L’alberello pasquale delle cose felici

Quest’anno di alberelli pasquali ne abbiamo due: il solito alberello con le bocce di pasqua 😯 (coniglietti, pulcini, uova in minatura) e uno specialissimo: l’alberello delle cose belle.

Questo periodo pasquale  è per me indaffaratissimo: sono presa da mille impegni (fine delle ultime questioni lavorative, documenti per il trasferimento, problemi burocratici, 730, lavoretti per la scuola, scadenze, assicurazioni, vaccinazioni…), così ho pensato di fermarmi un attimo e ritagliarmi uno spazio dove poter godere e riflettere su tutte le cose belle che ci stanno capitando. A volte mi succede di perdermi nelle incombenze giornaliere e di perdere di vista le questioni davvero importanti. E’ un vero peccato: è come se la vita mi sfuggisse tra le dita.

Ho pensato allora di creare un piccolo alberello su cui appendere dei fiorellini con scritti i fatti e gli avvenimenti significativi di queste settimane.

E’ da qualche giorno che io e Piccolo Furfante, dopo cena, prima di tuffarci nella nostra routine fatta di libri, schedine, disegni da colorare, lavaggi di denti e pigiami da indossare, ci sediamo un attimo ed appendiamo sul nostro alberello i fiorellini della felicità: dei fiorellini di carta con scritto le cose belle successe in quel giorno come il pomeriggio al Luna Park insieme a Papà Ema, la visita di una cara amica, il regalino di Tata Laura, la cena con zio Ma’…

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La pinatta (o pentolaccia) di Pasqua

E’ da un po’ che cerco l’occasione giusta per realizzarla e questa Pasqua finalmente l’ho trovata.

Adoro la pinatta (o pentolaccia che dir si voglia), ma non ne ho mai costruita una perchè l’idea di dare in mano a Piccolo un bastone da roteare sopra la mia testa  mi faceva accapponare la pelle. 😯

Ora PF è un po’ cresciuto (speriamo :mrgreen: ) e confido che abbia maggior attenzione e maestria per maneggiare un bastone senza fracassare la testa a nessuno. Il bel tempo e la Pasqua ad aprile, che permettono giochi all’aperto, sono altri 2 buoni motivi che mi hanno convinta a realizzarla. Male che vada mi nasconderò dietro ad un albero 😉

Così l’altro pomeriggio abbiamo costruito la nostra pinatta o, per meglio dire, le nostre pinatte visto che ne abbiamo realizzate 2: una di prova ed una ufficiale.

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Venerdì del libro: “La testa ben fatta”

“È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”.

Michel De Montaigne

Oggi vi voglio parlare di un libro davvero speciale che va gustato, assaporato a piccole dosi, letto e riletto. Un libro che amo sfogliare, che adoro citare nei corsi che tengo, che mi è utile rileggere quando sono demotivata nel mio lavoro. Il libro in questione è:

La testa ben fatta di Edgar Morin

… L’intelligenza che non sa che separare, rompe la complessità del mondo in frammenti disgiunti, fraziona i problemi, rende unidimensionale quello che è multidimensionale. Lei atrofizza le possibilità di comprensione e di riflessione, anche eliminando le possibilità di una critica correttiva o di una visione a lungo termine.
Un’intelligenza incapace di considerare il contesto e il complesso planetario, rende ciechi, incoscienti e irresponsabili.

Ora aspetto con ansia i vostri suggerimenti! 😀 Eccoli:

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