Imparare i colori con l’elefantino Elmer

La mia preoccupazione più grande del nostro trasferimento a Zurigo è il tedesco, ovvero l’impatto che Piccolo Furfante avrà con questa lingua.

Ho avuto modo di parlare con quella che sarà (casa permettendo! 😕 ) la sua futura maestra svizzera, la quale mi ha rassicurato su tutta la linea, ma si sa il cuore di una mamma è sempre in ansia o, per lo meno, il cuore di questa mamma  lo è! 😳

Il mio scopo in questi mesi prima dell’inizio della scuola, non è tanto insegnargli parole in tedesco (che tra l’altro io non so e non saprei pronunciare correttamente 🙄 ), ma fargli piacere la lingua, fargli venire la curiosità e la voglia di impararla…

Così studio e faccio i compiti davanti a lui, guardiamo i cartoni animati in tedesco (non capendoci assolutamente nulla), consulto sempre il dizionario per fargli venire la curiosità di sapere cosa dice un cartello o la copertina di un giornalino, abbiamo preso dei quaderni con delle semplici attività (labirinti, cerca le differenze…) che naturalmente devo tradurre per capire come risolvere! Proprio partendo da questi libri mi è venuta l’idea del nostro gioco con i colori.

Sybille, tempo fa, mi aveva suggerito questo bellissimo sito (che non tratta solo di tedesco!) e a PF era piaciuta soprattutto la pagina sui colori. L’altro pomeriggio mi è venuta l’idea di abbinare questa pagina ad un’attività e così è nato  il nostro elefantino Elmer.

PF adora i libri di Elmer e le sue rocambolesche avventure, così quando gli ho proposto di crearne uno di carta da appendere nella sua stanza si è armato di pennarelli e di tanta voglia di fare.

Ho disegnato su di un foglio la sagoma di Elmer e ho invitato Piccolo Furfante a colorarlo: si sa Elmer ha la pelle di tanti quadratini multicolore 😀

Ogni volta che PF sceglieva un colore io schiacciavo il tasto del colore corrispondente naturalmente in tedesco, ma la stessa cosa avrei potuto farla in francese,  in inglese o in spagnolo. PF si è divertito molto e ogni tanto cercava di ripetere quello che sentiva…

In men che non si dica l’elefantino era finito e non contento PF ha deciso di proseguire il gioco dipingendo anche un pezzettino di legno recuperato al parco, che è diventato una decorazione da vaso 😀

Un bel gioco, che sicuramente rifaremo 😀

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Zurigo con i bambini: a zonzo per la città

In questa prima settimana di vita a Zurigo, io e Piccolo Furfante non abbiamo visitato la città in maniera tradizionale: cioè con guide turistiche alla mano. Ci siamo lasciati un po’ trasportare dalla voglia del momento, dal tempo (metereologico) senza programmare e organizzare molto. Avevamo bisogno di conoscere la città per gradi, di sentirla amica, di farci dei punti di riferimento tutti nostri.

Così dopo aver conosciuto i parchi e i negozi del nostro quartiere (tra l’altro abbastanza vasto), abbiamo allargato i nostri orizzonti 😀

Ecco un po’ di foto che testimoniano le nostre uscite…

Piccolo Furfante in versione Svizzera all’ingresso del Museo Nazionale Svizzero! :mrgreen:

Piccolo Furfante mentre immortala con la sua macchina fotografica uno degli alberi giganti della città!

Io e lui a pattinare sul ghiaccio in una delle tante piste della città. Non vi dico il freddo che faceva 😥

E finalmente a fare una piccola merenda 😯

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Il tris della Befana

Il tris è un gioco che Piccolo Furfante ha imparto da poco ed è diventato il “tormentone” del momento. Avete presente? Quei giochi  che bisogna rifare 1,2,3… 400 volte! 😀

A casa usiamo, per comodità, la lavagna ma qui a Zurigo non l’abbiamo (ancora! 😈 ) così ci siamo arrangiati con carta e cheerios. La disperazione aguzza l’ingegno!

Dopo la 401° volta che rifacevamo il gioco, le nostre pedine di cereali cominciavano a scarseggiare (PF se le mangiava tutte!), così ho deciso di costruire un tris ispirato al “momento”: il tris della Befana! 😀

Ecco qui il modello che abbiamo usato con tabellone e pedine!

Che dire: buon divertimento!

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