Il domino delle sillabe

sillabe domino

…Abbiamo parole per vendere,
Parole per comprare,
Parole per fare parole.

Andiamo a cercare insieme
Le parole per pensare.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per pensare…

Gianni Rodari

Piccolo Furfante è un gran pigrone: pur sapendo leggere, non ne ha la minima voglia. Cosi’ sto escogitando mille modi per motivarlo: dalla caccia al tesoro allo scarabeo, dai giochi in scatola ai crucipuzzle. La cosa non mi preoccupa piu’ di tanto perchè io alla sua età ero uguale e a distanza di anni sono diventata una divoratrice di libri.

Il problema pero’ in questo caso è che lui a scuola non imparerà l’italiano, ma il tedesco, per cui se non “esercita” la sua madrelingua anche con la lettura, il rischio puo’ essere quello di perderla in parte (soprattutto per quanto riguarda la scrittura).

L’altro pomeriggio ero in rete a cercare un po’ di idee da proporgli ed ho trovato degli spunti interessanti: dal gioco delle sillabe di Voglio Una Mela Blu al domino delle sillabe di Apprendere in rete.

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Venerdi’ del libro: La danza della rabbia

Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere sulla propria situazione; ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose.

Malcolm X

Vi aspettavate la recensione del libro che vi ho presentato settimana scorsa? Avete ragione,  ma non l’ho ancora finito e questo forse vi fa capire quanto poco mi abbia preso (malgrado il titolo). Un giorno o l’altro lo terminero’ e quindi oggi, in mancanza di quel libro, ve ne presento un altro e di tutt’altro genere!

Mia nonna era solita dirmi quando da piccola mi arrabbiavo  che “la rabbia fa male e il male fa morire”. Se proprio morire non fa, la rabbia male incanalata non è di certo salutare ed ecco perchè qualche anno fa mi ero data a letture che parlavano di come affrontare e gestire in modo costruttivo questo sentimento. Tra tutti i libri letti, oggi ve ne propongo uno che se a tratti risulta un po’ tecnico (è scritto da una psicologa-psicoterapeuta) offre anche tanti spunti di riflessione presentandoci situazioni reali legate a diversi tipi di relazione, ricordandoci sempre che se siamo arrabbiati un motivo ci sarà e prima lo riconosciamo, prima potremo affrontarlo in maniera adeguata e costruttiva.

Il libro in questione è

la danza della rabbia lernerLa danza della rabbia – Harriet Lerner

La rabbia è un segnale di avvertimento che è bene non trascurare: ci avvisa che qualcuno ci sta facendo del male, che i nostri diritti vengono violati, che i nostri, che i nostri bisogni o desideri non sono adeguatamente soddisfatti o, piu’ semplicemente, che qualcosa non va.

 

Ora aspetto i vostri suggerimenti. 😀 Eccccccoli:

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Quelli che… hanno solo 1 mese di ferie estive

In questi giorni ho letto un sacco pro e contro (piu’ contro a dire il vero) sull’idea di modificare la durata della vacanze estive ad un solo mese.

orologio fao nyNon voglio schierarmi perchè sono sicura che solleverei un vespaio, quello che posso fare è raccontarvi come funziona qui a Zurigo dove abbiamo solo 5 settimane di vacanze estive e quali sono le condizioni che permettono che questo tipo di organizzazione funzioni al meglio.

Come da premessa ( non so se sono stata chiara 😉 )noi abbiamo solo 5 settimane di vacanza in estate (tutte le scuole a tutti i livelli, eccezione alcuna). Quest’anno per esempio la scuola terminerà il 15 luglio e ricomincerà il 19 agosto.

Per tutto il periodo scolastico i bambini/ragazzi fanno lezione. Hanno cioè un programma didattico da seguire e il fatto che ci siano -20 gradi o 40 gradi non importa:  il programma viene comunque portato aventi. Per spiegarmi: non è perchè in classe fa freddo o caldo che le insegnanti smettono di fare lezione e si trasformano in animatori. Il programma è quello a prescindere dal tempo atmosferico. Per chi argomenta: ma da noi ci sono 40 gradi d’estate, rispondo che da noi ci sono -15/-17 d’inverno e che l’anno scorso a febbraio le maestre hanno invitato i genitori a vestire piu’ pesantemente gli alunni (con pantaloni imbottiti, calzamaglia e doppi golf) perchè nelle aule faceva freddo a causa del cattivo isolamento (incredibile vero?). La morale è: prima di pensare (o nel mentre si pensa) a riorganizzare l’orario scolastico, sarebbe meglio investire in ristrutturazioni, garantendo cosi’ una migliore qualità di vita ad insegnanti ed alunni. Che è brutto vedere un alunno congelato o lesso 😉

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