Zucche di cartone per un Halloween creativo e ricicloso

Ho scoperto che anche qui a Zurigo festeggiano Halloween. Cosi’ mi hanno detto! 🙂

Amici svizzeri ci raccontavano che qualche anno fa Halloween aveva preso piede e la sera del 31 ottobre i bambini passavano di casa in casa a fare “Trick or treat” (non so pero’ in tedesco come suona 😉 )… poi, come tutte le mode, è scemata un po’ e ora non ci sono piu’ frotte di bimbi e ragazzi in giro a fare scorpacciata di caramelle. Vedremo! Siamo qui per scoprirlo! 😀

Comunque sia,  noi festeggeremo Halloween (stiamo già organizzando una festicciola tra amici 😀 ) e cosi’ abbiamo già cominciato ad  addobbare casa. Tra l’altro le vacanze autunnali sono già iniziate e cosi’ qui i negozi  sono pieni di zucche ornamentali e addobbi autunnali per la casa. Belli e perfetti anche per Halloween! :mrgreen:

Il primo lavoretto di quest’anno che abbiamo fatto io e Piccolo Furfante sono le zucche di cartone. Piu’ che zucche sono “zucchine” viste la loro dimensioni, ma sono carine e stanno benissimo disseminate per casa.

Ecco cosa abbiamo usato:

  • rotoli di carta igienica
  • forbici
  • pipette verdi
  • tempera arancione o gialla e rossa
  • graffettatrice

Come le abbiamo costruite:

Per prima cosa bisogna dividere in due il rotolo di cartone e colorare le due parti di arancione.

Una volta asciugato il rotolo, bisogna ripiegare in dentro i due lati superiori del cartone. In questo modo il cartone si gonfia e il rotolo assume una forma tondeggiante simile a quella di una zucca.

Prendete una pipetta verde e piegatela a metà, torcendo per circa 3 cm la parte in cui si piega. A questo punto aprite le estremità e con l’aiuto delle dita o di una matita fate delle spirali. Avrete creato il picciuolo.

Riprendete il  rotolo di cartone arancione e infilate la pipetta nel mezzo, tra le due parti ripiegate di cartone. Bloccate cartone e pipetta con la graffettatrice. La vostra zucca è pronta.

Volendo potrete disegnarci occhietti e faccine. Noi abbiamo deciso per ora di lasciarla cosi’ per usarla per la festa d’autunno. Disegneremo le faccine non ci avvicineremo ad Halloween.

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Venerdi’ del libro: “L’albero delle fiabe”

Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.

Jorge Luis Borges

Oggi vi propongo un libro specialissimo per due motivi: il primo è che le storie in esso contenute sono meravigliose e a PF piacciono tantissimo; il secondo è che ci è stato dato in prestito da un’amica, Edyta di Flaviolandia, in occasione di un divertentissimo pic nic.

Il libro in questione è L’albero delle Fiabe di Roberto Piumini: un libro pieno di storie simpatiche e divertenti, lunghe al punto giusto e con fantastiche illustrazioni. Già Stefania di Libri ed Emozioni l’aveva recensito e mi ritrovo in ogni sua parola. Un libro della buona notte (cosi’  lo usiamo noi), ma non solo…

L’albero delle fiabe di Roberto Piumini

Dal racconto “La locomotiva felice”

Ed ecco che, un giorno, un’enorme gru si fermo’ accanto al binario morto dove stava la locomotiva, furono calate delle grosse catene, la locomotiva fu sollevata e caricata su un grandissimo camion, che lentamente, seguito dai bambini in bicicletta, la trasporto’ nel parco comunale. li fu depositata su un tratto di binari. Poi una squadra di operai delle ferrovie la puli’ e la luciso’ per far brillare i colori. Divento’ la locomotiva di tutti i bambini e non ci fu piu’ un giorno, nemmeno uno, in cui si senti’ sola e abbandonata.

 

Questo libro, prestatoci da Edyta, mi offre anche lo spunto per parlarvi di un’idea avuta da Francesca , alias Mammadicorsa, che qualche giorno fa mi ha scritto proponendomi una “catena di prestiti“. Un sorta di biblioteca virtuale, ma neanche tanto! 😀

Francesca proponeva di passarci di mano in mano i nostri libri in questo modo “mettere a disposizione un libro per farlo leggere a qualcun’altro  e  poi riaverlo indietro”.

Vi confesso che il mio tempo è poco per seguire il tutto, la mia biblioteca zurighese ancora in fase di allestimento, e  il fatto di abitare a Zurigo complica un po’ le cose (le spedizioni internazionali ahimè costano!), ma volevo sentire anche il vostro parere. Che ne dite? Mi è venuta in mente anche un’alternativa piu’ semplice e facile da gestire, ma prima volevo sentire cosa ne pensavate. 🙂

Ora, pero’, aspetto con ansia i vostri libri! Eccoli:

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Giocare con le emozioni: un albero per parlarne

 

Una delle cose che mi piace di piu’ del mio lavoro di pedagogista è creare i materiali da usare in classe con i  bambini. Per i miei corsi con le insegnanti ho sempre preparato tantissimo materiale “pratico”, non tanto per dare loro la “pappa pronta” come insinuavano molte colleghe, ma per offrire loro spunti ed idee su come trasformare in realtà tanti bei paroloni che pur servendo, se non sono concretizzati rischierebbero di rimanere chiusi nei libri e nella testa delle persone.

Confontandomi a distanza di tempo con le insegnanti che seguivano i miei percorsi, rimanevo stupefatta e molto impressionata da come esse, partendo da una semplice attività che facevamo insieme,  elaborassero materiali splendidi che la mia creativita’ non avrebbe di certo saputo tirar fuori.

In occasione di un corso per insegnati sul tema delle emozioni (parecchi anni fa, ahimè) e su come aiutare i bimbi ad esprimerle e dar loro un nome, avevo realizzato un grosso cartellone a forma di albero in cui le insegnanti dovevano scrivere su di un post it (ed in seguito appiccicare sulla fronda dell’albero) l’emozione di quel momento. In questo modo si poteva avere sott’occhio lo stato emotivo del gruppo e conoscere e condividere lo stato d’animo dei singoli. Un modo per parlare di emozioni e confrontarsi su come affrontarle al meglio.

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