Il libro che vi presento oggi l’ho letto in realtà parecchi mesi fa, ma poi l’ho ripreso in mano piu’ e piu’ volte per ritornare su dei passaggi, per approfondire degli argomenti, per riflettere su alcuni spunti.
Il libro parla di integrazione ed educazione interculturale: un tema che mi è stato sempre molto caro e che in questo momento mi tocca molto da vicino, vivendo noi la condizioni di “immigrati”.
In classe di PF la maggior parte dei bimbi è straniera o ha almeno un genitore straniero (non svizzero). Pochissimi bambini sono monolingui, tutti gli altri sono bilingui, se non trilingui. Capirete anche voi che il tema dell’interculturalità e del rispetto della diversità, intesa nella sua forma piu’ ampia, è vissuto quotidianamente.
Il libro prende in considerazione vari aspetti: dall’inserimento del bambino straniero in classe al senso di smarrimento di un bimbo in un realtà che gli è sconoscuita; dalle dinamiche familiari che vengono messe in atto per affrontare la nuova realtà al contatto con la nuova lingua…
Naturalmente il libro affronta la questione partendo dalla visione di coloro che accolgono il bambino straniero; io inevitabilmente l’ho riletto rispetto alla nostra esperienza di persone che sono state accolte. Devo dire che mi sono ritrovata in molte situazioni presentate: il bisogno di contatto fisico di PF quando ancora non padroneggiava la lingua; i suoi iniziali silenzi e la sua successiva ed eccessiva loquacità nel momento che si è trovato capace di poter conversare liberamente; i forti legami di amicizia che ha instaurato con i compagni, il senso di appartenenza per entrambe le culture che gli appartengono…
Insomma un libro molto interessante che consiglio a chi deve affrontare questa situazione sia in veste di “accolto” che da “persona che accoglie”.
Il libro in questione è…
A scuola nessuno è straniero – Graziella Favaro
La lingua materna in cui siamo nati e abbiamo imparato a oreintarci nel mondo non è un guanto, uno strumento usa e getta. essa innerva la nostra vita psicologica, i nostri ricordi, associazioni, schemi mentali… (T. De Mauro)
Ora aspetto con ansia i vostri suggerimenti! Eccoli:
Buon fine settimana a tutti voi. Il nostro sarà forse sotto la neve!!
Vi ricordo la nostra biblioteca “quelli del Venerdi’ del libro” su PINTEREST dove potrete archiviare e consultare i libri delle scorse settimane. Qui trovate le istruzioni per farne parte.
Per semplificare l’accesso, ho creato una cartella qui a lato chiamata”Venerdi del libro” che rimanda direttamente alla nostra pagina. Piu’ facile di cosi’! Se qualcuno di voi, pur avendomi segnalato l’indirizzo, non fosse ancora stata invitata a Pinnare, me lo faccia sapere . A volte mi perdo in giro un po’ di pezzi. Scusate!
Chi vuole fare un tuffo nel passato invece, qui puo’ rileggere tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.
Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?
Ecco come fare:
Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.
Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…
Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.
Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.
Qui volesse puo’ archiviare i propri post anche sulla pagina Pinterest dedicata a questa iniziativa. Tutte le istruzioni per accedervi sono contenute qui.
Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.
Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.
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Post di Paola Misesti