Venerdì del libro:”Dio spiegato a mio figlio”, “101 storie zen” e…

Questo Venerdì, sarà per la Pasqua ormai vicina, mi sento un po’ spirituale e così i miei libri assecondano questo mio stato d’animo:

“Dio spiegato a mio figlio” – Shafique Keshavjee

Di grazia non fate recitare ai vostri bambini queste formule tutte costruite, prima di aver tentato di condurli ad un Dio vivente, a un Dio che è in loro, a un Dio che è una sorgente che sgorga nella vita eterna. A un Dio che è il loro spazio, la loro luce e la loro gioia. Dio è un segreto d’amore e non lo si può conoscere che per mezzo dell’amore. M. Zundel, Silenzio, parole di vita

101 Storie Zen – Nyogen Senzaki e Paul Reps

…Quando si presenta un’occasione non lasciartela scappare, ma prima di agire pensaci due volte. Non rimpiangere il passato. Guarda il futuro. Abbi l’atteggiamento intrepido di un eroe e il cuore tenero di un bambino.


L’arte della felicità – Daila Lama con Howard C. Cutler

Riflettiamo dunque su ciò che ha davvero importanza nella vita, su ciò che le dà significato, e fissiamo le nostre priorità di conseguenza. Lo scopo della nostra esistenza dev’essere positivo. Non siamo nati per provocare guai e nuocere agli altri. Perchè la vita abbia valore, credo che dobbiamo sviluppare le principali qualità positive: calore umano, gentilezza, compassione.

La malattia mortale – Kierkegaard

La disperazione è una malattia nello spirito, nell’io, e così può essere triplice: disperatamente non essere consapevole di avere un io (disperazione in senso improprio); disperatamente non voler essere se stesso; disperatamente voler essere se stesso.

 

Ecco i vostri suggerimenti per questo fine settimana:

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I materiali della creatività

Che materiali devo usare per stimolare la creatività di mio figlio? Materiali di recupero o materiali professionali? Solo cose riciclate o materiali di alta qualità? Bel dilemma! Ma in verità il quesito non si pone 😀

Dal mio punto di vista i materiali di alta qualità ed i materiali ricilati possono e devono convivere benissimo tra loro. Non è il materiale che fa il creativo, ma il modo in cui lo si utilizza.

L’importanza che viene attribuita all’uno o all’altro dipende da vari fattori: dall’obiettivo che ci si pone,  da come il materiale viene proposto e soprattutto da come viene vissuto.

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L’alberello pasquale delle cose felici

Quest’anno di alberelli pasquali ne abbiamo due: il solito alberello con le bocce di pasqua 😯 (coniglietti, pulcini, uova in minatura) e uno specialissimo: l’alberello delle cose belle.

Questo periodo pasquale  è per me indaffaratissimo: sono presa da mille impegni (fine delle ultime questioni lavorative, documenti per il trasferimento, problemi burocratici, 730, lavoretti per la scuola, scadenze, assicurazioni, vaccinazioni…), così ho pensato di fermarmi un attimo e ritagliarmi uno spazio dove poter godere e riflettere su tutte le cose belle che ci stanno capitando. A volte mi succede di perdermi nelle incombenze giornaliere e di perdere di vista le questioni davvero importanti. E’ un vero peccato: è come se la vita mi sfuggisse tra le dita.

Ho pensato allora di creare un piccolo alberello su cui appendere dei fiorellini con scritti i fatti e gli avvenimenti significativi di queste settimane.

E’ da qualche giorno che io e Piccolo Furfante, dopo cena, prima di tuffarci nella nostra routine fatta di libri, schedine, disegni da colorare, lavaggi di denti e pigiami da indossare, ci sediamo un attimo ed appendiamo sul nostro alberello i fiorellini della felicità: dei fiorellini di carta con scritto le cose belle successe in quel giorno come il pomeriggio al Luna Park insieme a Papà Ema, la visita di una cara amica, il regalino di Tata Laura, la cena con zio Ma’…

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