Cestino fai da te per la caccia alle uova di Pasqua

Come ogni anno, immancabile è per la Famiglia P. l’appuntamento della caccia alle uova del giorno di Pasquetta. Dovete sapere che il laborioso Easter Bunny, ogni anno, abbandona 😉 quintalate di uova (sode, di cioccolato, di plastica) nel giardino dei nostri amici Guus, Bruna e Marco. Un’orda di bambini è pronta a raccoglierle  in cerca del mitico Uovo d’oro che farà vincere al “fortunello” un magnifico premio. 😀

Come ogni anno, il nostro portauova per la caccia è fatto in casa. Quest’anno lo abbiamo creato da zero. Come? Ecco qui il segreto…

Cosa abbiamo usato:

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Esperimenti scientifici con i bambini: l’inchiostro magico

“Ziooooo! Facciamo un esperimento escientifico?”

Quando c’è zio Ma’ in giro per casa, l’esperimento scientifico è d’obbligo. Così l’altra sera dopo cena, ci siamo dati da fare per scoprire cosa succedeva all’inchiostro versato in un vasetto di acqua e olio. 😉

Cosa occorre:

  • Vasetto grande di vetro con coperchio
  • Olio
  • Acqua
  • Inchiostro (noi abbiamo usato del colorante alimentare rosso)
  • Zio disposto a scuotere il suddetto vasetto 😉

Come bisogna procedere:

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Venerdì del libro: “Gourmet” e “Le prime leggendarie imprese di Topolino Kid”

Questo venerdì voglio presentarvi dei libri un po’ particolari: “dei romanzi a fumetti”. Il fumetto è un genere che ho amato molto, ma che da un po’ ho abbandonato e che grazie ad un regalo di mio fratello (Zio Ste’) ho recentemente riscoperto. Piccolo Furfante lo apprezza già parecchio, soprattutto i vecchi Topolino di Papà Ema datati 1970 😀 ben rappresentati dal libro che vi presento oggi.

Se sottovalutate il genere, ecco cosa afferma Rodari riguardo al  valore del fumetto per i bambini:

L’intero corso della storia è da ricostruire nell’immaginazione, combinando le indicazioni fornite dalla didascalie con quelle dei digloghi e dei rumori, con quelle del disegno e del colore, riunendo mentalmente in un filo continuo fili spezzati di cui consta la sceneggiatura, la cui trama rimane invisibile per lunghi tratti. E’ il  lettore che da’ un senso al tutto: ai caratteri dei personaggi, che non sono descritti ma mostrati in azione; ai loro rapporti, che risultano dall’azione e dai suoi sviluppi; all’azione stessa, che gli si svela solo per salti e frammenti.

Per un bambino di sei-sette anni mi sembra un lavoro sufficientemente impegnativo, ricco di operazioni logiche e fantastiche (…) La sua immaginazione non assiste passiva, ma è sollecitata a prendere posizione, ad analizzare e sintetizzare, classificare e decidere.

Gianni Rodari – Grammatica della fantasia

Certo io di anni ne ho più di sette ;-), ma una ventata di giovinezza non guasta mai 😆

Ecco allora le miei proposte:

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