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Dolci di San Valentino: le meringhe!

meringheSan Valentino si avvicina e, in vista della festa, in casa P. si comincia ad impastare, mescolare, infornare e, soprattutto, mangiare…

Ecco una semplicissima ricetta per la realizzazione di un dolcetto facile facile: le meringhe di San Valentino.

Alla preparazione ha collaborato anche Piccolo Furfante. Si è offerto, inoltre, di testare il prodotto finito: si è pappato, infatti, quasi tutte le meringhe (per la gioia del suo dentista!).

Cosa serve per la preparazione di circa 12/15 meringhe di piccola/media dimensione:

– 3 albumi

– 110 gr di zucchero semolato (non a velo!)

-10 gocce di succo di limone

– un pizzico di sale

Come si preparano:

Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e il limone (è possibile farlo con lo sbattitore elettrico, ma in casa P. Papà Ema pretende il lavoro duro e così questa operazione viene svolta con una semplice frusta a mano!). Quando sono ben montati (la crema deve essere molto consistente e non cadere dal cucchiaio o dalla frusta), aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta. Amalgamato bene il tutto, inserire il composto dentro una siringa per dolci (in commercio ci sono sia quelle rigide sia quelle con la sacca morbida. Noi abbiamo il secondo tipo che risulta più facile nel dosare il composto e guarnire, ma anche quelle rigide vanno bene), scegliendo un beccuccio di media dimensione (per intenderci: il tappo bucato in fondo alla siringa!).

Stendere la carta forno su una teglia e formare con il composto dei cuoricini (sia pieni che vuoti all’inteno).meringhe2

Infornare per 2 ore e mezza ad una temperatura di 100 gradi (non di piu’ se no si bruciano, non di meno se no si smontano). Il forno deve essere già caldo e non deve essere aperto prima della fine della cottura.  E’ meglio, inoltre, posizionare la teglia a metà del forno per evitare che le meringhe si brucino sotto o diventino troppo scure sopra. Una volta teriminata la cottura, lasciarle raffreddare prima di servire.

Le meringhe possono diventare un goloso regalo (basta incartarle in un simpatico sacchettino trasparente) oppure possono essere servite come dolcetto sfizioso (con una tazza di cioccolata sono perfette!).

Ecco alcuni siti che propongono altre semplici ricette per la realizzazione di dolcetti:

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Nel mondo dei Barbapapà

barbapapa-booksTra i personaggi  preferiti da Piccolo Furfante ci sono anche i Barbapapà.

La responsabilità di questa travolgente passione  l’hanno sicuramente la Mamma e  papà Ema che quando erano (loro) piccoli non si perdevano mai una storia di questi strani e bizzarri esserini. Così hanno proposto a PF racconti, cartoni animati e pupazzi che, come si aspettavano, hanno riscosso subito un gran successo. Zio Sgio’ e Zia ‘Aua  hanno poi contribuito ad alimentare la  “dipendenza” completando la raccolta di libri e di DVD!!

Per lungo tempo il Barbapapà preferito da Piccolo Furfante è stato Barbazò perchè era sempre circondato da animali, ma dopo un po’ è stato sostituito da Barbabarba l’artista di famiglia.

Ecco alcuni siti in cui è possibile trovare  informazioni e tanto materiale sui Barbapapà ed il loro mondo:

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Timbri fai da te per bambini

timbri1Piccolo Furfante ama dipingere, disegnare, colorare, scrivere! Insomma è un vero artista in erba. Di certo c’è lo zampino dello zio Stefano, lo zio illustratore, le cui opere sono appese un po’ per tutta la casa, senza contare libri e disegni che lo zio mette a disposizione del nipotino.

Tempere, pastelli, pennarelli, acquerelli, gessetti colorati ed ogni sorta di strumento da disegno è presente in casa P. Di recente hanno fatto la loro comparsa i timbri, raffiguranti alcuni dei suoi personaggi preferiti. E’ stato subito amore a prima vista.

Ho così deciso di navigare un po’ in rete per vedere se esisteva qualche suggerimento per costruire dei timbri fatti in casa, facili da realizzare e che non richiedessero materiali difficili da reperire.

Ho trovato molti di siti sull’argomento, recuperando molte idee. Eccone alcuni:

I consigli proposti però non mi soddisfacevano pienamente: volevo costruire dei timbri che potessero essere utilizzati comodamente da Piccolo Furfante, fossero cioè facili da maneggiare (la cui impugnatura non fosse né troppo piccola nè troppo grande) e che le figure da stampare risultassero semplici e grandi. Ho deciso, quindi, di non usare come supporto i tappi di bottiglia (troppo piccoli) o quelli dei vasetti di vetro (troppo sottili per una presa comoda) e nemmeno i legnetti del Jenga (costosi e non facili da impugnare per un bambino). timbri2

Ho incominciato, allora, a girovagare per negozi Fai da Te in cerca di idee e ho trovato dei tappi in sughero di grandi dimensioni, leggermente sagomati, destinati a chiudere le giare di vino. Era quello che faceva al caso mio.

Per quanto riguarda il materiale per le sagome, ho scartato il sughero e la gomma (troppo difficile da intagliare) e la crepla o l’argilla (richedevano un procedimento troppo lungo per i miei gusti) e anche la gomma piuma (troppo morbida e delicata). Avevo inizialmente pensato al Das o alla pasta di sale, ma ero poco convinta dei risultato finale. Così ho tirato fuori dalla cantina un vecchio tappettino che Piccolo Furfante usava quando era molto piccolo. Alcuni pezzi erano mancanti ed alcune parti erano rovinate. Sono riuscita, tuttavia, a recuperare (dei pezzi erano staccabili) e a ritagliare con il taglierino (senza fatica) delle sagome che poi ho provveduto ad incollare con la colla sui tappi di sughero.

timbri3Piccolo Furfante ha apprezzato il risultato e si è dato subito da fare nella realizzazione di un bel murales…fermato appena in tempo, è stato “dirottato” nella creazione di un più tranquillo dipinto su tavolo!!

A dire la verità, il materiale delle sagome è poco poroso e quindi poco adatto all’inchiostro (le immagini risultano sbiadite), mentre è perfetto per le tempere ed i colori ad acqua. E poi ha un grosso vantaggio: è facile da pulire!

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