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“Caspita e adesso come facciamo a spiegarglielo?” chiedo a Papà Ema quando ci ritroviamo in mano 2 cappelli da capostazione per Piccolo Furfante. Avendo scartato a priori la soluzione proposta da Papà Ema (“Beh, gli diciamo che Babbo Natale è un po’ stordito e ne ha comprati 2 per sbaglio!”), ho incominciato a pensare ad un modo per risolvere la questione.
Zio Natale e zia Elfa (alias zio Giò e zia ‘Aua) hanno avuto l’idea di comprare a PF per Natale sia il cappello da capostazione (ed accessori vari) del trenino Thomas sia un cappello da capostazione vero (ma vero vero!) , ma spiegare questo a Piccolo Furfante non è certo un’impresa da poco. Fargliene trovare solo uno sotto l’albero (la soluzione più ovvia), proprio mi dispiace: sono entrambi bellissimi e comprati con tanto amore.
Così pensa che ti ripensa mi è venuta l’illuminazione, grazie soprattutto a Claudia che mi ha suggerito la lettura e spedito via mail alcuni passi del libro di Tolkien “Le lettere di Babbo Natale “ (grazie mille Claudia sei stata gentilissima!) che vi consiglio vivamente perchè le letterine scritte dall’autore per i suoi figli fingendosi Babbo Natale sono davvero meravigliose :-).
Dicevo… ispirata da questa lettura, mi è venuta in mente la soluzione per spiegare il doppione a Piccolo Furfante tramite una semplice letterina che il buon vecchio Babbo Natale lascerà sotto il nostro albero. Già perchè Babbo Natale oltre a portagli il dono da lui richiesto (il set di Thomas) ha voluto premiarlo con un regalo specialissimo: il cappello da capostazione che Babbo Natale utilizza al Polo Nord per aiutare i suoi amici Elfi- macchinisti nei giorni di tempesta e di gelo! Tutti sanno, infatti, che guidare un treno in quelle condizioni meteo può essere pericoloso senza l’intervento di un capostazione davvero speciale con il buon vecchio Babbo!!! 😉
La letterina (su carta intestata e con tanto di firma) che PF troverà sotto l’albero, racconta anche alcune disavventure occorse a Babbo Natale durante l’impacchettamento dei regali.
Trovando la cosa divertente, ho scritto altre 2 letterine pensando che altri genitori potessero trovare la cosa simpatica. Ecco qui i modelli che anche se in formato pdf sono modificabili per aggiungere il nome del proprio bimbo/a/i/e. E’ sufficiente posizionarsi all’inizio della lettera ed inserire i nomi (attenzione anche il “Caro” iniziale è modificabile)! 🙂
E per chi volesse sbizzarrirsi con la fantasia, ecco un po’ di carte da lettere natalizie da poter usare come base per scrivere di proprio pugno la letterina da parte di Babbo Natale:
Che dire, se non “Oh, Oh… Oh!!” 😉
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E’ tempo di regali! Molte mamme ed amiche mi hanno chiesto cosa regaleremo a Piccolo Furfante questo Natale oltre a qualche idea per i regali da fare ai loro bimbi.
Sono sempre un po’ in difficoltà quando devo suggerire qualcosa di specifico, perchè penso che la scelta di un regalo dipenda da vari elementi: i gusti del bimbo/a, la sua età e le sue abilità, le idee e gli obiettivi degli adulti.
Così ho pensato che forse sarebbe stato più utile fornire elementi su cui riflettere per fare una scelta consapevole piuttosto che dare solamente una lista di doni e giocattoli da cui poter trarre ispirazione.
In primo luogo bisogna tenere in considerazione l’età del bimbo/a: giochi troppo semplici, oltre a non piacere, potrebbero annoiarlo, farlo sentire “ancora piccolo” e inadeguato, troppo complessi invece potrebbero fustrarlo e farlo sentire incapace. Sulle scatole dei giochi fortunatamente viene riportata questa indicazione. E utile comunque tenere presente, in linea generale, che
Più o meno un anno fa ho scoperto il blog di Mammafelice. E’ stato amore a prima vista: lì ho trovato tante idee, tanti strumenti, tanti stimoli. Il tutto condito con allegria, senso dell’umorismo e buon umore. Una ventata di freschezza, insomma 🙂
Mi sono innamorata subito dei suoi mille lavoretti, delle sue proposte e dei suggerimenti da fare con i bimbi. Tra le tante cose ero rimasta affascinata dalle sue carte tematiche. All’epoca avevo scaricato le carte relative ai colori per arricchire il vocabolario di Piccolo Furfante. Avevo utilizzato le carte come suggerito da MammaFelice e, oltre a divertirsi, Piccolo Furfante aveva appreso velocemente a distinguere e nominare i vari colori, anche quelli più difficili.
Dopo parecchio uso le carte erano state dimenticate, fino a qualche settimana fa quando PF le ha ritrovate in una scatola di giochi ( a dire il vero se l’è rovesciata addosso!). Senza che nessuno suggerisse nulla, PF ha cominciato a giocarci e a utilizzarle in modo diverso. Dopo aver sparpagliato tutte le carte in terra (sono davvero tante!) ed aver preso un dado, che avevo creato per un semplice giochino, ha incominiciato a recuperare le carte sparse in base al colore uscito sulla faccia del dado. Mentre faceva questo, nominava i colori e gli oggetti raffigurati sulle carte e alla fine della pesca contava le carte che aveva recuperato. Dopo un po’, stanco di giocare da solo ha coinvolto me, il papà e poi via via tutte le persone e amichetti che circolavano in giro per casa.
A distanza di settimane questo è rimasto uno dei suoi giochi preferiti e lo propone allo sfinimento. La cosa bella è che più partecipanti si è e più il gioco diventa divertente.
Lo ritengo, inoltre, un gioco davvero valido e stimolante sotto molti aspetti:
Il gioco è tra l’altro un gioco euristico, permette cioè al bambino di accorgersi dei propri errori e di autocorreggersi senza che un adulto debba intervenire. Piccolo Furfante controlla sempre due volte di aver preso le carte del colore giusto e poi naturalmente controlla anche le nostre per vedere se stiamo barando;-)
Unico neo del gioco inventato da Piccolo Furfante è l‘uso del dado che permette di estrarre solo 6 colori. L’alternativa che sto cercando di proporre a PF è quella dell’estrazione a sorte, inserendo una carta per colore in un sacchetto ed utilizzando il colore sorteggiato come riferimento per il pescaggio delle carte da gioco. Piccolo Furfante però non ci sente: preferisce tirare il dado!! 😉
Ecco il modello per creare il nostro dado dei colori.
In questa pagina trovate tutte la carte tematiche realizzate da MammaFelice che potrete scaricare tranquillamente. Per renderle più resistenti e durature (vista la delicatezza di PF) io le ho incollate su di un cartoncino rigido e le ho plastificate.
MammaFelice ha creato, inoltre, carte tematiche dei colori anche in inglese, spagnolo e francese. In questo caso è possibile utilizzare il gioco per apprendere nuove parole in un’altra lingua ed arricchire così il proprio vocabolario.
Che dire… buon divertimento!!
Avvertimento per le mamme e i papà
PF è diventato sveltissimo a recuperare le carte e se all’inizio io e Papà Ema gli lasciavamo un po’ di margine per dargli la soddisfazione di prendere più carte di noi , ora dovrebbe essere lui a lasciarcelo! 🙂
P.S.
Un grazie di cuore a Barbara-MammaFelice. Bacioni e continua così che sei mitica! 🙂
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