6 idee prese in rete per… organizzare la cameretta dei bambini

L’inizio della scuola per noi coincide con una nuova riorganizzazione degli spazi, soprattutto quelli di PF. Si fa spazio al nuovo, eliminando o archiviando il vecchio: vecchi giochi, vecchi libri, vecchi disegni lasciano il posto a quello che verrà, a quello che vivremo in questo nuovo anno.
Di solito scegliamo qualche cosa di significativo dell’anno trascorso e lo lasciamo in camera in bella vista, una sorta di testimone del passato, mentre archiviamo tutto il resto.

E poi ecco scaffali e ceste (semi)vuote e qualche new entry, come un nuovo scaffale dei giochi e una cartina del mondo con adesivi. Per settimane sono andata in giro in cerca di ispirazione per organizzare gli spazi di PF, ecco allora un po’ di idee prese in rete per voi…

idee fai da te per organizzare la cameretta dei bambini

  1. Sacche portagiochi fai da te di Craftholics Anonymous
  2. PortaLego da muro fai da te da Kidsomania
  3. Una scrivania per due da A Sprinkle of this …
  4. Portagiochi magnetici da Dollar Store Crafts
  5. Il carrello dei libri da Just the bee’s knees
  6. Portatutto fai da te da House on Ashwell Lane

Altre idee le trovate sulla mia pagina Pinterest alla voce Camerette Creative

Qui invece trovate tutte le idee prese in rete finora.

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Venerdi’ del libro: Barzellette

Qualche anno fa Nonno Gianni ha fatto scoprire a PF le barzellette. Inizialmente doveva spiegargliele una ad una perchè non le capiva: non capiva i giochi di parole, i doppi sensi , le allusioni…

Siamo cosi’ entrati nella fase “le ripeto, rido, ma non so perchè!”

Poi siamo passati alla fase “me le invento di sana pianta” e direi che è stata dura, ma siamo sopravvissuti: le barzellete di PF sono terrificanti. Quando scatta con l’attacco “ora vi racconto una barzelletta”, ci vengono i sudori freddi: non tanto per la barzelleta in sè, ma perchè ne ripete a raffica almeno 30… tutte senza senso!

Per superare questa fase il prima possibile, sono andata in cerca di un libro. Me ne avevano parlato, ma ho sempe rimandato (ignara di quello che mi aspettava). Sabato pero’ mi sono tuffata a pesce e me lo sono presa.

Non c’è nemmeno da dirlo: è stato un successone. Inoltre ho colto due piccioni con una fava: PF legge volentieri (direi che ci passa ore) e noi finalmente sentiamo barzellette “umane”. In fondo al libro poi si trovano dei giochi divertenti, anche quelli molto piaciuti.

Per ringraziare nonno Gianni di aver introdotto il nipotino nel mondo delle barzellette, sabato pomeriggio ha avuto la gioia di ascoltare (e riascoltare e riascoltare e riascoltare…) PF leggere questo magnifico libro, che è…

Barzellette Super-top-Compliation

geronimo stitlon barzellette

Ora aspetto, come sempre, i vostri suggerimenti. Eccoli:

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Noi viaggiamo sicuri…

noi viaggiamo sicuri

Quando Claudia mi ha invitato a partecipare all’ iniziativa “Noi viaggiamo sicuri” ho accettato subito, malgrado il poco tempo, il ritardo cronico ed acciacchi vari. Questo perchè il tema mi sta particolarmente a cuore: avevo già raccontato qui la mia brutta esperienza “senza cinture”.

Ho pensato molto a cosa scrivere (avevo anche messo giu’ qualcosa di getto), ma poi ho avuto una folgorazione.

Al rientro dalle vacanze su di un cartello ho letto una frase che mi ha colpito molto. Diceva piu’ o meno cosi’

NON C’E’ NIENTE DI TANTO IMPORTANTE,

DA NON POTER ESSERE FATTO IN SICUREZZA

Non so se fosse la pubblicità di qualche prodotto o il motto di qualche associazione, ma la frase mi ha preso e mi è sembrata perfetta.

Riflettendoci infatti mi sono resa conto che il mio atteggiamento “preventivo” non riguarda solo i viaggi in macchina, situazione in cui PF è ed è stato sempre legato (malgrado le urla e i capricci), ma anche altre attività che potrebbero essere  pericolose anche se a prima vista non sembrerebbero tali: noi non sciamo e non andiamo in biciletta senza caschetto (anche quando PF era molto piccolo e veniva tenuto ben legato nel suo seggiolino) e lo stesso vale per il monopattino o il pattinaggio o lo slittino.

L’anno scorso PF è caduto malamente all’indietro mentre pattinava sul ghiaccio, fortunatamente aveva il casco perchè il colpo alla testa è stato davvero forte. Per fortuna si è risolto tutto solo con un gran spavento e con una bella ammaccatura al casco, che è  diventata ben presto “trofeo” di battaglia.

Alcune settimane fa abbiamo sperimentato la nuova pista (in cemento) per Mountain Bike qui a Zurigo, naturalmente muniti di caschetto. Qualche caduta era messa in conto, ma appena abbiamo visto i bambini piu’ grandi ed esperti fare acrobazie muniti anche di ginocchiere e gomitiere, abbiamo capito che per divertirsi davvero, in pieno relax, dovevamo procuracele. E cosi’ abbiamo fatto!

Fare le cose in sicurezza è piu’ rilassante. Perchè non godersi la bobbata o la gita in bicicletta senza la preoccupazione di farsi male?

Non c’è nulla di cosi’ importante, nemmeno un capriccio, che valga una brutta ferita o, peggio ancora, la vita. Proteggerli è un nostro dovere cosi’ come educarli a proteggersi.

Questo tipo di atteggiamento puo’essere confuso con apprensione. In realtà in questo caso si confonde l’apprensione con il buon senso: quando i pericoli sono reali (fare un incidente in macchina non è una possibilità remota e la cosa non dipende solo da noi) sarebbe illogico non poteggersi.

Prendere le giuste precuazioni non significa essere timorosi per ogni cosa, ma vuol dire essere responsabili, insegnare il senso del pericolo senza allarmismi e senza creare traumi (ritrovarsi all’ospedale con dei punti in testa credetemi non lo è altrettanto. Lo dico avendolo sperimentato in prima persona!), vuol dire insegnare il valore della vita che è piu’ importante di ogni altra cosa.

La sicurezza non limita per nulla l’autonomia, anzi il contrario: rendere un’attività, nei limiti del possibile, sicura significa rendere maggiormente sicuro di sè anche chi la compie e quindi piu’ autonomo. Se non devo temere che cadendo mi potrei far molto male alla testa, posso concentrarmi maggiormente e godermi cio’ che faccio.

Rendere un’attività sicura non vuol dire evitarla o, peggio ancora, spaventare chi la pratica vedendo pericoli ovunque. Significa invece essere consapevoli dei rischi, affrontandoli adeguatamente.

Questo post partecipa alla campagna “Noi viaggiamo sicuri”

Noi viaggiamo sicuri 2013 banner medio

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