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Bimbi che non amano leggere: l’arte di sapere ascoltare

Se osservate PF in queste foto, non lo considerereste di certo un bambino che non ama leggere. Eppure è proprio cosi’!

bambini che non amano leggere

Non fraintendetemi: PF ama i libri, le storie, i racconti; semplicemente non ama leggere da solo pur essendo capacissimo di farlo. Lui preferisce di gran lunga ascoltare! Questa cosa mi ha demoralizzata a lungo.

Sono stata per molto tempo piena di dubbi:

Avevamo sbagliato ad avvicinarlo troppo presto alla lettura leggedogli storie fin da piccolissimo?

Leggergli noi i libri lo aveva forse demotivato, rendendolo pigro?

Avere la casa sommersa di libri gli aveva forse fatto odiare le parole scritte?

PF a 3 mesi mentre il nonno  gli legge Pinocchio

Analizzando da vari punti di vista la situazione mi sembrava chiaro che il problema non erano i libri in sè, che amava sfogliare e farsi leggere senza problemi, ma la lettura vera e propria: odiava stare con un libro in mano.

Il problema non era nemmeno aver bruciato le tappe: PF ha tranquillamente imparato a leggere a 6 anni e nessuno nè a scuola nè a casa gli ha mai fatto pressione. Non ha e non aveva di certo problemi di lettura, che al contrario gli risultava facile e fluida sia in italiano che in tedesco. La questione era un’altra: seplicemente non amava leggere!

PF era riuscito a far vacillare tutte le mie convinzioni : non era stato sufficiente leggergli a voce alta fin da piccolo, avere la casa piena di libri, frequentare la biblioteca, amare la lettura, essere d’esempio.

Convinta  piu’ che mai di quanto affermava Rodari, cioè che “Il verbo leggere non sopporta l’imperativo”, non ho mai insistito affinchè PF si mettesse a leggere da solo, ma mi dispiaceva che non lo facesse e non ne sentisse il desiderio.

A un certo punto è sorta spontanea una domanda: perchè era cosi’ importante per me che leggesse da solo? In fondo è un bambino allegro, curioso, con ottimi voti a scuola, interessato di tutto, con tanti amici. Perchè era per me un cruccio?

La risposta che mi sono data, è riuscita a tranquillizzarmi: non era una questione legata alla lingua (non avrebbe arricchito il suo vocabolario, non avrebbe imparato cose, non avrebbe migliorato la sua scrittura, non avrebbe mantenuto vivo l’italiano), ma ad una mia passione che volevo condividere con lui.

Ma le passioni hanno a che fare con le emozioni, con il piacere e con la relazione e per quelle, ero cansapevole, non era necessario che lui leggesse da solo! Lui amava già i libri… pero’ non leggerli, lui preferiva ascoltarli: la passione era già in lui, ma in un modo diverso dal mio!

Ho accettato quindi il suo rifiuto, semplicemente avevamo modi diversi di esprimere lo stesso amore per la lettura: io leggendo, lui ascoltando. Abbiamo quindi continuato a ritagliarci degli spazi di lettura tutti nostri in cui…

  • abbiamo navigato tra vari generi, perchè la passione è strettamente legata a cio’ che si ama, ma spesso bisogna andare in cerca di chi o cosa amare.  Siamo quindi passati  dai libri di avventura a quelli scientifici, dai fumetti ai libri di spie, dai classici rivisitati ai libri dell’horrore, dai libri di Geronimo Stilton ai grandi classici;
  • la lettura è diventata un dialogo: abbiamo quindi introdotto il gioco “una frase io, una frase tu” che poi si è trasformato in “un paragrafo io e uno tu” fino ad arrivare ad “una pagina io, una pagina tu”. In questo modo la lettura è diventato un dialogo a piu’ voci, a piu’ stili d lettura, a piu’ ritmi.
  • abbiamo reintrodotto i libri sonori (soprattutto durante i nostri lunghi viaggi in macchina) accompagnati anche dal testo originale perchè le passioni non hanno confini e si possono coltivare ovunque. In questo modo potevamo continuare la nostra storia in qualsiasi momento ascoltandola o leggendola;
  • abbiamo scoperto una storia attraverso vari media e vari canali comunicativi perchè la passione è fatta anche di creatività, di novità, di curiosità, di sperimentazione: il libro, il cartone animato o il film, il libro digitale, il gioco. L’isola misteriosa per esempio è una storia che abbiamo letto a voce alta, di cui abbiamo visto il film (sia quello nuovo che quello vecchio), che ci siamo raccontati  attarverso i disegni e i personaggi LEGO, di cui abbiamo commentato le illustrazioni rimandando alle varie parti del racconto e di cui abbiamo cercato luoghi e itinerari sulla cartina.

Poi un giorno è successo: PF ha preso un libro e l’ha letto  da solo dall’inizio alla fine, cosi’ solo perchè ne aveva voglia. Non un libretto di 10 pagine, ma di 200! Non un genere che mi entusiasmava, ma un libro che gli è piaciuto e che non smetteva di raccontarci. Da li’ i libri “letti” si sono moltiplicati.

La sua passione per la lettura va a onde: a volte è completamente immerso nei libri e a volte li snobba completamente e li gode solamente ascoltandoli. Diciamo che preferisce ancora “sentirli”!

Il suo maestro è consapevole che molti bimbi hanno questo tipo di rapporto con la lettura e si ritaglia ancora del tempo per leggere in classe ad alta voce (ora stanno leggendo lo Hobbit, su grande richiesta dei bimbi). PF adora questi momenti in cui si immerge completamente nei racconti.

Dalla nostra storia ho imparato tante cose, per esempio che:

  • per far crescere l’amore per la lettura non ci sono regole fisse o ricettine magiche ;
  • questa passione, come ogni passione, non deve essere data per scontata: la scintilla puo’ scoccare oppure no, accendersi o spegnersi o andare ad intermittenza;
  • amare i racconti e i libri non vuol dire necessariamente amare leggere;
  • ognuno ha i suoi tempi: mai forzarli anche se a volte ci sembrerebbe giusto farlo
  • ognuno hai suoi interessi e le sue priorità e la lettura puo’ non essere tra queste. Ma si sa gli interessi e le priorità possono cambiare, evolversi e modificarsi.

Vi lascio con una frase che trovo calzi a pennello per PF e per tutti i bimbi che hanno un rapporto con la lettura come il suo:

“Amare vuol dire soprattutto ascoltare in silenzio.”

Antoine de Saint-Exupery

 

Post di Paola Misesti

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Venerdi’ del libro: Harry Potter das Magische Lexikon

Era da un po’ che stavo pensando di fare questa recensione, visto l’amore di PF per il libro che vi presento oggi. Sono rimasta percio’ davvero sorpresa nel non trovare il corrispondente italiano. Ero infatti convinta che questo libro fosse stato tradotto e avesse ottenuto molto sucesso anche in Italia.

In rete invece ho trovato varie versioni (tra cui quella inglese e quella francese), ma non quella italiana. Spero che sia un mio errore di ricerca perchè il libro riesce a catturare l’interesse sia degli amanti del personaggi Harry Potter sia degli amanti dei Lego.

Noi abbiamo naturalmente la versione tedesca, che abbiamo reperito senza difficoltà in una piccola libreria. PF l’ha voluta ad ogni costo  e devo dire che sono stati soldi  spesi bene.

Gli è piaciuto questo libro per tantissime ragioni:

  • ha potuto seguire le vicende del libro orginale della Rowling. Non avendo visto il film, ha avuto cosi’ la possibilità di scoprire personaggi che aveva solo immaginato
  • adorando i LEGO è stato rapito dalle dettagliate informazioni  sui modellini ispirati alla storia
  • è rimasto affascinato dalla spiegazione di come i modellini LEGO sono stati creati partendo da dei semplici bozzetti
  • Ha scoperto notizie e indiscrezioni sulla storia originale
  • Ha potuto giocare con l’omino LEGO di Harry Potter che si trova all’interno del libro

Qui potete ammirare alcune pagine del libro nella versione inglese

Il libro tuttavia ha un grave effetto collaterale: ora PF vuole iniziare la raccolta LEGO Harry Potter!!

Il libro di oggi è quindi… LEGO Harry Potter Das magische Lexikon

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Ora aspetto con ansia i vostri suggerimenti!! Eccoli:

 

BUon fine settimana!! Il nostro sarà italiano: non vedo l’ora!!

Vi ricordo la nostra biblioteca “quelli del Venerdi’ del libro” su PINTEREST dove potrete archiviare e consultare i libri delle scorse settimane. Qui trovate le istruzioni per farne parte.

Per semplificare l’accesso, ho creato una cartella qui a lato chiamata”Venerdi del libro” che rimanda direttamente alla nostra pagina. Piu’ facile di cosi’! Se qualcuno di voi, pur avendomi segnalato l’indirizzo, non fosse ancora stata invitata a Pinnare, me lo faccia sapere . A volte mi perdo in giro un po’ di pezzi. Scusate!

Chi vuole fare un tuffo nel passato invece, qui puo’ rileggere  tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Qui volesse puo’ archiviare i propri post anche sulla pagina Pinterest dedicata a questa iniziativa. Tutte le istruzioni per accedervi sono contenute qui.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

Post di Paola Misesti

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Venerdi’ del libro: Il codice dell’anima

Il libro che vi presento oggi è stata una piacevole scoperta e ringrazio per questo un’amica che non solo me l’ha consigliato, ma me lo ha pure prestato.

Conoscevo l’autore solo di nome (avevo segnato tanto tempo fa una recensione che fortunatamente sono riuscita a ritrovare: era quella di Catia) , ma non avevo mai letto nussun suo scritto. Cosi’ ho iniziato la lettura molto incuriosita. Dire che è un libro che ho divorato ,è dire poco! Già dopo 5 minuti ho preso carta e penna e ho incominciato a segnare frasi e a mettere segnalibri per ritornare su passaggi che ritenevo importanti rivedere.

Quello che vi presento oggi non è un romanzo, bensi’ un saggio scritto da James Hillman, filosofo, psicoanalista e saggista americano.

Contrariamente a quanto si puo’ pensare non è un libro pesante o eccessivamente tecnico o, come molti saggi americani, molto ripetitivo. Al contrario è davvero ben scritto e spinge il lettore a riflettere, che si sia o meno d’accordo con la tesi dell’autore, su di sè, sulla propria vita gettando un occhio anche su chi ci sta vicino e, nel caso di genitori ed educatori, anche sui ruoli che si stanno ricoprendo.

La tesi di Hillman è semplice e allo stesso tempo destabilizzante. La vita di ognuno di noi e piu’ in generale i nostri comportamenti vengono oggi spiegati come frutto di due possibili fattori: l’ambiente e l’eriditarietà. Hillman parte da qui per sottolineare che da questo discorso viene omessa una cosa essenziale: quella particolarità che ognuno di noi chiama “sè” e che se   dimenticata ci fa vivere perennemente  in balia di un destino su cui non abbiamo alcuna voce in capitolo.

Le riflessioni di Hillman toccano vari aspetti  e si soffermano su concetti quali vocazione e carattere. La parte che ho preferito è quella riguardante il “ruolo” dei genitori: ho raccolto molti spunti su cui lavorare sia come mamma sia come figlia.

Il libro di oggi è quindi…

il codice dell'anima

Il codice dell’anima – JAmes Hillman

Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo, a fare certe scelte, a prendere certe vie…

Ora non mi resta che aspettare i vostri suggerimenti! Eccoli:

Buon fine settimana! Il nostro sarà molto invernale: è prevista infatti tanta tanta tanta neve!

Vi ricordo la nostra biblioteca “quelli del Venerdi’ del libro” su PINTEREST dove potrete archiviare e consultare i libri delle scorse settimane. Qui trovate le istruzioni per farne parte.

Per semplificare l’accesso, ho creato una cartella qui a lato chiamata”Venerdi del libro” che rimanda direttamente alla nostra pagina. Piu’ facile di cosi’! Se qualcuno di voi, pur avendomi segnalato l’indirizzo, non fosse ancora stata invitata a Pinnare, me lo faccia sapere . A volte mi perdo in giro un po’ di pezzi. Scusate!

Chi vuole fare un tuffo nel passato invece, qui puo’ rileggere  tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Qui volesse puo’ archiviare i propri post anche sulla pagina Pinterest dedicata a questa iniziativa. Tutte le istruzioni per accedervi sono contenute qui.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

Post di Paola Misesti

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