Giocare con le parole: cruciverba illustrati per bambini

Durante il nostro lungo fine settimana italiano ho fatto scorta di cruciverba, crucipuzzle e settimane enigmistiche varie utili per passare il tempo nei pomeriggi di pioggia, durante i viaggi e nei momenti di noia. Noi li usiamo anche per ripassare parole che abbiamo appena imparato a scrivere: un bel modo consolidare le conoscenze!

I nostri cruciverba illustrati ve li avevo già proposti in questo post ed eccovene allora qui altri 2 : uno facile facile e uno piu’ complesso. In questi schemi troverete anche dei quadratini  rossi. Una volta risolto tutto il cruciverba, scrivendo in sequenza le lettere evidenziate,scoprirete una parola misteriosa. Buona caccia!

In questo file da stampare troverete naturalmente anche le soluzioni. Dato che le immagini non sono sempre chiarissime é meglio andare sul sicuro.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento.

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Giocare con l’arte: Piccolo Furfante incontra Keith Haring

Era da un po’ che io e Piccolo Furfante non giocavamo con l’arte. Qualche pomeriggio fa complice un tempo da lupi abbiamo deciso di riprendere in mano il nostro album degli artisti.

Avevo pensato di proporre un bel Picasso, ma poi ho deciso che ci saremmo divertiti un po’ con le opere di Keith Haring. Ho quindi stampato 3 imagini e ho fatto scegliere a PF quale voleva raffigurare.

Mi ha sorpreso la sua reazione: pensava infatti che le opere fossero troppo difficili da riprodurre e cosi’ non ne voleva scegliere nessuna. Con gli altri artisti che avevamo incontrato (Klee, Miro’, Kandinsky) non era mai capitato.

Ho allora cercato un modo per rendergli la scoperta di questo artista piacevole. Per prima cosa ho trovato  questo splendido e divertente sito Haringkids.com dove PF si é potuto avvicinare a KH in modo giocoso, in seguito gli ho proposto di ricalcare 2 delle 3 opere che avevo stampato per poi colorarle.

La proposta é piaciuta e cosi’ ,dopo aver giocato un po’ on line ,ci siamo dati da farenella realtà 😀

Piccolo Furfante si é divertito ed ecco con cosa se ne é uscito:

  • Questo qui è proprio bravo a fare le persone, pero’ si é dimenticato la bocca, gli occhi e il naso… e pure i vestiti! Son tutti nudi!
  • Ma questo si chiama proprio KH? Non ha un nome anche lui?
  • Perchè ha fatto il pesce rosa? Aveva finito i colori?
E poi una grande scoperta:
“Mamma, questi segni pero’ non li ricopio perché sono le sbavature del  pennarello. Si vede che mentre cancellava la matita sotto, gli sono rimasti i segni. A me succede sempre!” “
“No, non sono sbavature… sono i segni che indicano che le persone si stanno muovendo. Quei segni  danno l’idea del movimento delle braccia o del pesce. Vedi?”
“Forte! Ma quando io mi muovo non faccio segni. Guarda!”
“Tu no! Ma per rendere il movimento su un disegno bisogna farli… se no non si capisce. Se togliamo i segni, vedi che il disegno cambia? Non si ha piu’ lo stesso effetto!”
“Davvero forte! Questo qui é davvero bravo!”
Un grazie quindi a KH e ai suoi “segni” ;-D
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Il nostro quaderno d’italiano e la caccia alle lettere misteriose

Tanti tanti tanti anni fa Paola, che sarei io, era una bambina che non amava molto la geometria. La detestava proprio e con lei molti suoi compagni. La maestra Matilde allora ebbe una grande idea: invece di usare il libro di testo che tutti non sopportavano,  fece costruire ai suoi alunni giorno per giorno un quaderno/libro. Era un quaderno/libro davvero speciale con tante finestrelle che si aprivano, con cubi in 3 D che si costruivano, con tante immagini da colorare ed incollare… Insomma un lapbook preistorico (vista la mia età :-D)

Per tutte le elementari non abbiamo MAI cambiato quaderno: é semplicemente cresciuto di volume! Ogni volta che se ne terminava uno, si appiccicava quello nuovo dietro e così via nel tempo. Vi confesso che il mio rapporto con la geometria é migliorato un po’ (amore non lo definirei comunque :-C) , ma quello che mi ricordo é l’emozione di scoprire cosa si sarebbe inventata la maestra quel giorno, cosa avremmo dovuto costruire, appiccicare, ritagliare, incollare sul nostro libro… e visto come detestavo la materia, non mi sembra poco!

 

Per la nostra homeschooling quindi ho pensato di creare insieme a PF  un quaderno d’italiano e di matematica con lo stesso principio. In altre parole un lapbook gigante con finestrelle che si aprono e chiudono, buste che nascondo segreti, foglietti che si srotolano…

Per me che ho un solo bimbo da seguire é poi facile anche pensare ad attività manuali da integrare al libro; attività anche molto particolari come una caccia al tesoro per far scrivere una parola sul quaderno oppure una sensory tab per scoprire lettere, nomi, verbi…

Per prima cosa pero’ ho dovuto pensare ad un tema. Ho scelto le esplorazioni perché a PF piacciono molto. Questo mi permette di pensare ad attività  anche diversificate tra loro visto che posso spaziare dalle esplorazioni spaziali a quelle per nave o per mongolfiera o in giro per il mondo o sotto i mari …

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