Venerdi’ del libro: Pippi Calzelunghe

Qualche mese fa avevamo letto Emil e PF ne era rimasto entusiasta. Cosi’ il fantasmino dei denti ha deciso di fargli trovare sul tavolo le avventure di Pippi Calzelunghe.
Come già vi dicevo, a me non è mai piaciuto: mi ha sempre messo un gran tristezza e acnhe un certo nervoso. Volevo pero’ sentire il parere di PF e cosi’ ci siamo imbarcati nella lettura.

Il fantasmino ha scelto la versione con le illustrazioni di Lauren Child, che io adoro! Si vede che il fantasmino ha buon gusto!! Qui trovate il sito di questa illustratrice, molto particolare cosi’ come le sue opere (attenzione pero’ quando lo aprire: c’è la musica in sottofondo!).

Il libro lo abbiamo praticamente divorato. A PF  naturalmente è piaciuto molto. Sentirlo ridere di gusto alle monellate e alle bizzarie di Pippi, l’ha fatta diventare piu’ simpatica anche a me. Qualcosa pero’ non gli è proprio piacuto: in primo luogo le tantissime bugie dette da Pippi e poi il suo comportamento a scuola. Lo prendo come un buon segno!

Il libro di oggi quindi è:

Pippi Calzelunghlibri-per-bambini-pippi-calzelunghe-illustrato-da-lauren-child-1e – Astrid Lindgren

 

Era la piu’ curiosa bambina che Tommy e Annika avessero visto: era Pippi Calzelunghe che iniziava la sua passeggiata.

i suoi capelli color carota erano stretti in due trecce, ritte in fuori; il naso pareva una patatina ed era spruzzato di lentiggini. E sotto il naso si apriva una bocca decisamente grande, con due file di denti bianchissimi e forti. Il suo vestito era molto originale: Pippi se l’era cucito da sola.

Ora aspetto i vostri preziosi suggerimenti!

Qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro. Eccoli:

Buon fine settimana a tutti voi! Io incricio le dita che il nostro sia soleggiato!!

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

Continue Reading

I bambini e l’autostima

bambini e autostima

Riordinando i miei vecchi appunti di lavoro, mi sono imbattuta in tante cartelle contenenti gli appunti e le slide per gli incontri che tenevo in Italia ai genitori e agli insegnanti.

Sono davvero tanti e trattano tanti temi diversi. Guardandoli li’ tutti in fila mi sono detta che era davvero un peccato che rimanessero a riposare nel mio computer.  Sarebbero stati senz’altro piu’ utili, se ne avessi fatto un uso diverso. E cosi’ eccomi qui a scrivere questo post!

Oggi  vi vorrei parlare di bambini ed autostima. Mi piacerebbe se potessimo confrontarci al riguado…

E’ meglio forse partire dal principio e definire cos’è l’autostima. Essa non è altro che l’atteggiamento che ciascuno di noi ha verso se stesso.

Essa è composta da 3 aspetti:

  1. uno cognitivo che riguarda le opinioni che ognuno di noi ha sul proprio aspetto fisico, sulle conoscenze possedute, sulla propria vita, sulle relazioni che intrattiene…
  2. uno emotivo che si riferisce a cio’ che si prova nei propri confronti
  3. uno comportamentale che riguarda  come ci si comporta con se stessi

L‘autostima non è statica, ma varia nel tempo e quando si è piccoli è soggetta a notevoli fluttuazioni che interessano tante aree quante sono gli ambiti ritenuti importanti dalla persona. In generale potremmo suddividerli in 5 aree: il proprio aspetto fisico, il successo scolastico e quello sportivo, la famiglia e gli amici.

Solo durante l’età scolare il bambino ha una visione piu’ globale di sè e la sua autostima riguarderà il suo atteggiamento verso di sè in tutti questi ambiti messi insieme.

Prima di quest’età i bambini hanno una visione di sè piu’ spezzettata e la propria autostima sarà in un certo senso a “compartimenti stagni”: il giudizio sul proprio valore dipenderà dallo specifico ambito a cui si farà riferimento.

Quindi non c’è da stupirsi se un bambino piccolo potrà considerarsi fortissimo negli sport e scarsissimo in altri ambiti. Le mezze misure tra l’altro non fanno parte del bagaglio di competenze posseduto a quest’età!

Quando si puo’ parlare di bassa, alta o positiva e sana autostima?

Quando c’è una grande discrepanza in senso negativo tra il sè ideale (come vorremmo diventare) e quello percepito (come mi valuto) allora si avrà una bassa stima di sè.

Quando questa discrepanza è minima e basata su dati di realtà, l’individuo ha una positiva e sana autostima

Quando al contrario la percezione di sè è sovrastimata e questa coincide con il sè ideale (cioè con l’ideale a cui la persona aspira), allora si avrà un’eccessiva stima di sè.

I due estremi  di questo continuum sono entrambi dannosi: nel primo caso le persone saranno insicure, impacciate, ansiose, si sentiranno inadeguate e in balia di persone e situazioni; nel secondo caso non riusciranno ad accettare i propri errori e vedere oltre il proprio punto di vista, saranno perfezionisti all’eccesso e tenderanno ad incolpare gli altri o il destino per le proprie mancanze.

Avere una positiva e sana autostima invece vuol dire sapere percepirsi in modo realistico,conoscere i propi punti di forza e di debolezza, valorizzando i primi e tenendo sotto controllo i secondi nel tenativo di un miglioramento continuo. Vuol dire essere consapevoli di cio’ che dipende da noi e cio’ che è da imputarsi alla situazione o ad altri.

La questione ora si sposta su come far crescere i nostri figli con una sana  e positiva stima di sè. Per prima cosa bisogna tenere a mente che non dipende solo da noi: ogni  influenza esterna, che è ritenuta significativa per il bambino (genitori, nonni, parenti, maestri, amici…), gioca un ruolo importante ed inoltre è il bambino stesso che sceglie il proprio modello a cui far riferimento (il famoso sè ideale).

Vediamo pero’ cosa noi genitori, potremmo fare nella quotidianità:

  • saper ascoltare e accogliere i pensieri e le emozioni dei bambini sia positivi che negativi in modo da insegnare loro come poterle affrontare al meglio
  • creare situazioni di successo in cui il bambino potrà sperimetare le proprie capacità . Bisognerà quindi pensare a situazioni con il giusto grado di difficoltà e offrire ai bambini il giusto grado di aiuto: non troppo nè troppo poco.
  • creare un ambiente stimolante dove le difficoltà e gli ostacoli possano diventare sfide
  • stimolare gradualmente l‘autonomia per rendere il bambino sicuro di poter contare sulle proprie capacità
  • dare feedback positivi soffermandosi pero’ sullo sforzo piu’ che sul risultato e comunque non enfatizzando troppo la prestazione
  • vivere lo sbaglio senza drammatizzare e soprattutto come un momento di apprendimento
  • affrontare in maniera positiva e costruttiva le azioni sbagliate, ricordandoci sempre che cio’ che è sbagliato non è il bambino, ma il comportamento.
  • avere per primi una buona immagine di sè. Ricordiamoci che il buon esempio conta piu’ delle parole! Vivere con persone che possiedono una positiva immagine di sè, che non drammatizzano gli errori cercando da imparare da questi, che cercano di migliorarsi, che affrontano gli ostacoli con la giusta preoccupazione e che non temono di esprimere i propri sentimenti, offrono ai bambini un valido esempio da seguire.

Non dimentichiamo infine che l’autostima, come dicevamo sopra, non è qualcosa di statico: c’è sempre modo e tempo per lavorarci sopra!

Per chi volesse approfondire l’argomento, ecco qui un po’ di libri interessanti:

 

  • Anderson E., Redman G., Rogers C., “Come sviluppare l’autostima del bambino”, RED
  • Dolto F., “Come allevare un bambino felice”, Oscar Mondatori
  • Goleman D., “Intelligenza Emotiva. Che cos’è, perché può rendere felici”, Rizzoli
  • Gottman J., “Intelligenza Emotiva per un Figlio. Una Guida per i Genitori”, Rizzoli
  • Laniado N., “Il bambino sicuro”, Gribaudo,
  • Poli O., “Né asino né re”, San Paolo
  • Santagostino P., “Come crescere un bambino sicuro di sé”, RED

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Spieleland: un parco dei divertimenti per famiglie

spielelend parco divertimentiinformazioni

Come tutti i bambini PF adora i parchi di divertimento. PF pero’ non sopporta le attrazzioni troppo audaci e il caos. Al luna park siamo sempre andati in giorni tranqulli, evitando accuratamete giostre troppo “forti”.
Cosi’ quando abbiamo deciso di andare a Spieleland, ero un po’ dubbiosa. L’occasione era delle migliori: la visita dei  nostri amici americani. Cosi’ mi sono lasciata convincere, pensando che avremmo passato qualche ora piacevole su qualche giochino.
Mi sono invece subito dovuta ricredere: il parco giochi è splendido e pensato per far giocare i bambini in autonomia, anche se naturalmente qualche attrazione richiede la presenza dei genitori.
Il parco è piaciuto cosi’ tanto che non è batsta una giornata intera e abbiamo dovuto rimanere un’altro giorno  per dar soddisfazione ai piccoli (e ai grandi).

Il parco è davvero grande e alla fine del primo giorno (dalle 10 alle 18) non avevamo finito di visitarlo tutto.
L’area è divisa a zone tematiche. PF e i suoi amici si sono subito indirizzati nell’area dei giochi d’acqua dove è organizzato un enorme parco giochi con ruscelli e fontane, in cui poter canalizzare l’acqua, giocare ai travasi e con le navi giocattolo.

spielelend parco divertimenti germaniagiochi d'acqua

Le ore sono volate a vederli giocare tranquilli. Dietro a questo parco giochi si trovano i pedalo’ (che non ci siamo persi) e un tragitto di canoe, uno di barche e un’altro di autoscontri acquatici. Un consiglio: portatevi un cambio completo!!

spielelend parco divertimenti germania

Distrutti dalle nostre performace acquatiche, ci siamo concentrati sui mezzi di trasporto dove PF seguendo un corso di mezz’ora (in tedesco) ha preso pure la patente di guida. Certo, da bravo italiano, passava con il rosso e non dava precedenza ai pedoni, ma l’esaminatrice ha considerato il fattore “cultura” e la patenta gliel’ha data ugualmente!

spielelend parco divertimenti germania giochi auto

Tra un gioco e l’altro ci siamo concessi qualche stuzzichino: cioccolatini, gelati, bibite e panini ai vari bar sparsi ovunque.

La nostra visita è proseguita nell’area “fattoria” con la costruzione dei puzzle giganti in 3 D, una gita a cavallo (meccanico), una sul trattore gigante, uno su quello a pedali e per finire una bella gara a mungere le mucche (finte). Non poteva mancare la merendina sana con le mele da acquistare ai piccoli stand self service. PF non ha mai mangiato tante mele come quel giorno!

spielelend parco divertimenti germania fattoria

Attaccata alla sezione “fattoria” si trova quella delle ruspe (vere) da poter manovrare, della caccia all’oro dove abbiamo guadagnato il nostro diploma da veri cercatori d’oro (quello l’ho preso anch’io!!), gli scivoli mozzafiato e la guida del razzo. Quest’ultimo lo consiglio vivamente perchè i bimbi si divertono un mondo!

spielelend parco divertimenti germania ruspe e razzi

Proprio di fronte a questa zona, si trova l’area dove abbiamo speso piu’ tempo! Oltre agli autoscontri, il memory fatto sugli elicotteri, un giro sulle paparette, troverete le attrazioni che son piaciute di piu’ ai bambini: la gara di camion dei pompieri e il labirinto gigante.

Qualcuno di voi si ricorda i “giochi senza frontiere”? Bene, in quest’area è allestito uno spazio ispirato proprio a quei giochi: la gara dei pompieri. In pratica si deve manovrare a forza di braccia un camion dei pompieri, arrivare in fondo alla pista, riempire un contenitore utilizzando due pompe e ritornare alla base. Il tutto viene cronometrato e commentato da un animatore. L’abbiamo fatto cosi’ tante volte che i papà (adetti a far andare il camion) alla fine erano sfiniti ma con dei muscoli invidiabili!

Di fianco all’area pompieri si trova il Labirinto, ispirato al medesimo gioco in scatola. Lo scopo è quello di trovare all’interno del labirinto degli oggetti nel minor tempo possibile. I bambini si sono innamorati di questo gioco e l’hanno ripetuto allo sfinimento. Un consiglio: evitate di utilizzare voi gli scivoli all’interno del percorso: io sono rimasta incastrata!

Nello spazio di fronte al labirinto troverete, oltre ad un self service, un parco giochi e un’area dove è possibile giocare a tutti i giochi della Ravensburger. Avendoci sorpreso la pioggia, abbiamo passato qui un po’ di tempo scoprendo tanti giochi in scatola che non conoscevamo.

spielelend parco divertimenti germania autoscontri

Adiacente a quest’area c’è la zona “avventura” con un parco giochi spettacolare, le rapide da fare in gommone e gli scivoloni con i tappetoni! Insomma un vero spasso!

Per finire troverete una torre panoramica, dove potrete rilassarvi un po’, un percorso lunare da esplorare guidando una specie di jeep e naturalmente un parco giochi.

Sparsi qua e là nell’aria troverete degli stand dove poter acquistare giochi e libri (in varie lingue) della Ravensburger. Noi ne abbiamo fatto una gran scorta visti i prezzi convenienti.

Come avrete capito questo parco giochi ci è piaciuto davvero tanto e ci torneremo sicuramente.

Alcune informazioni utili:

  • Per chi decide di visitare il parco piu’ giorni, vi consiglio di soggiornare in uno degli alberghi consigliati nel sito del parco. Oltre ad offrire biglietti d’ingresso convenzionati, sono alberghi pensati per famiglie. Noi ne abbiamo provato uno e ci siamo trovati benissimo!
  • Le attrazioni del parco chiudono 1 ora prima della chiusura di tutta la struttura. Tenetene conto!
  • E’ possibile noleggiare dei carretti dove poter portare borse e bambini in giro per il parco. Noi ne abbiamo preso uno e ci siamo trovati molto bene: ha infatti permesso ai bimbi di riposarsi nel passare da un zona ad un’altra.
  • E’ possibile anche fare un biglietto solo pomeridiano che da’ l’accesso al parco dalle 14 in poi. Il biglietto naturalmente ha un prezzo ridotto. Ideale per chi vuole visitare il parco senza troppo impegno.
  • All’interno del parco si cono aree ristoro e self service. I prezzi non sono esagerati, ma è possibile comunque fare pinc nic in ogni area!

LEGGI ANCHE…

  1. Tram che passione: tutti al museo!
  2. Un giardino cinese nel cuore di Zurigo
  3. Un parco giochi immerso nel verde
  4. A spasso per le fattorie
  5. Un parco naturale a misura di bambino
  6. Alla scoperta di piante e fiori: il giardino botanico
  7. Felsenegg – Uetliberg: una passeggiata tra i pianeti
  8. Uno splendido zoo  in centro città
Continue Reading