Venerdi’ del libro: “Restaurant Man”

Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.
James Joyce

L’altra settimana è comparso  in casa P. un nuovo libro acquistato da Papà Ema. Il libro è stato subito classificato come “da spiaggia e relax” pero’ non mi stuzzicava un granchè! Leggere di cucina sotto il sole a picco é un’idea che non mi entusiasmava parecchio e poi il “personaggio” non era proprio tra i miei preferiti.

Leggerlo invece è stata una sorpresa: non che abbia modificato il mio parere sul “personaggio” o che sia stata particolarmente presa dal racconto o che lo stile sia entusiasmante (anzi!), ma devo dire che alcuni capitoli mi sono piaciuti ed altri mi hanno spiazzato. E’ un libro che ci mostra cosa sta dietro ad un ristorante, le difficoltà, il lavoro dei gestori e dei camerieri…

Il libro in questione è…

Restaurant Man – Joe Bastianich

Il Restaurant Man è nell’industria dell’intrattenimento. Ogni sera metto su uno spettacolo. Il pasto è solo la parte visibile dell’iceberg. C’è tantissimo dietro: dalla concezione all’esecuzione, alla manutenzione della cucina, alla gestione del personale e dei fornitori, al controllo dei margini, al pregare che la Borsa non faccia di nuovo cilecca… Poi mi alzo la mattina e ricomincio da capo.

Spero che non siate tutti in vacanza cosi’ da riuscire a leggere qualcuna di voi! 😀 Eccooooooovi:

Qui trovate tutti i libri degli scorsi Venerdi’ del libro

Buon fine settimana… Noi torneremo sulla terra ferma 😀

Vuoi partecipare anche tu ai Venerdì del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice

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Alla scoperta della Sardegna: il sito archeologico di Su Nuraxi

E’ da qualche settimana che ci stiamo facendo una scorpacciata di  mare e sole, ma  la Sardegna offre anche molto altro e non parlo solo di cibo (quello meriterebbe un capitolo  a parte!)

Tra le bellezze di quest’isola, alla portata dei bambini, ci sono i siti archeologici. Due giorni fa ne abbiamo visitato uno vicino a noi. Ero un po’ dubbiosa sulla “tenuta” di Piccolo Furfante visto che la visita era solo guidata, ma abbiamo deciso di tentare e tutto è andato piu’ che bene, anzi è andato alla meraviglia!

Per la nostra “gita archelogica” abbiamo scelto il sito archeologico di Su Nuraxi a Barumini che nel 1997 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La visita comprende  un percorso guidato di circa 45 minuti (in inglese o in italiano) e per chi vuole la visita al museo, Casa Zapata, e al Centro Lilliu che offre una splendida mostra interattiva per i bambini. Noi abbiamo scelto il pacchetto completo anche se il museo non siamo riusciti a visitarlo per questioni di tempo (gli zii ci aspettavano a Cagliari per la merenda :-D)

La sera prima di partire Papà Ema e Piccolo Furfante si sono immersi in una lettura preparatoria di alto spessore : “Indiana Pipps e la valle della memoria perduta”. Cosi’ la nostra avventura archeologica è iniziata  con  Piccolo Furfante che ha preteso di vestirsi come Indiana Pipps con tanto di cappellino, lente di ingrandimento e con Papà Ema che non faceva altro che ricordare le prodi gesta dell’eroe disneyano. Da uscirne pazzi, vi assicuro! Pure la nostra guida ci guardava perplessa 😀

Il sito archeologico è davvero spettacolare e Piccolo Furfante ha seguito attento e disciplinato per quasi un’ora  la nostra guida che devo dire è stata davvero brava a tenere l’attenzione e a stuzzicare la curiosità.

PF è stato colpito dalla grandezza della fortezza con i suoi cunicoli, le sue torri e le sue scalinate in pietra. Anche il  villaggio ai piedi del nuraghe lo ha impressionato parecchio e alla fine abbiamo giocato nel  labirinto di stradine che le varie case e capanne hanno formato.

Altra cosa che ha colpito molto Piccolo Furfante è stato scoprire il lungo lavoro dell’archeologo e dei suoi aiutanti che hanno scoperto e portato alla luce il nuraghe (nei secoli interamente ricoperto dalla terra). La guida  ha fatto vedere delle foto del complesso lavoro di recupero, mostrandoci poi esattamente a quale parte della struttura si riferivano. E’ stato davvero emozionante.

A Piccolo Furfante “piu’ di tutto tutto tutto” sono piaciuti:

  • le scale scoscese con la manigliona di sasso a cui aggrapparsi
  • il cunicolo che non ci si passava per niente
  • il pozzo con le monetine
  • la porta dell’archeologo con la data
  • il labirinto di sassi

A noi invece è piaciuto tutto! 😀

Dopo aver visitato la zona archeologica ed aver pranzato, abbiamo visitato il Centro Giovanni Lulliu che offriva una mostra  dal titolo A te gli occhi” – Il Mondo tra magia e scienza.

Devo dire che non ci aspettavamo niente di che, eravamo inoltre un po’ stanchi ed accaldati e pensavamo solo di riposarci un po’ prima di buttarci a visitare il museo archeologico di Casa Zapata. Invece abbiamo avuto una bella sorpresa: la mostra è interessante e educativa, adattissima anche per bambini di 5/6 anni e le attività interattive ci hanno letteralmente catturato. Alcune sono pensate per bimbi piu’ grandi (come la seduta spiritica), ma grazie alla  guida (davvero paziente e gentile) siamo riusciti a farle tutte e a divertirci un mondo. Ci siamo cosi’ divertiti che non abbiamo piu’ avuto il tempo di andare a visitare il museo :-S Sarà per la prossima volta!

A Piccolo Furfante sono piaciuti:

  • la pancia della mamma (la riproduzione a grandezza naturale della placenta in cui si puo’ entrare e naturalmente uscire 😉 )
  • i tatuaggi virtuali
  • il matrimonio di Mamma e Papà (anche se ad un certo punto si é nascosto sotto ad una sedia e non lo trovavamo piu’)
  • il letto del fachiro

Per chi volesse fare questa bella gita ecco due siti che possono esservi utili: Fondazione Barumini e il sito del Comune di Barumini

Alcuni consigli utili:

  • il sito archelogico si trova su di una collina ed è naturalmente sotto il sole. Gli unici ripari sono alcuni alberelli (pieni di gente in cerca di fresco) ei muri e i tetti della fortezza. Munitevi di crema solare, cappellino, bottigliette d’acqua e non fate come noi: visitarlo a mezzogiorno non è stata una gran bella idea!
  • A ridosso del complesso archeologico c’è un bar e un ristorante. Noi abbiamo optato per il bar perchè al ristorante c’era un banchetto di nozze. Devo dire che non ce ne siamo pentiti: il posto è carino, dotato di aria condizionata e offre un menu fisso a 6 euro. C’è naturalmente la possibilità di mangiare al sacco, ma i 40 gradi e lo scirocco ci hanno fatto desistere.

Chi vuole scoprire la Sardegna con gli occhi di Piccolo Furfante, puo’ leggere anche

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Alla scoperta del Galata il Museo del Mare di Genova

Avete come destinazione la Sardegna? Pensate di venire in traghetto partendo da Genova? Avete bambini che amano navi e sommergibili?

Bene, avete l’occasione di passare una piacevole giornata prima dell’imbarco!

Di solito noi arriviamo a Genova con un bel po’ di anticipo rispetto all’ora dell’imbarco: venendo da Zurigo il viaggio è un  lunghetto e qualche imprevisto è sempre da mettere in conto, per cui di solito siamo in città già dal primo pomeriggio. Un pranzo veloce e poi via a visitare la città. Ultimamente pero’ abbiamo un appuntamento fisso: il Galata il Museo del Mare che si trova al Porto Antico. Piccolo Furfante ne va matto, ancor piu’ dell’Acquario e del Galeone. Abbiamo cercato di convincerlo ad andare alla Città dei Bambini, ma nulla: Museo del Mare deve essere e Museo del Mare  è! 😀

Ormai lo conosciamo a memoria, ma non per questo è meno interessante ed emozionante (soprattutto per PF).

Al pian terreno ci siamo goduti tutto il percorso interattivo. PF adora la riproduzione delle tre caravelle e sicuramente abbiamo piu’ foto noi della Nina di tutti i visitatori del museo. 😉

Poi siamo passati alla visita della galea a grandezza naturale, anche se quest’ultima volta  PF si è un po’ spaventato per i video che vengono proiettati. Non sono nulla di che, ma non se li aspettava (dato che l’ultima volta non c’erano) e cosi’ ha visitato la nave di corsa, stile Bip Bip inseguito da Willy il coyote.

Una buona mezz’ora pero’ la abbiamo passata nelle salette interattive adiacenti alla galea a consultare mappe, a scoprire topi nelle botti, a remare e a caricare cannoni.

 

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