno di assemblare i pezzi.

Una volta ottenuta la sagoma definitiva, rivestirla con il velluto adesivo. L’operazione è molto facile: è sufficiente tagliare un pezzo di velluto della grandezza della corona, togliere la pellicola protettiva e appoggiare la parte adesiva al cartoncino. Fatto questo, bisogna ritagliare il velluto in eccedenza. Per facilitare questa operazione è meglio rivestire un lato alla volta della corona, in modo da poter seguire agevolmente lo schema riprodotto sul cartoncino.

Fare, quindi, due piccoli fori (uno per parte) sulle alette laterali ed infilare un nastrino colorato. Questo permette di regolare la grandezza della corona e di evitare che scivoli.

La corona è finita! Non resta altro che abbellirla: ritagliare delle  forme di vario colore e dimensione dalla stoffa o dal feltro (rombi, gocce, cerchi…) ed incollarle con l’aiuto di una semplice colla per carta.

Ho scelto di usare il velluto adesivo perchè volevo che le corone fossero resistenti, ma  non troppo rigide nè fastidiose da indossare. Dovendone costruire parecchie in poco tempo, avevo poi la necessità che la loro realizzazione fosse facile e veloce (usare ago e il filo  avrebbe richiesto, viste le mie capacità, troppo tempo). Il velluto adesivo è stato un buon compromesso.

La nostra corona da re/regina è stata un successone, tanto che Piccolo Furfante non voleva più toglierla. Sarà dura alla festa convincerlo a cederla al legittimo vincitore (speriamo sia lui il fortunato!).

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Nel mondo dei Barbapapà

barbapapa-booksTra i personaggi  preferiti da Piccolo Furfante ci sono anche i Barbapapà.

La responsabilità di questa travolgente passione  l’hanno sicuramente la Mamma e  papà Ema che quando erano (loro) piccoli non si perdevano mai una storia di questi strani e bizzarri esserini. Così hanno proposto a PF racconti, cartoni animati e pupazzi che, come si aspettavano, hanno riscosso subito un gran successo. Zio Sgio’ e Zia ‘Aua  hanno poi contribuito ad alimentare la  “dipendenza” completando la raccolta di libri e di DVD!!

Per lungo tempo il Barbapapà preferito da Piccolo Furfante è stato Barbazò perchè era sempre circondato da animali, ma dopo un po’ è stato sostituito da Barbabarba l’artista di famiglia.

Ecco alcuni siti in cui è possibile trovare  informazioni e tanto materiale sui Barbapapà ed il loro mondo:

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Timbri fai da te per bambini

timbri1Piccolo Furfante ama dipingere, disegnare, colorare, scrivere! Insomma è un vero artista in erba. Di certo c’è lo zampino dello zio Stefano, lo zio illustratore, le cui opere sono appese un po’ per tutta la casa, senza contare libri e disegni che lo zio mette a disposizione del nipotino.

Tempere, pastelli, pennarelli, acquerelli, gessetti colorati ed ogni sorta di strumento da disegno è presente in casa P. Di recente hanno fatto la loro comparsa i timbri, raffiguranti alcuni dei suoi personaggi preferiti. E’ stato subito amore a prima vista.

Ho così deciso di navigare un po’ in rete per vedere se esisteva qualche suggerimento per costruire dei timbri fatti in casa, facili da realizzare e che non richiedessero materiali difficili da reperire.

Ho trovato molti di siti sull’argomento, recuperando molte idee. Eccone alcuni:

I consigli proposti però non mi soddisfacevano pienamente: volevo costruire dei timbri che potessero essere utilizzati comodamente da Piccolo Furfante, fossero cioè facili da maneggiare (la cui impugnatura non fosse né troppo piccola nè troppo grande) e che le figure da stampare risultassero semplici e grandi. Ho deciso, quindi, di non usare come supporto i tappi di bottiglia (troppo piccoli) o quelli dei vasetti di vetro (troppo sottili per una presa comoda) e nemmeno i legnetti del Jenga (costosi e non facili da impugnare per un bambino). timbri2

Ho incominciato, allora, a girovagare per negozi Fai da Te in cerca di idee e ho trovato dei tappi in sughero di grandi dimensioni, leggermente sagomati, destinati a chiudere le giare di vino. Era quello che faceva al caso mio.

Per quanto riguarda il materiale per le sagome, ho scartato il sughero e la gomma (troppo difficile da intagliare) e la crepla o l’argilla (richedevano un procedimento troppo lungo per i miei gusti) e anche la gomma piuma (troppo morbida e delicata). Avevo inizialmente pensato al Das o alla pasta di sale, ma ero poco convinta dei risultato finale. Così ho tirato fuori dalla cantina un vecchio tappettino che Piccolo Furfante usava quando era molto piccolo. Alcuni pezzi erano mancanti ed alcune parti erano rovinate. Sono riuscita, tuttavia, a recuperare (dei pezzi erano staccabili) e a ritagliare con il taglierino (senza fatica) delle sagome che poi ho provveduto ad incollare con la colla sui tappi di sughero.

timbri3Piccolo Furfante ha apprezzato il risultato e si è dato subito da fare nella realizzazione di un bel murales…fermato appena in tempo, è stato “dirottato” nella creazione di un più tranquillo dipinto su tavolo!!

A dire la verità, il materiale delle sagome è poco poroso e quindi poco adatto all’inchiostro (le immagini risultano sbiadite), mentre è perfetto per le tempere ed i colori ad acqua. E poi ha un grosso vantaggio: è facile da pulire!

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