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Il calendario fai da te di aprile e un inizio primavera floreale

Mannaggia! Sono in tremendo ritardo! Posto subito il calendario fai da te per questo mese di aprile!

Trovate il file da scaricare qui e da personalizzare a piacere.

Qui da noi a Zurigo questa primavera è iniziata con giornate tiepide e un bel sole… Non potevano mancare gite nei boschi e passeggiate al lago.

Devo raccontarvi tutto: il giardino cinese, l’isola dei fiori, i boschi zurighesi, le nostre esplorazioni tra la natura, il padiglione delle farfalle (che paura!), i parchi giochi fantastici…

Spero di averne il tempo! Per ora riesco a mostrarvi solo un po’ di foto…

Buon inizio settimana e buon inizio di Aprile a tutti voi!

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Venerdi’ del libro: “Mostri da disegnare”

Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini.
Jorge Luis Borges

Quello che vi propongo oggi non è un vero e proprio libro. Mi spiego meglio: lo trovate in libreria ed è distribuito da una casa editrice, ma non si tratta di un libro in senso convenzionale, ma di schede desinante ai bambini, ma che vi confesso divertono tanto anche a me. :mrgreen:

Qualche tempo fa zia Lalla ci aveva regalato le schede da fare in treno e ci erano piaciute molto, tenendoci compagnia nei nostri viaggi Como/Zurigo. Settimana scorsa ne abbiamo ricevute altre in regalo (un grazie a Yaya e Luna): questa volta sui mostri. Tema che “intrippa” molto Piccolo Furfante.

E  cosi’ da una settimana siamo qui a disegnare mostri bavosi, mostri squamosi, mostri a pois, mostri dai piedi grossi e dalle orecchie piccole. Insomma: chi piu’ ne ha piu’ ne metta!

Queste schede/libro ve le consiglio soprattutto come giochi da viaggio: sono davvero l’ideale perchè pratiche e comode da usare e soprattutto riutilizzabili dato che sono plastificate 😀

 Mostri da disegnare – Schede creative Usborne

 

Ora attendo i vostri suggerimenti… Che curiosità! 😀 Eccovi:

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Una giornata a scuola con Piccolo Furfante

Ogni 4 mesi circa, nella scuola di Piccolo Furfante (ma da quel che sento in ogni scuola del cantone) c’è il Besuchsmorgen ovvero la giornata in cui i genitori possono stare in classe con i loro bambini. Non è obbligatorio e non si è costretti a stare li’ con loro tutto il tempo, c’è pero’ questa possibilità  e chi puo’ la sfrutta per capire cosa i bimbi fanno, come viene organizzata la giornata e cosa viene loro proposto. I genitori non interagiscono (se non invitati dalle maestre): son li’ che osservano un po’ in disparte, cercano di non chiacchierare troppo e si guardano in giro 😀

Mercoledi’ scorso, malgrado la schiena a pezzi, ci sono andata: ci tenevo tanto a vedere i progressi di Piccolo Furfante. Il primo giorno di visita (detta cosi’ sembra di essere in un ospedale :-)) c’era stato a novembre e a distanza di mesi ero curiosa di vedere cosa stavano facendo e come se la cavava il mio piccolo che tanto piccolo non è piu’.

E cosi’ ora vi posso raccontare una giornata tipo di Piccolo Furfante…

I bimbi entrano nella scuola dalle 8.15 alle 8.30. Rigorosamente da soli. Le mamme, o chi per esse, non ci sono: nel senso che i bimbi vanno a scuola da soli. Io accompagno PF fino all’angolo, lo saluto, lo vedo entrare da lontano e me ne vado. Che ci volete fare: sono una mamma apprensiva! 🙄

Prima di ogni altra cosa salutano la maestra, stringendole la mano. Quando arrivano a scuola devono farsi subito vedere dalle maestre perché ogni assenza non giustificata innesca  l’allerta: allo scoccare delle 8.30 si chiamano subito i genitori e poi nel caso la polizia. I bimbi quindi sanno che la prima cosa da fare é andare dalla maestra e avvisarla di essere arrivati.

Una volta salutata, possono lasciare il loro zainetto con la merenda in una grande cesta all’ingresso e poi togliersi le giacche, le coccarde, mettersi le ciabatte e mettere in ordine (non proprio perfetto) le loro cose nel proprio guardaroba che è aperto (come quelli degli spogliatoi). Nessuno li aiuta in queste operazioni di vestizione/svestizione/vestizione/sistemazione vestiti. Se hanno bisogno, si aiutano tra loro e solo in casi disperati chiedono aiuto alla maestra. Per i bambini chiedere aiuto alle maestre pero’ è vissuto come qualcosa di negativo: significa che non si è capaci o non si è stati capaci di aiutarsi. Quindi si fa di tutto per risolvere i problemi in gruppo. ‘Sta cosa mi piace un sacco 😀

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