Zurigo con i bambini: alla scoperta del Museo di Paleontologia

Cosa si fa a Zurigo quando il tempo è brutto ? Semplice: si va a spasso per i musei. Se per noi italiani andare al museo con i bambini piccoli è un’impresa quasi impossibile (fortunatamente però esistono eccezioni), a Zurigo è una cosa all’ordine del giorno.

Qui i musei sono a misura di bambino: fino a 6 anni sono gratuiti, vi sono giochi e aree realizzate per loro e gli spazi sono organizzati per accoglierli al meglio. Anche i musei che offrirebbero poca o nulla attrattiva per i bambini, sono pensati per stuzzicarne la curiosità e attrarre la loro attenzione. Il Museo di Paleontologia è uno di questi.

Edyta e Flavio ci hanno portato a conoscerlo in una giornata uggiosa di fine marzo. Questo piccolo museo si trova proprio nel cuore della città, nella zona universitaria. Si arriva comodamente in tram (il 6) in 10 minuti dalla stazione centrale.

Il museo è completamente gratuito sia per grandi che per piccini. All’ingresso si trova un’ampia area dove poter riporre cappotti, borse, passeggini e visitare così liberamente il museo. Lo spazio è diviso su due piani in cui si trovano scheletri di dinosauri e animali imbalsamati (i peluche come li chiamavano Flavio e Piccolo Furfante) riposti in grandi vetrine.

Pensate che noia per i bambini se tutto si limitasse alla sola esposizione di ossa e riproduzioni di animali!?  🙁

Ma il museo offre tutt’altro: un vero e proprio percorso di scoperta . In ogni angolo si trovano cuffie per ascoltare il suono degli animali nel loro ambiente naturale (dal vibrare delle ali delle api al verso del giaguaro) o racconti e storie (ahimè solo in tedesco!)  che li riguardano,  tavoli per scoprire la differenze tra diverse specie tramite i colori, tavoli per scoprire la consistenza delle pellicce e grandi microscopi (robusti e ad altezza bimbo) per scoprire gli insetti.

Pur essendo il museo abbastanza piccolo è  organizzato in modo da offrire spazi per correre. I bambini (non solo PF e Flavio :mrgreen: ) giocavano a rincorrersi e a nascondersi e nessuno si stupiva o li sgridava per questo. 😀

Nel museo c’è anche un piccolo cinema (che però non abbiamo visitato perchè trasmetteva solo in tedesco e io e PF non ci avremmo capito nulla), un minuscolo shopping all’ingresso, uno spazio per le merende che si possono acquistare lì da un distributore automatico o portarsi comodamente da casa, un angolo lettura (con libri per grandi e piccini) e 2 grandi puzzle di animali da comporre.Non fatevi ingannare dal fatto che i bambini svizzeri li compongono senza difficoltà e a tempo di record: io e Edyta abbiamo avuto dei problemi e alla fine ci avanzava anche una zampa 😯

Vengono, inoltre, organizzati (sempre gratuitamente) anche laboratori per bambini. Il cui calendario è esposto proprio all’ingresso.

Non c’è da dirvi che il museo era pieno di bimbi felici, di scolaresche (delle scuole materne!) in visita,  di mamme rilassate che chiaccheravano (tra cui anche io e Edyta) e di ragazzi che preparavano le loro ricerche. Che sogno! 😀

All’uscita dal museo, con nostra grande gioa era comparso il sole. E cosa c’è di meglio che sfogarsi nel parco dell’università che si trova di fronte alla museo?

Non so proprio come ringraziare Edyta e Flavio per regalarci sempre queste splendide giornate. 😀

Ecco il sito del Museo che purtroppo non è molto accattivante, ma offre comunque  informazioni utili!

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I disegni pasquali di Piccolo Furfante

Panico! La stampante nella casa di Zurigo non è ancora funzionante. Come fare a placare la voglia di colorare di Piccolo Furfante?

Facile: preparando io setssa dei semplicissimi disegni pasquali! Non sono niente di speciale, ma – tornata a casa – ho voluto ugualmente scannerizzare i “superstiti” (ovvero quelli non ancora colorati da PF)  per tenerli come ricordo.

Dato che Piccolo Furfante adora Easter Bunny – Zurigo ne era invasa con manifesti, giochi, immagini – la maggior parte dei disegni raffigurano proprio lui 😀

Eccoli qua per chi volesse divertirsi  in vista della Pasqua:

Altre simpatiche idee per giocare con i coniglietti pasquali:

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Venerdì del libro: “Vieni via con me”

Nel periodo in cui io e Papà Ema dovevamo decidere se trasferirci o meno a Zurigo trasmettevano alla televisione Saviano e i suoi monologhi.

Inutile dire che “Vieni via con me” rimarrà per noi la trasmissione che ci ricorderà la grande svolta della nostra vita. Quando, settimana scorsa, ho visto il libro in libreria non ho resistito e l’ho subito acquistato: ora troneggia nella nostra nuovissima libreria zurighese 😀

Questo Venerdì dedico il libro a tutti voi, perchè l’importante non è partire o restare ma è essere coscienti che la scelta è nelle nostre mani…

“A ogni racconto avevo la sensazione che il pubblico smettesse di essere pubblico e si sentisse cittadino. Non più  solo spettatori, ciscuno isolato nella propria stanza, in platea o davanti al computer. Non più portando con sè, da soli, lo sconforto di una storia triste o l’energia vitale di una bella storia. Avevamo la sensazione che qualcosa si muovesse, che ci fosse voglia di capire e di agire, di essere nelle cose”

“Mi hanno sempre colpito le domande che mi fanno all’estero.Ma com’è possibile che le parole rappresentino un pericolo per le organizzazioni criminali? Non è tutto esagerato? Come può un uomo fragile come lei fare paura ai clan? Ma a fare paura non è l’uomo che scrive, sono le tante persone che ascoltano, gli occhi che leggono una storia, le tante lingue che la racconteranno. La parola diventa premessa dell’azione e in molti casi essa stessa azione”

Roberto Saviano

Aspetto con ansia di leggere i vostri suggerimenti

Eccoli puntuali 😀

Ecco tutti i libri degli scorsi Venerdì

Buon fine settimana e buon Pesce d’Aprile a tutti voi!

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