In Sardegna con i bambini: Torregrande tra mare e divertimento

In Sardegna soffia vento. E’ un dato di fatto! A me piace il vento, ma il binomio maestrale/bambino piccolo non è l’ideale, soprattutto se si vuole andare in spiaggia…

La costa del Sinis è esposta al maestrale e quindi il mare, oltre ad essere freddino, quando soffia è anche mosso e puo’ diventare mooooolto mosso.

Se si viaggia con i bimbi, le alternative sono due: o si rinuncia alla spiaggia o si cercano zone meno esposte che permettono di giocare e fare il bagno in tutta sicurezza. Una di queste spiagge è quella di Torregrande.

A me piace questa spiaggia perchè è vasta, con molti servizi (bar, docce, ombrelloni, giochi…), con una bella passeggiata e relativamente riparata dal maestrale. A Papà Ema invece non piace molto appunto per tutte le ragioni che la fanno piacere a me :mrgreen:

La spiaggia è dominata da una imponente torre spagnola da cui si accede alla passeggiata e da qui alla spiaggia. Sul lato destro si scorge Capo San Marco con il suo faro, mentre sulla sinistra il porto.

Come dicevo la spiaggia è molto grande e il fondale scende abbastanza dolcemente. La sabbia è scura e rende l’acqua poco trasparente rispetto alle altre spiagge delle zona.

A Piccolo Furfante piace perchè puo’ correre indisturbato, stare in acqua e giocare sul bagnasciuga in tutta tranquillità anche se soffia il vento. Non possono poi mancare scavi in cerca di arselle  e buche profonde nel tentativo di seppellire mamma e papà 😀

Di solito dopo una bella nuotata, andiamo a fare merenda alla gelateria artigianale lungo la passeggiata che fa un gelato superlativo che attenta alla mia dieta 👿 . La giornata in spiaggia termina, di norma, in una delle tante pizzerie in compagnia di cari amici e zii.

La spiaggia è collegata ad Oristano da una lunga pista pedonale, iteramente ciclabile. Ideale per abbandonare la macchina e fare una sana passeggiata.

Durante il fine settimana la spiaggia è abbastanza affollata e, purtroppo, molte volte l’abbiamo trovata anche molto sporca piena di bottiglie e resti di pic nic vari. 😡

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Il domino del mare

Di giochi qui in vacanza non ne abbiamo molti, ad eccezione di quelli da spiaggia. Siamo sommersi di palette e rastrelli, palloni e delfini gonfiabili, formine e biglie, ma scarseggiamo di giochi da usare in casa.

L’altroieri per la disperazione abbiamo comprato un puzzle che ci ha tenuti occupati per un po’ (era un puzzle di 500 pezzi :mrgreen: ). Stufi di colorare ed unire puntini, ieri ho deciso di realizzare un domino marino buttando via un po’ di cartucce per la stampante, ma per lo meno garantendoci qualche ora di distrazione.

Non è niente di speciale, ma ve lo propongo: non si sa mai che anche voi abbiate qualche “emergenza gioco” 😉

Eccolo qui!

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In Sardegna con i bambini: alla scoperta del castello di Bosa

L’altro pomeriggio il cielo si è rannuvolato e qualche goccia di pioggia è cominciata a scendere. Scendere in spiaggia neanche a parlarne e allora? Tutti in macchina per una gita a Bosa.

E’ da anni che volevo andare a visitare questa cittadina. Molti me ne avevo parlato, tutti entusiasticamente. L’occasione non c’era mai state, fino a l’altro ieri…

La  strada per raggiungerla non è delle migliori: è infatti piena di curve. E’ una strada che non consiglierei a chi soffre di mal d’auto. E’ tuttavia una strada spettacolare: tra mare e montagna con paesaggi mozzafiato che si aprono all’improvviso davanti agli occhi.

La strada litoranea giunge fino a Bosa Marina, con la sua spiaggia e la sua lunga passeggiata sul mare. Noi non l’abbiamo visitata dato che stava piovendo. Abbiamo , invece, imboccato subito la deviazione per Bosa e siamo entrati in città attraversando un suggestivo ponte. Vista la confusione di macchine, abbiamo subito cercato parcheggio. Il castello domina dall’alto la città e trovarlo non è stato certo difficile.

Inerpicandoci tra stradine e ripide scale siamo arrivati alla sommità del colle dove sorge il castello, cogliendo in questo modo l’occasione di ammirare le case multicolori  e i negozi caratteristici del centro, le pinacoteche e i musei sparsi un po’ ovunque. Abbiamo cosi’ scoperto una cittadina incantevole 😀 Intanto il tempo stava migliorando e le nuvole si erano già spostate verso l’interno.

Al castello si accede attraverso delle scalinate oppure in macchina seguendo la strada principale. Venendo dal borgo a piedi, noi abbiamo imboccato una scalinata molto ripida con vista sia sul mare che sulla pianura: uno spettacolo! Non saprei spiegarvi che strada abbiamo scelto, perchè siamo andati completamente a caso, tenendo come riferimento le torri del castello. :-S

La visita al castello è a pagamento: 3 euro a persona e gratis per i bimbi (ma non ho visto fino a che età). La gentile signorina alla cassa fornisce ai visitatori un foglio con la storia del castello e della chiesa. Purtroppo non tutto il castello era visitabile: le torri e parte della cinta muraria erano chiuse per lavori di restauro. Questo non ha impedito a Piccolo Furfante di divertirsi lo stesso, giocando al cavaliere che difende la sua bella, che sarei io naturalmente: la mamma è sempre la mamma! 😉

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