Venerdi’ del libro: In viaggio per la luna

Ogni mercoledi a scuola di PF si va in biblioteca: la biblioteca dell’istituto.

La biblioteca è rifornitissima di libri di ogni livello e PF l’adora.  I bimbi di prima  possono consulatare ogni libro, ma possono prendere in presto solo quelli relativi alla loro età,  un po’ per gli argomenti trattati, un po’ per il livello di lettura, un po’ per garantire a tutti (soprattutto ai piu’ grandi) di avere i libri adatti a loro.

Ogni mercoledi’ quindi PF arriva a casa con un po’ di libri sottobraccio, naturalmente tutti in tedesco! Per pareggiare un po’ il conto, sono andata in cerca di libri in italiano che potesse facilmente leggere da solo.

Tra le varie collane che ho acquistato dedicate alle “prime letture”, abbiamo trovato quella piu’ adatta a noi: le banane blu.

Come recita la quarta di copertina:

la banana è il primo frutto

che impari a sbucciare del tutto.

Banana Blu è il primo libro a colori

che puoi leggere senza genitori”

I libri sono relativamente brevi (sulle 50 pagine), scritti in stampatello maiuscolo, con simpatiche illustrazioni e con storie divertenti e accattivanti.

Oggi vi presento, il libro che PF sta leggendo in questo momento e che gli è piaciuto molto:

SAM_0647In viaggio per la luna – Selina Young

Una sera, mentre tornano a casa, cagnone e cagnolino guardano la luna nel cielo: è grande e gialla ma ha un’aria triste. “Povera luna” dice cagnolino.

 

Ora attendo i vostri preziosi suggerimenti!! Eccoli:

Qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro.

Buon fine settimana a tutti voi! Noi lo passeremo correndo…

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

 

 

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La gelosia e i bambini

gelosia e bambini

PF è figlio unico, ma questo non vuol dire che non sia geloso. La gelosia non è prerogativa di chi ha fratelli nè dei soli bambini. Anche gli adulti ne “soffrono”. Come avrete capito, oggi dalla valigia della pedagogista tiro fuori un argomento molto delicato: la gelosia nei bambini.

Iniziamo dall’inizio: cos’è la gelosia?

Tecnicamente la gelosia è uno stato emotivo caratterizzato dalla paura, reale o irreale, di perdere la persona amata nel momento in cui questa dimostra affetto verso qualcun’altro. La persona gelosa non solo ha paura di perdere l’amore della persona amata, ma anche l’sclusività della relazione. In pratica pensa: “deve amare me e solo me, per sempre”.

Si capisce quindi come essere gelosi non è solo prerogativa dei bambini nè solo di chi ha fratelli.

A volte si confonde gelosia e invidia e si usano i due termini come sinonimi. L’invidia pero’ è un’altra cosa: essa è un dolore psicologico dovuto alla constatazione di essere inferiore a qualcun’altro. Essendo quindi due cose diverse, si affrontano in maniera diversa!

La gelosia essendo uno stato emotivo si manifesta a prescindere dalla volontà di chi lo prova. A noi e ai bambini non resta che saperlo riconoscere e gestire al meglio. La gelosia, infatti, come le varie emozioni  ha degli  scopi e se ben gestita svolge un ruolo importante per la crescita. Per i bambini è un’occasione per…

  • rompere il legame simbiotico con la madre e intraprendere il proprio percorso di autonomia e scoperta di sè
  • superare il proprio egocentrismo, ovvero quella fase in cui ci si crede al centro del mondo intero
  • aumentare la propria sicurezza: il bambino prende atto che malgrado i suoi timori non perde l’amore dei genitori
  • instaurare un’altra relazione significativa

Nei bambini la gelosia, come sappiamo bene, si manifesta in vari modi:

  • con l’ AGGRESSIVITA’:

                 – verso l’altro: il bambino riversa, direttamente o a parole, sul “rivale” o   l’amato  la sua rabbia

                 – verso di sé

                 – con esplosioni di rabbia che paiono immotivate

  • con la REGRESSIONE:  il bambino vuole ritornare (e si comporta come se fosse) piccolo per riottenere attenzione 
  • con il NASCONDERSI: il bimbo riceve cosi’ l’attenzione desiderata costringendo l’amato a cercarlo
  • con l’INDIFFERENZA: il bambino cerca di tenere sotto controllo la propria aggressività evitando l’oggetto della sua gelosia e fantasticando che non esista
  • con la TRISTEZZA:esterna cosi’ la sua rabbia e i suoi sentimenti ottenendo al tempo stesso attenzione   
  • con FOBIE: poietta su altro la propria aggressività
  • con SINTOMI PSICOSOMATICI che esprimono a livello corporeo i suoi sentimenti gli permettono di ottenere attenzione
  • con l’AMORE SOFFOCANTE: il bambino ha paura e prova sensi di colpa per la rabbia che prova verso l’altro e cosi’ riversa su di lui troppe attenzioni e comportamenti troppo affettuosi

 Cosa fare per gestire questi “sintomi”?

Innanzitutto bisogna armarsi di molta pazienza e poi prendere atto che non

è sufficiente agire solo sui sintomi, ma che è necessario lavorare anche

sulla causa che li ha scatenati: ovvero la paura di perdere l’amore.

Cosa possiamo fare?

    Riconoscere i sentimenti del bambino e aiutarlo a dar loro un nome. Fargli capire che il suo turbamento è comprensibile. Il fatto di riconoscere le sue difficoltà non significa accettare i suoi comportamenti,  bensi’ è un modo per fargli capire che non è lui ad essere disapprovato, bensi’  come si  comporta. Incoraggiarlo ad  aprirsi è inoltre una maniera per dargli attenzione e amore ed affrontare in modo costruttivo la rabbia.

    Concentrarsi sui comportamenti:  l’accettazione dei sentimenti deve andare di pari passo con la disapprovazione dei gesti aggressivi e violenti.

    Esplicitare  la situazione o gli eventuali cambiamenti che possono generare  gelosia . In questo modo il bambino riesce a dare una spiegazione ai suoi sentimenti. Il passo successivo sarà quello di fargli capire come affrontarli in modo costruttivo.

   Dargli valore sottolineando le sue conquiste e le sue abilità, in questo modo avrà la sensazione di non aver perso nulla ed acquisterà sicurezza e fiducia in sè

   Dargli attenzione trovando dei momenti di esclusività, in questo modo avrà la prova di non aver perso effettivamente il proprio amore

   Parlare di gelosia raccontando situazioni leggendo, ascoltando canzoni o vedendo film. La gelosia non deve essere un argomento tabu’, ma deve essere affrontata con serenità e naturalezza: questo aiuta il bambino ad aprirsi e parlarne

   Trovare possibili soluzioni insieme per affrontare la situazione o i comportamenti inappropriati

    Coinvolgerlo il piu’ possibile, rendendolo partecipe delle situazioni che si sa lo rendono geloso.

La gelosia non potrà essere eliminata dalla vita dei bambini perché essa è un sentimento naturale che ha, come abbiamo detto, degli scopi precisi. Armiamoci quindi di molta pazienza e aiutiamoli a superarla al meglio.

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Alla scoperta della terra ovvero come ti affetto il mondo.

Costruire mappamondo con plastilina

La nostra homeschooling di italiano è iniziata da qualche giorno. PF avrebbe voluto proseguire con le avventure di Marco e Loi nello spazio, ma io mi ero decisamente stufata sia dei personaggi che della storia che abbiamo portato avanti per tutto l’anno scorso. Quando mi stufo perdo purtroppo sia l’entusiasmo che l’ispirazione, cosi’ ho deciso di cambiare tema.

Dato che PF da grande vorrebbe diventare (tra le altre cose) uno scienziato di Technorama, ho deciso di prendere due piccioni con una fava e unire le lezioni di italiano con quelle di scienze, storia e geografia e anche un po’ di matematica che non fa mai male!

I nostri due nuovi amici Leo e Pros dopo essersi presentati hanno deciso di coinvolgere PF alla scoperta della terra, iniziando proprio dalla sua formazione, argomento per altro che stanno trattando anche a scuola.

Oltre ad utilizzare delle schede che spiegavano i vari strati che compongono la terra, per rendere piu’ interattiva la lezione,  ho creato un piccolo globo terrestre con la plastilina usando questo come modello.

Dopo aver fatto un breve dettato su questo argomento e studiato le schede, PF ha potuto allegramente affettare la “sua” terra e constatare come effettivamente gli strati si susseguono l’un l’altro.

struttura terra con plastilina

Il povero globo terrestre è poi stato ulteriormente sezionato e ricomposto per f essere infine riassemblato ed utilizzato come palla da bowling.

La nostra prima lezione di scienze ha avuto quindi un discreto successo. Se anche voi morite dal desiderio di affettare globi terrestri, non vi serve altro che plastilina (o piu’ in generale dido’)  giallo, arancione, rosso, blu e verde. Naturalmente i vari continenti sono solo abbozzati, ma fanno egregiamente il loro lavoro.

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