Venerdì del libro: “La bambina di polvere”

Il peggior peccato contro i nostri simili non è l’odio, ma l’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità.

George Bernard Shaw

Ho appena finito di leggere il libro che vi presento oggi. L’ho letto di un fiato. Ho pianto, ho sorriso, ho ripianto…

E’ un libro forte; è un libro che fa pensare; è un libro che ti lascia l’amaro in bocca anche se ha un lieto fine.

Appena ho finito di leggerlo, sono corsa a scrivere alla nostra bimba in Etiopia. Non ce l’ho fatta a non mettere giù due righe raccontandole le ultime novità.

Lei è ancora piccola: ha l’eta di Piccolo Furfante. Si chiama Elishaday. Ha un bel visino e grandi occhioni. Nelle foto a volte sorride, ma a volte è seria seria. Quando la guardo mi si stringe il cuore.

Lei è fortunata perchè la mamma ce l’ha ancora e ha anche tanti fratelli e, poi, può andare a scuola. Le piace disegnare e manda sempre tanti disegni a Piccolo Furfante.  “E’ più brava di me!” dice lui, un po’ tra il risentito e l’orgoglioso.

Sarò per sempre grata a Claudio e Laura che hanno regalato a me e a Papà Ema per il nostro matrimonio (ben 13 anni fa) questa bellissima possibilità. Loro ridendo ci dissero “Vi abbiamo regalato un debito!”. La verità è che ci hanno regalato tanto amore. Grazie! 😀

Ho perso un po’ il filo, lo so, ma questo libro mi ha veramente toccato. Ve lo consiglio di cuore. E’ proprio bello!

La bambina di polvere – Wendy Wallace

La stanza è sempre diversa, sempre uguale. La luce è fioca, il pavimento di cemento è coperto di fine polvere rossa. I lettini sono ancora lì, le sbarre ammaccate, la vernice scrostata. L’aria è impregnata dell’odore di urina, di malattia e di dolore. L’eco dei pianti rimbalza dai muri, rimbomba dentro di me.

Mi sposto da un lettino all’altro, tiro su i bambini uno per uno. Li abbraccio, li bacio, rido con loro. Quando li stringo a me si calmano. Appena ne metto giù uno, un altro comincia a strillare. Passo da bimbo a bimbo, cercando di soddisfare le loro necessità.

(…) So solo una cosa. E’ mia responsabilità aiutare questi bambini.

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I prelibri di Munari e 2 mamme creative

Edyta ed io ci siamo conosciute tramite i nostri blog e poi di persona a Zurigo. Edyta in questi mesi mi ha fatto conoscere  la città e i nostri bimbi hanno giocato insieme (come angioletti 😉 ) nei parchi,  nei musei, allo zoo, per strada…

Con Edyta ci scambiamo libri e giochi: lei ne trova sempre di interessantissimi 😀 Non so come faccia!

Abbiamo parlato di tante cose:  del nostro essere mamme, dei nostri blog, di scuola e di homeschooling, di bi e tri linguismo e di creatività.

Qualche settimana fa di fronte ad un bel cappuccino, mentre i nostri cuccioli erano affidati ai papà , Edyta mi ha raccontato della sua esperienza con i prelibri di Munari. Io ne avevo già sentito parlare, ma non ne avevo mai comprati a PF.

Parla che ti riparala, ci siamo dette: perchè non crearne uno?

E così che nasce questo post: da un cappuccino e da una chiacchierata tra mamme 😀

Dato che io dovevo ripartire per l’Italia ed anche Edyta era occupata con il suo trasloco, ci siamo date appuntamento via blog: avremo pubblicato contemporaneamente il nostro lavoretto e avremo così scoperto cosa poteva uscire partendo da un’idea uguale.

Quindi ecco qui il mio lavoretto per creare un prelibro trasparente “alla Munari” .

Il lavoretto è semplice semplice e risulta molto divertente sia per grandi sia per piccini. Su alcuni fogli trasparenti si trovano delle linee che di per sè non rappresentano nulla. Sovrapponendo i vari fogli, ecco però comparire un’immagine, un disegno o, addirittura, un’animazione.

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Porta disegni da pizzeria

Piccolo Furfante ama la pizza… da sempre 😀

Anche quando aveva solo quattro dentini, il suo piatto preferito era la pizza! Ne ho la prova 😉

Va da sè che siamo sempre andati spesso in pizzeria 😀

Adesso che le sere senza Papà Ema sono lunghe da passare, capita ancora più spesso che io e Piccolo Furfante usciamo per trascorerre una piacevole serata in compagnia di cari amici o gustarci una gustosa pizza.

A volte le attese al tavolo possono essere  lunghe e  per passare il tempo cosa c’è meglio di una buona lettura (di solito Topolino) o di un disegno da colorare? 😀

Di solito stampo o preparo alcuni disegni, in modo da non farmi trovare impreparata se PF me li chiede quando siamo al tavolo.

Ero però un po’ stufa di portarmi dietro fogli svolazzanti o il nostro libro-tavolino da viaggio, così l’altro pomeriggio ho creato il “porta-disegni da pizzeria” 😀 tutto ricicloso naturalmente!

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