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Fin da piccolo PF faceva bagnetti colorati e si cospargeva di schiuma verde fino alla testa. Abbiamo sempre usato i colori della Tinti per fare il bagnetto.
Anche ora PF adora questi colori e ne tengo sempre qualcuno a portata di mano, anzi di spugna. L’altro pomeriggio pero’ ci erano finiti e cosi’ abbiamo dovuto improvvisare.
Guardando in rete ho trovato alcuni suggerimenti per creare della spuma colorata usando la schiuma da barba e i colori alimentari. Abbiamo provato, ma il problema della schiuma da barba è che sulla pelle creare uno strato un po’ oleoso non molto piacevole e suoi capelli è un disastro.
Il nostro secondo tentativo è andato meglio e ha riscosso un successone, rendendo soddisfatto sia PF che me. Ora vi svelo la nostra super ricetta!
– mousse detergente (ovvero il sapone liquido sotto forma di schiuma)
– colori alimentari
– formine per dolci (noi abbiamo usato quelle in silicone)
– uno stuzzicandenti
Come realizzare la schiuma colorata da bagno:
Riempite fino ai bordi le formine con la mousse detergente e fate cadere qualche goccia di colorante alimentare. Noi abbiamo mischiato anche i colori tra loro in modo da creare molte sfumature di colori.
Ora rigirate lentamente la schiuma con lo stuzzicadenti in modo che i colori si mischino alla mousse. Ben presto avrete tante vaschettine piene di schiuma colorata. Ora non resta che giocare!
PF si è divertito un sacco a fare il bagno con la sua schiuma, ma si è divertito anche di piu’ a crearla e a realizzare colori nuovi.
Alcune informazioni utili:
Altre idee prese in rete:
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Qualche tempo fa, una cara amica ci ha regalato delle bamboline molto particolari: le bamboline scacciapensieri.
Queste bamboline vengono da molto lontano, dal Guatemala, e hanno una storia davvero particolare, ne parlava già Tamara qui.
Si narra che il Dio del sole dono’ alla principessa Ixmucane il potere di aiutare le persone risolvendo i loro problemi. La principessa a sua volta diede questo potere a sei rappresentanti: le bamboline scacciapensieri, appunto!
Secondo la tradizione guatemalteca, prima di addormentarsi bisogna confidare alle bamboline i propri problemi e lasciarle poi riposare sotto il proprio cuscino. Al mattino le bamboline avranno scacciato via tutte le nostre preoccupazioni. Attenzione pero’: una bambolina puo’ risolvere solo un problema alla volta!
Trovo questa tradizione davvero molto bella e con Piccolo Furfante abbiamo usato le nostre bamboline molte volte, soprattutto quando PF aveva bisogno di affrontare qualche evento che gli metteva ansia.
Il piu’ delle volte PF ha condiviso anche con me o papà Ema i suoi problemi, alcune volte invece ha preferito mantenere il segreto. Tutte le volte comunque queste piccole bamboline ci hanno fornito il pretesto di parlare insieme a PF dei nostri sentimenti, delle nostre esperienze di bimbi, delle preoccupazioni grandi e piccine… Mica male, per 6 bamboline non piu’ grandi di un dito! 😀
Come vi dicevo noi le abbiamo avute in regalo, ma farle é davvero semplice. Ecco cosa serve:
Come realizzarle:
Dividere lo stecchino in 3 parti: due della stessa misura ed una piu’ piccola. Limare le estremità con la limetta per le unghie. A questo punto disporre i pezzettini di legno a forma di croce: i legnetti piu’ lunghi saranno le gambe e la testa, mentre quello piu’ piccolo diventerà le braccia!
Ora ci vuole un po’ di pazienza: con il filo bisogna avvolgere il corpo della bambolina. Inizialmente bloccate i pezzi di stecchino poi scendete andando a rivestire le gambe. Ripetete l’operazione finché il filo non ha coperto tutta la parte inferiore del corpo. Ora cambiate filo usandone uno di diverso colore e ripetete l’operazione ma per la parte superiore del corpo: busto e braccia.
Non é necessario fare nodi basta che l’ultimo pezzo di filo venga bloccato da quello successivo o infilato sotto i fili precendenti. Una volta terminato di avvolgere anche il busto, quello che bisogna fare é creare il volto. Prendete la vostra etichetta adesiva e avvolgete l’estremità superiore dello stecchino. Una volta bloccato, potrete colorare di rosa l’adesivo e disegnarvi occhi, bocca e capelli.
Dato che le bamboline sono 3 uomini e 3 donne, per le donne é sufficiente legare loro alla vita un piccolo pezzo di stoffa e bloccarlo con del filo.
Come vedete realizzarle é davvero facile e veloce. Credetemi: immaginavo di perdere presto la pazienza, ma con mia grande sorpresa é stato cosi’ semplice che non ne ho avuto modo!
Se vi state domandando perché mi sono messa a crearne altre, la risposta é ovvia: le regalero’ ad un’amica, in modo che anche lei e i suoi bimbi vi possano “giocare”.
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Papà Ema: “Allora che ne dici? Come ti sembra?”
Paola (che poi sarei io):”Bè…Carino!”
Papà Ema: “No, fammi capire: tu chiami CARINO Central Park? Carino e basta? E tutto quello che hai da dire: solo Carino!”
Io: “Bè no, non solo CARINO. Direi…carino carino!”
Quindi sappiatelo: Central Park è carino carino 😉 Un bel parco in mezzo alla città, pieno di gente, di giochi, di laghi, di rocce che sembrano montagne, di castelli, di statue , di case di legno uscite da una favola. Un parco di gente che corre, che va in bicicletta, che si diverte, che fa pic nic, che suona e canta, che improvvisa partite di baseball o football o balletti con i pattini . Un parco dove portarci i bimbi e trascorrere una bella giornata. Un parco appunto… carino carino 😉
Nella nostra breve vacanza siamo riusciti ad andarci ben 2 volte e considerando che il nostro appartamento era a Jersey City direi che questo vi puo’ dare l’idea di quanto ci sia piaciuto: molto!
La prima giornata l’abbiamo passata allo Zoo (Piccolo Furfante voleva vedere se ci fosse veramente il leone Alex di Madagascar) e passeggiando qua e là nella parte sud del parco.
Parto quindi con raccontarvi la nostra avventura allo ZOO!
Prima cosa: il leone Alex non c’è, cosi’ pure non ci sono giraffe, ippopotami e zebre. Ve lo dico cosi’ i vostri bimbi non ci rimarranno male.
Lo zoo è piccolino (lo dico paragonandolo a quello di Zurigo) e devo dire che molti animali sono in gabbiette davvero ridotte. :-C Piccolo Furfante si è divertito a correre nella piazza delle foche e tra le varie stradine che portano ai recinti (c’è un breve e simpatico percorso da seguire sulle tracce del leopardo delle nevi), ma nel giro di 1 ora e mezza avevamo già finito la vista. Non ci sono spazi gioco per bambini o aree in cui potersi divertire il libertà.
Il biglietto d’ingresso prevede anche la visita allo zoo/fattoria pensato per bimbi piu’ piccoli (direi pefetto per i bimbi fino ai 5 anni, ma ci possono entrare tutti). Quest’area è staccata dallo zoo principale ed è davvero minuscola. Si trovano tartarughe, anatre, pesciolini, mucche, lama, pecore e caprette. Si visita in 15 minuti scarsi, ma fortunatamente ci sono giochi simpatici e PF si è divertito molto a saltare dentro uova di tartaruga giganti, a nascondersi dentro ai tronchi, a scalare ghiande mastodontiche e a dare da mangiare alle pecorelle (mi sa che sentiva la mancanza del gregge che abbiamo vicino a casa qui a Zurigo 😉 ). Se devo dirla tutta: si è divertito piu’ qui che allo zoo “ufficiale”.
Volendo è possibile acquistare con il biglietto di entrata anche l’ingresso al cinema 4 D : quando siamo andati noi proiettavano un film di Dora l’esploratrice. Noi non ci siamo andati: sinceramente mi sembrava assurdo passare il tempo chiusi in un cinema quando avevamo un magnifico (‘ops! carino) parco a disposizione 😀 Ma c’era coda all’entrata e quindi se siete interessati, tenetene conto!
Finita la visita allo zoo (anzi agli zoo), abbiamo girovagato qua e la per la parte piu’ estrema di Central Park (PF si è divertito a scalare delle altissime rocce che sembravano montagne) per poi approdare al FAO ovvero un magnifico negozio di giocattoli proprio attaccato al parco. Qui abbiamo fatto merenda (la torta agli OREO era squisita) e curiosato tra gli scaffali. Naturalmente non siamo riusciti a resistere e abbiamo fatto un po’ di acquisti 😀 Al secondo piano troverete un pianoforte gigante che si suona con i piedi. Purtroppo PF non aveva voglia di provarlo e cosi’ ho dovuto rinunciare a provarlo :-C
Attaccato al FAO c’è il negozio Apple (riconoscibilissimo perchè è un cubo di vetro con la famosa mela in evidenza), ma purtroppo non siamo nemmeno riusciti ad avvicinarci tanta era la gente in coda! In compenso abbiamo fatto una scappata al grattacielo di Donald Trump (uno dei tanti) pochi isolati piu’ in là del FAO. Piccolo Furfante è rimasto colpito dalla cascata che scorre sui muri e dei colori delle pareti 😀
Informazioni utili: