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Venerdì del libro: “La bambina dai sandali bianchi” e “A spasso con il mostro”

“Un libro di per se stesso non è nulla. E’ come un film proiettato in una sala vuota. Il vero valore di un libro è determinato solo in relazione alla quantità di luce che porta nella vita di chi lo legge”
Eliane Moss

Ci sono libri che mi hanno fatto ridere, altri che mi hanno fatto arrabbiare, altri che mi hanno dato la voglia di non mollare o il coraggio di andare avanti. Alcuni mi hanno fatto indignare ed altri mi hanno sollevato il morale, altri ancora mi hanno dato speranza ed altri fatto piangere a dirotto. Tutti sono stati per me importanti, anche quelli che non sono riuscita a finire. Perchè questo abbandonarli aveva comunque un significato.

Come la luce nasconde un arcobaleno di colori, così anche i libri racchiudono in sè un arcobaleno di emozioni e hanno il dono di farle vibrare nei nostri cuori 🙂

Questo weekend sul comodino…

A spasso con il mostro – J. Donaldson, A. Scheffler

Ma ecco che il topo, non molto lontano, si trova davanti un tipo un po’ strano, con zanne tremende e artigli affilati e denti da mostro di bava bagnati, ginocchia nodose e terribili unghione, e un bitorzolo verde in cima al nasone!”



La bambina dai sandali bianchi – Malika Bellaribi, R. Boi

“Avanzo un passo dopo l’altro, gli occhi fissi sui mei sandali bianchi, nuovi, bellissimi, ed è bella anche questa pietra sulla quale mi piego, qui sul bordo del marciapiede. La tocco con un dito, timidamente, come per sincerarmi che sia vera… Poi di colpo tutto diventa buio.”

Buone letture!

Per non peredere di vista nessun libro, ecco i venerdì del libro di…


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Alla scoperta dell'America con Piccolo Furfante: suoni, colori, profumi, dimensioni

sf 022“Mamma ma qui è tutto enorme enorme!!!”. Questa è una delle prime frasi che Piccolo Furfante ha pronunciato passeggiando per San Francisco. E, devo essere sincera, è anche quella che io e Papà Ema ci siamo scambiati la prima volta che siamo venuti in America.

Viaggiare è anche scoprire un luogo dai suoi profumi, dai suoi colori, dai suoi suoni e per quanto riguarda l’America anche dalle sue dimensioni.

Uscendo dall’aeroporto di San Francisco la prima cosa che ogni volta mi colpisce è il profumo: profumo di mare. La baia è vicinissima e l’odore di salsedine è molto forte. E’ bellissimo: mi sento subito in vacanza! 🙂

Ma se penso a San Francisco il profumo a qui l’associo è quello di    caCALI 7 016nnella, che si trova in ogni dolce dalle caramelle alle torte, dai biscotti al caffe. Io l’adoro, ma per Piccolo Furfante che la detesta, è davvero un problema.

I colori di qui sono molto intesi, forti. Il vento lascia il cielo terso facendo risaltare il contrasto con il blu del mare, il verde di alberi, prati e colline. Quando il cielo è coperto, sembra che abbiano spento i colori.

Riguardo ai suoni della città,  fin dalla prima volta che  siamo arrivati qui sono rimasta colpita da due cose in particolare: la prima è che dentro ai mezzi pubblici, agli uffici, ai ristoranti c’è  silenzio. Non c’è la confusione di voci e rumori a cui CALI 4 018sono abituata in Italia, io penso sia perchè le persone tengano un tono più basso del nostro, Ema sostiene (da buon ingegnere) che siano le pareti insonorizzate ad attutire i rumori, non facendoli disperdere nell’ambiente. Chissà! La seconda cosa che mi ha subito colpito sono le sirene dei vigili del fuoco. Se si vive a San Francisco ci si deve abituare a questo suono perchè ogni 10/15 minuti circa lo si sente in tutta la sua potenza, in qualunque parte della città ci si trovi. Non ho mai capito se davvero ci siano tutti questi incendi… ma immancabilmente si vedono (e si sentono) sfrecciare camion di pompieri a destra e a sinistra, su e giù per le strade! Naturalmente Piccolo Furfante lo apprezza 😉

Per quanto riguarda le dimensioni delle cose, spenderò qualche parola in più!

Io e Papà Ema, nel nostro primo viaggio, eravamo preparati ad “affrontare” i grattaceli, le strade a 12 corsie e anche le macchine gigantesche che si vedono nei film, ma siamo rimasti lo stesso spiazzati, perchè quello che colpisce è che qui TUTTO è grande, TUTTO è enorme rispetto ai nostri standard: i comuni oggetti di casa, il cibo, i supermercati, i vestiti…

Alcuni esempi???

  • Il cibo. Entrando in un qualsiasi supermercato o negozio si rimarrà impressionati sia dalla quantità di cibo esposta (scegliere un pacchetto di patatine potrebbe richiedere ore 🙂 ) sia dalle dimensioni  di pacchetti, scatole, bottiglie… Tutto è a misura almeno doppia rispetto alla nostra. Certo si trovano anche contenitori piccoli, ma di solito costano uguale o di più rispetto a quelli grandi. Nei ristoranti (e questo è risaputo)  le porzioni  sono più che generose, soprattutto per quanto riguarda i dolci. Gnam gnam 😉

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  • Gli elettrodomestici. I frigoriferi americani  sono ormai molto comuni anche da noi, ma che dire delle dimensioni delle lavatrici e delle asciugatrici?? Enormi, gigantesche!! però davvero molto comode: con un solo lavaggio riesco a fare il bucato di 10 giorni (lenzuola comprese!). Fornelli (di solito elettrici) e lavabi sono naturalmente più spaziosi, come le lavastoviglie!!
  • I letti. Già anche quelli sono diversi dai nostri: più grandi (di solito a tre piazze per i matrimoniali e a 2 per i singoli) e più alti (con 2 strati di soffici materassi). Dormire qui è un piacere 🙂
  • I mezzi di trasporto. Qui a San Francisco c’è la Caltrain: la linea ferroviaria per i pendolari che fanno su e giù dalla baia alla città. In poco più di un’ora il percorso viene coperto e naturalmente di ritardi non se ne parla e per Papà Ema che è pendolare a Milano da 20 anni è un sogno. Ma  un sogno sono anche le carrozze: il treno è a due piani e largo circa il doppio dei nostri, con sedili comodi e capienti, l’attacco della corrente, il porta tazze (per il caffè 😉 ) e 2 o più carrozze sono destinate ad uso esclusivo biciclette! Un paradiso per i ciclisti che sono ben accetti anche sugli autobus: davanti ad ogni bus ci sono degli appositi ganci per poter portare con sè le bici. Non mi soffermo a parlare della grandezza di auto, camion e camper che è risaputa, anche se negli utlimi anni le auto di piccole dimensioni sono comuni anche qui!

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Un’invasione di fantasmi e zucche ovvero addobbi fai da te per Halloween

zucca6L’anno scorso abbiamo organizzato una festa di Halloween fantasmagorica a cui hanno partecipato tutte le amichette di Piccolo Furfante. La casa era piena di bambini urlanti (dai 6 mesi ai 4 anni), zucche vere, dolcetti vari, maschere a volontà, un mini pumpkin patch (leggete qui per saperne di più) nell’orto e  una casa fantasma con tanto di versi mostruosi (che però non ha spaventato nessuno!! 🙁 ) in camera da letto .

La preparazione della festa è stata  impegnativa, un po’ perchè ho voluto coinvolgere attivamente Piccolo Furfante, un po’ perchè avevo in mente un Halloween Party a cui avevamo partecipato l’anno prima a San Francisco e lo volevo riprodurre pari pari (mai più, ragazzi!!! 😉 ).

Già ad inizio ottobre avevamo incominciato ad addobbare la casa: la maggior parte delle decorazioni le abbiamo create noi. E’ stato mooooolto faticoso, mzucca00a ci siamo divertiti davvero un sacco!

Dopo tanto lavoro, la casa a fine ottobre era piena di  fantasmini, pipistrelli, ragnetti, mostriciattoli di ogni sorta e, naturalmente, zucche in gran quantità. Sembrava di essere davvero in un pumpkin patch!!!

Io e Piccolo Furfante, malgrado il lavoraccio, ci siamo divertiti parecchio e, non soddifatti, abbiamo anche preparato degli addobbi per nonni e zii!!

Ecco alcune delle nostre creazioni dell’anno scorso:

  • i fantasmini con la carta crespa. Quelli più grandi li avevamo appesi agli stipidi delle porte e quelli più piccoli sulle piante di casa
  • le zucche di carta crespa che abbiamo usato per decorare i vasi dell’ingresso
  • ragnetti, gatti e zucche di cartone per decorare porte e pareti
  • La famiglia Zucconi con mamma, papà e piccolo zucca. Ne abbiamo varie versioni, usate per abbellire il balcone

I fantasmini di carta crespa sono facilissimi da costruire. Un lavoretto ideale per bambini piccoli!

Occorre:

  • carta crespa bianca
  • fobici
  • spago bianco
  • pennarello nero
  • carta adesiva colorata

Come costruirli: tagliare un quadratino di carta e fare un piccolo buco nel centro. Al suo interno infilare un cordino di spago e fermarlo con un nodo, in modo che la parte esterna possa essere usata per appendere il fantasma. Riempire il zucca7foglio di carta con un po’ di cotone e chiuderlo con un altro po’ di spago, avendo l’accortezza di non riempire troppo il foglio. Gli occhi dei fantasmini più piccoli li ho dipinti con un pennarello nero, mentre per quelli più grandi ho ricavato tanti occhietti da un foglio di carta adesiva giallo e li ho fatti attaccare a Piccolo Furfante.

zucca4Per costruire le zucche ho usato la stessa tecnica. In questo caso però non è necessario bucare il foglio di carta crespa (naturalmente arancione), basterà che lo spago – blocca il cotone all’interno della carta – rimanga lungo per permettere di appendere la zucca.

Le sagome di ragnetti, gatti e zucche sono un po’ più complesse da realizzare. Occorre:

  • cartone rigido
  • tempera nera o colori acrilici
  • forbici
  • ago e filozucca2

Dopo aver disegnato le sagome che ci interessavano su di un cartoncino rigido e averle ritagliate, le abbiamo dipinte con le tempere nere. Una volta asciutte, abbiamo infilato con l’ago, un filo da cucito del colore della parete su cui dovevamo appenderle. In questo modo le sagome sembravano essere sospese in aria. Dato che si trattava di una  festa per bambini piccoli,  ho utilizzato dei disegni simpatici per nulla paurosi. In questo caso Piccolo Furfante, mi ha aiutato a colorare tutte (ed erano molte) le sagome.

zuccaCreare la famiglia Zucconi è stato divertentissimo. Ho ritagliato delle immagini di zucche da un giornale che avevo in casa e le ho incollate su di un cartoncino rigido, avendo cura di infilare tra il cartone e l’immagine un filo di rame abbastanza lungo per permettere alle zucche di essere “piantate” nella terra. Per rendere le immagini più simpatiche ho recuperato degli adesivi di occhi, bocca e naso (li vendevano insime ad un giornalino per bambini) e li ho fatti incollare a Piccolo Furfante.

Dato che la prima famiglia Zucconi aveva riscosso un notevole successo, avevo creato a computer delle altre zucche e degli altri occhi per realizzare tante nuove famiglie. Ecco il modello che avevo preparato.

Gli adesivi degli occhi mi sono stati poi utili anche durante la festa: li ho messi a disposizione dei bambini più piccoli per decorare la loro piccola zucca (questa volta vera!) ornamentale. Un simpatico ricordino  da portare a casa, insieme ai quintali di caramelle che avevano ricevuto facendo il gioco “Dolcetto o scherzetto” 🙂


Ecco altri addobbi simpatici da poter fare con i bambini:

  • Apples4theteacher.com (con tantissime idee. Cliccare sulle immagini per visualizzare le istruzioni)
  • KidsTurnCentral.com (con moltissimi craft da fare. Cliccate sui link per accedere ai singoli lavoretti)
  • Kaboose (con una moriade di meravigliose idee da fare con i piccoli)
  • AmazingMoms.com (con altre originali attività)
  • PlaidKidscrafts.com (con meravigliose idee anche culinarie. Adoro le bottiglie delle pozioni magiche… mi sa che le preparo quest’anno!)
  • BlissFullyDomestic (per creare delle raccapriccianti bottiglie piene di occhietti!)
  • KidsFunReviewed (con un bel collage “zuccoso”)
  • GottaLoveMotherhood (per realizzare simpatici pipistrelli con le calze)
  • CraftElf.com (idee, idee ed ancora idee)
  • eHow.com (con le istruzioni per creare una bellissima ghirlanda di gattini neri)

E se vi state chiedendo: e quest’anno cosa state preparando? Beh…  qualcosa di “grosso”! Ne saperete di più tra una settimana!! Nell’attesa…

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