Il memory dei numeri… civici

Io ho una fissa: mi piacciono i numeri civici. Non sto scherzando! Dico proprio sul serio. C’è chi colleziona francobolli, chi conchiglie… io colleziono numeri civici. Mi piacciono i numeri civici “artistici”. Per intenderci i numeri che hanno qualcosa di particolare: la forma strana, dei disegni, quelli fatti con materiali originali…

Quando mi imbatto in uno di questi numeri, lo fotografo e lo metto nella mia collezione di numeri civici. Lo so, sono strana. Che ci posso fare!

Papà Ema tollera questa mania, chiamandomi “la folle dei numeri civici”. Piccolo Furfante è stato “addestrato” a segnalarmeli e quando ne scova qualcuno di particolare mi urla “Mammaaaa! C’è un numero pacifico bellissimo!” :mrgreen: Non so perchè li chiami numeri pacifici! 😯

L’altro giorno, stavo archiviando le foto dei numeri civici che ho fatto in Sardegna e mi è venuta in mente una pazza idea: quella di creare un memory particolarissimo. Ho cosi’ scelto quelli che mi piacevano di piu’, le ho sistemati e ho creato delle carte da gioco. Ho stampato il tutto e l’ho plastificato. Che soddisfazione: sono numeri civici bellissimi 😀

Se volete anche voi provare a giocare con il mio memory. Qui trovate il modello. E’ sufficiente stamaprlo due volte e ritagliare le cards.

Buon divertimento!

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Di ritorno a Zurigo tra nuvole, sole e sedie con il golf

Eccoci finalmente a Zurigo! Le vacanze in Sardegna sono finite e mentre Piccolo Furfante si divertiva tra bagni e castelli di sabbia io pensavo già al dopo: il nostro trasferimento definitivo in Svizzera.

Oggi sono arrivati i permessi di soggiorno per me e PF. Ora non si torna piu’ indietro.

Ora sono finite le gite lampo di qualche giorno in Svizzera.

Ora “stiamo sempre sempre sempre insieme” come continua a ripetere Piccolo Furfante da quando siamo partiti per il mare.

Ora inizia una nuova vita con un po’ di paura e tante speranze. Chissà… si vedrà! 😀

Quello che so è che tra una gita al parco, la casa da sistemare, le lavatrici da fare e le passeggiate serali in bicicletta, siamo ancora un po’ frastornati…Tra qualche giorno andrà sicuramente meglio!

Vi mostro comunque le foto fatte da Piccolo Furfante questa mattina con le cose che lo hanno colpito di piu’: il lavamarciapiedi, la sedia e la bici con il golf, il campanile che suona sempre, il parco giochi sotto casa, la supermoto e il supercamion 🙄

Che bello il mondo visto con gli occhi dei bambini!

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Gita a Capo Mannu alla scoperta dei profumi e dei sapori della Sardegna

Il mare profuma le strade dell’isola, oggi: il Maestrale apre i pori della pelle, lava la faccia alle case, spacca le onde e la rotta. A terra, aspettando che la forza del vento si consumi.

Emil Cioran

Visitare un luogo vuol dire anche scoprirne gli odori ed i sapori a volte cosi’ diversi da quelli abituali. L’altro giorno, complice il maestrale, siamo andati alla scoperta degli odori e dei sapori della Sardegna grazie ad una passeggiata a Capo Mannu, il capo che domina la marina del Sinis.

La passeggiata è corta (circa 20 minuti) e adatta anche ai bimbi piccoli, a patto che si indossino scarpette chiuse e si sia ubbidienti: la salita, infatti, si affaccia su un alto precipizio e in cima al Capo, a strapiombo sul mare, il vento soffia davvero forte. Lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è  fenomenale: da una parte il mare immenso con i suoi ondoni e dall’altro la vista sulla marina del Sinis sulle sue spiagge, le sue case e gli stagni. Un paesaggio mozzafiato. Se si osserva bene il mare, si possono scorgere dei surfisti che sfidano le onde e il vento nonchè il loro coraggio.

Inerpicandosi sulla salita quello che colpisce, oltre alla vista, sono i profumi: i lentischi, il ginepro, il rosmarino, il finocchio selvatico… Si è letteralmente sopraffatti. 😀

Piccolo Furfante ha scoperto l’aglio selvatico, il finocchietto che sa di anice, le bacche di ginepro…

Papà Ema e Piccolo Furfante hanno improvvisato, nascosti dal lentischio, agguati armati di bacche ai danni della sottoscritta,che con le sue ciabattine infradito (adatissime per la passeggiata 😳 !) cercava di arrivare al Capo.

In cima al Capo si trova una torre spagnola, ancora in buono stato che, con un po’ di attenzione, si puo’ ancora scalare, immaginandosi di essere cavalieri in difesa del castello 😀

Al ritorno dal capo, diretti al piccolo chiosco all’ingresso della passeggiata, abbiamo incrociato dei cavalieri veri provenienti dal vicino maneggio,anch’essi intenti ad ammirare il paesaggio e ad assaporare i profumi di questo angolo di paradiso.

Al chiosco ci aspettava una bella sorpresa: una pasta alle cozze  ed antipasti degni di un re da assaporare di fronte al mare 😀

D’altra parte dovevamo pur recuperare energie!? 😉

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