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Leggendo questo post di Vivere Semplice e Spregiudicato (un sito che vi consiglio di visitare!) su come costruire in casa dei giochi per bambini, sono incappata nelle istruzioni per realizzare un cavallino da passeggio partendo da una semplice calza e da un ramo d’albero. Mi sono detta: perchè non provare? Piccolo Furfante è innamorato di cavalli e, in queste settimane, la sua passione è aumentata a causa della canzoncina di Furia, così mi sono armata di pazienza (non sono bravissima a cucire) e ho dato il via al progetto “Furia” (o come lo ha ribattezzato Papà Ema: Mamma FURIosA).
E così per prima cosa sono andata a recuperare il materiale necessario:
Ho poi iniziato l’ardua impresa di assemblare il tutto e, con mia sorpresa, in due ore scarse Furia era pronta ed io per niente Furiosa!
Ecco come ho fatto:
LA TESTA, GLI OCCHI E LE NARICI
Per prima cosa ho inserito un po’ di lana nella calza di spugna per prendere le misure, poi ho fissato con il filo i bottoni che fungevano da occhi e narici. Ho usato parecchio filo e fatto parecchi nodi: i bottoni dovevano rimanere ben saldi alla calza per evitare che Piccolo Furfante li potesse staccare facilmente.
LE ORECCHIE
Mi sono cimentata, quindi, nella costruzione delle orecchie: la parte più difficile. Ho tagliato la parte finale del secondo calzino (quelle delle dita, per intenderci) ricavando una striscia di circa 15 cm che ho diviso in due in senso verticale. Mi sono ritrovata quindi con 2 spicchi di stoffa. Ho, poi, ricavato da un cartoncino rigido (ho usato una vecchia scatola di cereali) due quadrati e li ho infilati nei due pezzi di stoffa che avevo precedentemente. Ho piegato il tutto in due, ricavandone due traingoli (bisogna fare una discreta pressione in modo da far combaciare bene i lati. Li ho piegati nuovamente, ricavando così due triangoli ancora più piccoli. Questa volta non ho esercitato tanta pressione perchè la parte interna dei triangoli non è altro che l’interno dell’orecchio che deve rimanere un po’ aperta.
Ho, quindi, ripreso la mia testa e fatto due piccoli tagli, leggermente più piccoli del lato aperto delle orecchie, uno sopra ogni occhio. Vi ho infilato la parte aperta delle orecchie e l’ho cucita a rovescio (della testa). L’ho anche qui fissata con molto filo e ripassato e ripassato i punti finchè le orecchie non sono rimaste fissate per bene alla stoffa.
Ho riempito ancora un po’ la calza/testa con dei pezzi di stoffa. Ho tagliato la lana per la criniera (semplice lana da maglia) in tante strisce di circa 20 cm. Le ho disposte (3 strisce per volta) nel punto dove pensavo di mettere la criniera e le ho fissate alla calza semplicemente cucendole nel mezzo. Man mano che fissavo la lana scendevo verso quello che doveva essere il collo del cavallo. Con un po’ di pazienza ho costruito tutta la criniera.
IL CORPO
Ho preso il ramo (secco) che avevo scelto come corpo del cavallo e l’ho tagliato, con un coltello, alle estremità affinchè risultassero piatte e prive di schegge. Non volevo, infatti, che nessuno spuntone potesse ferire in qualche modo Piccolo Furfante. Questa è un’operazione che richiede un po’ di forza e pazienza
All’estremità che doveva entrare nella testa/calza ho applicato delle stoffe molto morbide fermandole con dello spago e con il nastro adesivo. Il ramo, adesso. si presenta con una grande palla in fondo. In questo modo se anche Piccolo Furfante dovesse cadere o spingere con molta forza, non verrebbe comunque in contatto con nessun pezzo rigido.
Ho, quindi, infilato la palla di stoffa nella calza e, per bloccarla al ramo, l’ho fermata con l’aiuto della calza di nylon. Ho cucito (molto saldamente) un’estremita della calza di nylon alla calza di spugna e poi l’ho avvolta, tirandola molto, intorno al ramo. L’ho cucita, ad ogni giro, sulla spugna in questo modo la testa è rimasta ben bloccata al ramo.
Ho usato tutte queste accortezze: triplice/quadruple cuciture, palla di stoffa, nastro adesivo, spago… perchè Piccolo Furfante è ancora piccolo, maldestro ed è molto curioso (la prima cosa che ha fatto vedendo il cavallino finito è stata quella di tirargli gli occhi!!!!!). Per bambini più grandicelli tutte queste precauzioni non dovrebbero essere necessarie…
Come avrete intuito Piccolo Furfante ha molto apprezzato FURIA e, ieri sera, dopo avergli dato un po’ di fieno da mangiare (una povera ed innocente pianta grassa del balcone!), l’ha messa a far la nanna nella sua stalla (il divano di casa!).
Ecco altri cavalli fai da te:
E per chi fosse interessato, poco fuori Como c’è il Museo del Cavallo Giocattolo dove è possibile, oltre ammirare i bellissimi cavallini esposti, anche partecipare a divertenti laboratori creativi.
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Le bocce magiche sono la mia passione. Ho una vera e propria dipendenza da bocce magiche. Non so come tecnicamente si chiamino: per intenderci sono quelle palle di vetro con la neve che scende. Da piccola, ad ogni viaggio ne acquistavo una, forse per questo le associo alle vacanze ed a momenti particolarmente felici e spensierati. E forse proprio per questo le adoro!
Papà Ema, naturalmente, le odia o, per meglio dire, le tollera e così per la buona pace familiare abbiamo deciso che:
Va da sè che Piccolo Furfante adora le bocce magiche (soprattutto quelle musicali!!!).
Così prima di iniziare questa attività ovvero la costruzione di bocce magiche, ho vagliato bene i pro e i contro. Hanno vinto i pro (dubbi??? 😉 ) e così ieri io e Piccolo Furfante abbiamo realizzato le nostre bocce.
Cosa abbiamo usato:
Crearle è davvero semplice e divertente.
Per prima cosa ho preparato vari contenitori con dentro il materiale da inserire nelle bocce: uno con le cannucce tagliate finemente, uno con la polverina magica, uno con le perline e uno con la carta lucida ritagliata a quadratini molto piccoli.
Ho lavato bene il contenitore di sapone, in modo che non producesse schiuma. Ho posto tutti i materiali sul tavolo e, dopo aver spiegato a Piccolo Furfante cosa dovevamo costruire, gli ho chiesto di inserirli nelle bocce (due) con l’aiuto dell’imbuto. PF si è divertito molto a riempirle: sembrava un alchimista intento a preparare qualche pozione magica!
Una volta finite di riempire, ho passato a PFalcun i bicchieri d’acqua e lui, sempre con l’aiuto dell’imbuto, li ha rovesciati dentro le bocce fino ad arrivare al bordo della bottiglietta di plastica. Ho chiusto il tutto con un tappo di plastica sigillandolo con della colla. Le bocce erano pronte!
Alcuni materiali naturalmente galleggiano (carta lucida, cannucce), altri affondano (perline), altri ancora cadono molto lentamente (la polvere colorata). Piccolo Furfante era curiosissimo di capire il perchè succedesse proprio questo!
Naturalmente ha mostrato orgoglioso a Papà Ema le sue creazioni… non vi dico la faccia del papà!!!
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Lo scorso Carnevale Piccolo Furfante si è innamorato di una trombettina giocattolo, di quelle semplici semplici con il fischietto che si srotolano soffiandoci e che, malgrado le piccole dimensioni, producono un rumore assordante (per la gioia dei genitori). Per lui è una trombetta speciale: sarà perchè è di molti colori sgargianti o perchè è più grande di molte altre o perchè ha un suono più profondo… Chissà! Fatto sta che quella trombettina è per lui molto importante!
Qualche settimana fa, purtroppo, la carta della trombetta si è rotta e, pur funzionando perfettamente il fischietto, non si srotolava più. Naturalmente lui era dispiaciutissimo e, così, gli ho dovuto promettere che ne avrei costruita un’altra partendo proprio dalla sua e che sarebbe stata una trombetta magica.
Mi ero messa proprio in un bel pasticcio: non avevo la minima idea di come potergliela ricostruire. Ho pensato e ripensato e, rimaneggiando un vecchio gioco che avevo visto in una scuola d’infanzia, sono riuscita a (ri)creargli il suo magico strumento.
Cosa ho utilizzato:
Come l’ho costruita:
Per prima cosa ho tagliato la parte finale della bottiglietta con il coltello (operazione un po’ pericolosa, a dire il vero!). Ho poi inserito il tubo di plastica nella bottiglia dall’imboccatura (il copri cavo rimane all’esterno) e l’ho bloccato inserando dalla parte opposta il fischietto. Ho dovuto faticare un po’ perchè il nostro fischietto è largo e schiacciato e inserirlo nel tubo è stato un po’ complicato. Ho poi bloccato il fischietto con il nastro adesivo colorato. Altra operazione non semplice, ma fattibile con un po’ di pazienza.
Ho fatto scorrere il filo di plastica in modo che sporgesse abbondantemente dall’imboccatura, fino a quando il fischietto non l’ha bloccato. L’ho quindi fermato con dell’altro nastro adesivo colorato (giallo). Per evitare che Piccolo Furfante si potesse far male con la parte terminale della bottiglia (quella che avevo tagliato con il coltello), l’ho rivestita con dell’altro nastro adesivo, alternando strisce gialle e rosse. Non mancava altro che decorare un po’ la bottiglia e ho disegnato dei fiorellini e delle stelline con i pennarelli indelebili.
Devo dire che l’aspetto magico e bizzarro ce l’ha tutto… vediamo però se piacerà a Piccolo Furfante!!
Il mio sogno sarebbe costruire questo bellissimo fischietto di terracotta, ma mi sa che dovrò esercitarmi parecchio, prima di riuscire.
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