Decorazioni di Carnevale facili facili: la ghirlanda da porta

In casa P. quest’anno Carnevale sta arrivando senza che neanche ce ne accorgiamo. Siamo indietro con tutto: costumi, addobbi e lavoretti.

Un po’ perchè il mio corso di tedesco mi sta impegnando molto, un po’ perchè con la neve siamo spesso fuori a giocare, un po’ perchè PF ultimamente è interessato agli animali e non vuol fare altro che attività su squali, orsi e marmotte…

Dato che volevo assecondare i suoi interessi, ma nello stesso tempo fare qualche lavoretto sul Carnevale ho pensato a qualcosa che potesse accontentare entrambe le esigenze.

La nostra ghirlanda di Carnevale ha quindi per tema gli animali.

Cosa serve:

  • Carta
  • Forbici
  • Pastelli, pennarelli o tempere
  • adesivo
  • filo di rafia

Come abbiamo creato la nostra ghirlanda:

Per prima cosa ho stampato, facendole sciegliere a PF, delle maschere da colorare tutte di animali: un leone, un gufo, un anatroccolo, una scimmietta…

La maggior parte delle nostra maschere provengo dal sito Animal jr

Poi con un po’ di pazienza ci siamo messi a colorarle. Molte le ho finite io perchè PF si era stufato un po’, dato che sono abbastanza grandi.

Gli è piaciuto di piu’ ritagliarle e lo ha fatto con moooolta pazienza, sorprendendomi molto.

Dopo un lungo lavoro di forbici, avevamo sei maschere pronte all’uso.

Abbiamo tagliato un filo di rafia arancione e lo abbiamo appiccicato con l’adesivo alle maschere, in modo da formare una lunga fila.

A questo punto la nostra ghirlanda era pronta. Non è rimasto altro che appenderla alla porta.

Altre idee prese in rete per abbellire le nostre stanze:

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Venerdi’ del libro: “Il tao di Silicon Valley”

Quando un uomo vuole qualcosa, deve essere consapevole di stare correndo un rischio. Ma è proprio questo a rendere la vita interessante.

Paulo Coelho

Quello di questa settimana è un libro che, normalmente, non rientra proprio nel mio genere. Girava per casa da un po’, uno dei tanti acquisti di Papà Ema. Lo aveva comprato qualche tempo fa  e l’aveva liquidato con un “Mmmm! Comunque prova a leggerlo e poi ne parliamo”.

Di provare a leggerlo non ne avevo nessuna voglia e cosi’ è rimasto per molto tempo sugli scaffali arrivando perfino qui a Zurigo. Il “mmmmm!” di Papà Ema pero’ mi incuriosiva parecchio: i “mmmm!” di Papà Ema sono di solito ricchi di significato…

L’altra sera mi ricapita in mano il libro e cosi’ mi sono detta : “Ma si’… vediamo un po’!”

Devo essere sincera: non è un libro che mi ha entusiasmato particolarmente, ma tra una riga e l’altra, tra un aneddoto e quello successivo qualcosa mi ha colpito. Alcune  riflessioni dell’autore sul cambiamento, la passione, il rischio, il successo e i fallimenti devo ammettere che mi hanno presa.

Come ripeto non è proprio il mio genere, ma questo libro lo consiglierei a chi si trova ad un bivio, a chi ha una passione e non sa se assecondarla o meno . Qualche riflessione in piu’ non gusta mai! E una volta che l’avrete letto “Mmmmm! Poi ne riparliamo” 😉

Il libro in questione è…

Il tao di Silicon Valley – Randy Komisar

Per la gente la possibilità di lavorare a una grande idea è una formidabile fonte di passione e d’impegno. La grande idea è il collante che ci lega alla nostra passione e ci vincola agli scopi di un’organizzazione. Per essere grandi, per ottenere l’impossibile, abbiamo bisogno d’ispirazione piu’ che di un incentivo economico.

Ora aspetto con ansia tutti i vostri suggerimenti 😀 WOW! Interessanti e tantissimi:

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Giocare con l’arte: la serata Kandinsky

L’altro giorno leggevo questo bellissimo post di MadreCreativa sull’arte e i bambini e me ne sono innamorata! Non di MadreCreativa, ma dell’idea! :mrgreen:

Cosi’ ieri sera, in attesa della cena abbiamo inaugurato la Serata Kandinsky.

Avevo in giro per casa delle cartoline di opere dell’artista e cosi’ ne ho fatte scegliere 3 a Piccolo Furfante: un quadro per ognuno di noi! Poi abbiamo allestito il nostro atelier (il tavolo della sala) e armati di matite colorate e fogli da disegno ci siamo messi a disegnare.

Se devo essere sincera pensavo che PF si stancasse subito come ultimamente gli capita quando si stratta di disegnare e colorare ed invece si è fatto prendere dall’idea e cosi’ abbiamo passato la serata chinati sui fogli! Anche Papà Ema (che non ama le performance artistiche) si è impegnato al massimo.

Non contento di fare solo il proprio disegno PF passava dall’uno all’altro ed elargiva consigli a tutti: “Questa palla doveva essere piu’ grande!”, “No! La riga qui era piu’ bassa!”, “Questo coso qui era giallo e non arancione¨”

Insomma un vero e proprio rompino!! 😉

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