Riflessioni di una mamma creativa

Sono stata così occupata negli ultimi mesi con i preparativi per il trasferimento che non ho avuto il tempo di scrivere post sul mio argomento preferito: la creatività.

Così  mi sono ritagliata un po’ di tempo: avevo proprio voglia di mettere nero su bianco alcune riflessioni. Ho ricevuto, in questi mesi,  delle mail in cui mi si chiedeva come creare un ambiente creativo per i bambini. Ho pensato molto a cosa dire, a tutte le teorie e ai libri che ho letto. Infine ho deciso di parlarvi della mia esperienza di mamma che riassume tutte le mie convinzioni al riguardo.

Continue Reading

Uova di Pasqua con occhietti

Questa sarà per noi una Pasqua un po’ speciale: la festeggeremo a Zurigo, la festeggeremo con i nonni a Como e la festeggeremo con gli amici sui colli pavesi. Ne abbiamo quindi di lavoretti da prepare! 😀

Ieri abbiamo iniziato con un mega lavoretto che vedrete finito tra pochi giorni. Abbiamo coinvolto anche Nonna Carla che si è divertita un mondo a pasticciare e impiastrare insieme a noi la cucina 😀

Per portarci un po’ avanti sulla tabella di marcia, ho creato degli  occhietti per decorare le uova sode che prepareremo a Pasqua. Ne ho creati ben 24 con varie espressioni e tutti simpaticissimi.

 

Basta stamparli su un foglio adesivo, ritagliarne il contorno e incollarle sulle uova.Se non si vogliono usare i fogli adesivi, basta stampare le immagini su di un foglio normale e poi incollarle con della colla stick.

Per vedere com’erano venuti i miei occhietti soho fatto una prova: il nostro uovo sodo, ribattezzato Mr Ovetto, è proprio simpatico. Gli ho aggiunto anche dei capelli di filo per renderlo ancora più divertente. I capelli glieli ho appiccicati con del bi-adesivo

Per chi come noi vuole dilettarsi a creare tante uova con gli occhietti, ecco quelli che ho creato io. Eccone alcuni:

Altre idee uovose dalla rete:

 

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Zurigo con i bambini: alla scoperta del Museo di Paleontologia

Cosa si fa a Zurigo quando il tempo è brutto ? Semplice: si va a spasso per i musei. Se per noi italiani andare al museo con i bambini piccoli è un’impresa quasi impossibile (fortunatamente però esistono eccezioni), a Zurigo è una cosa all’ordine del giorno.

Qui i musei sono a misura di bambino: fino a 6 anni sono gratuiti, vi sono giochi e aree realizzate per loro e gli spazi sono organizzati per accoglierli al meglio. Anche i musei che offrirebbero poca o nulla attrattiva per i bambini, sono pensati per stuzzicarne la curiosità e attrarre la loro attenzione. Il Museo di Paleontologia è uno di questi.

Edyta e Flavio ci hanno portato a conoscerlo in una giornata uggiosa di fine marzo. Questo piccolo museo si trova proprio nel cuore della città, nella zona universitaria. Si arriva comodamente in tram (il 6) in 10 minuti dalla stazione centrale.

Il museo è completamente gratuito sia per grandi che per piccini. All’ingresso si trova un’ampia area dove poter riporre cappotti, borse, passeggini e visitare così liberamente il museo. Lo spazio è diviso su due piani in cui si trovano scheletri di dinosauri e animali imbalsamati (i peluche come li chiamavano Flavio e Piccolo Furfante) riposti in grandi vetrine.

Pensate che noia per i bambini se tutto si limitasse alla sola esposizione di ossa e riproduzioni di animali!?  🙁

Ma il museo offre tutt’altro: un vero e proprio percorso di scoperta . In ogni angolo si trovano cuffie per ascoltare il suono degli animali nel loro ambiente naturale (dal vibrare delle ali delle api al verso del giaguaro) o racconti e storie (ahimè solo in tedesco!)  che li riguardano,  tavoli per scoprire la differenze tra diverse specie tramite i colori, tavoli per scoprire la consistenza delle pellicce e grandi microscopi (robusti e ad altezza bimbo) per scoprire gli insetti.

Pur essendo il museo abbastanza piccolo è  organizzato in modo da offrire spazi per correre. I bambini (non solo PF e Flavio :mrgreen: ) giocavano a rincorrersi e a nascondersi e nessuno si stupiva o li sgridava per questo. 😀

Nel museo c’è anche un piccolo cinema (che però non abbiamo visitato perchè trasmetteva solo in tedesco e io e PF non ci avremmo capito nulla), un minuscolo shopping all’ingresso, uno spazio per le merende che si possono acquistare lì da un distributore automatico o portarsi comodamente da casa, un angolo lettura (con libri per grandi e piccini) e 2 grandi puzzle di animali da comporre.Non fatevi ingannare dal fatto che i bambini svizzeri li compongono senza difficoltà e a tempo di record: io e Edyta abbiamo avuto dei problemi e alla fine ci avanzava anche una zampa 😯

Vengono, inoltre, organizzati (sempre gratuitamente) anche laboratori per bambini. Il cui calendario è esposto proprio all’ingresso.

Non c’è da dirvi che il museo era pieno di bimbi felici, di scolaresche (delle scuole materne!) in visita,  di mamme rilassate che chiaccheravano (tra cui anche io e Edyta) e di ragazzi che preparavano le loro ricerche. Che sogno! 😀

All’uscita dal museo, con nostra grande gioa era comparso il sole. E cosa c’è di meglio che sfogarsi nel parco dell’università che si trova di fronte alla museo?

Non so proprio come ringraziare Edyta e Flavio per regalarci sempre queste splendide giornate. 😀

Ecco il sito del Museo che purtroppo non è molto accattivante, ma offre comunque  informazioni utili!

LEGGI ANCHE…

 

 

Continue Reading