Riciclo creativo: maschere di Carnevale fai a te

Ormai carnevale è vicino e di maschere ne abbiamo piena la casa, ma dato che noi piace pensare a modi originali per riciclare gli oggetti, ecco che proprio l’altro pomeriggio abbiamo creato delle maschere davvero particolari, fatte con i contenitori di cartone delle uova.

Cosa abbiamo usato:

  • contenitori di cartone delle uova
  • pennarelli
  • forbici
  • fantasia

Come le abbiamo create:

Ho ritagliato i contentori delle uova (si fa un po’ di fatica perchè sono spessi e rigidi) in modo da ricavarne dei pezzi composti da solo due portauova. Ho sagomato la forma del naso e tolto, sul retro, quei pezzi di cartoncino che non facevano aderire bene la maschera al viso. Ho, infine, praticato due buchi  per gli occhi.

A questo punto, io e Piccolo Furfante ci siamo messi a decorarle con i pennarelli. Si possono utilizzare tantissime altre tecniche perchè la maschera è fatta di cartone e ci si può sbizzarrire con tempere, collage, acquerelli…

Una volta finite, ho praticato due forellini e vi ho inserito un elestico per poter indossare la maschera.

Ne abbiamo fatte di tanti tipi e tutte multicolori: chi più ne ha più ne metta 😉

Vi piace il nostro Pingu mascherato? 😀

Altre idee dalla rete:

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Esperimenti scientifici con in bambini: l’uovo che rimbalza

L’altro pomeriggio Piccolo Furfante è tornato da scuola tutto agitato. Un suo compagno gli aveva raccontato un’esperimento che aveva fatto con un suo cuginetto: l’uovo che rimbalza. “Lo facciamo, lo facciamo, lo facciamo… mammaaaaa!”

E adesso? Non sapevo nulla di uova che rimbalzano, così sono corsa su internet in cerca di aiuto e ho scoperto, con mia meraviglia, che era tutto vero: esistono uova che rimbalzano!  😯 E allora mi sono detta . “Che esperimento “escientifico” sia!” 😀

Cosa serve:

  • un uovo (noi ne abbiamo usato uno scaduto che mi era rimasto per errore in frigorifero – no comment 😳 . Unico problema: galeggiava! :-S)
  • un recipiente di vetro con coperchio
  • aceto di vino
  • pazienza e due dita per tapparsi il naso

Come si crea l’uovo che rimbalza:

Si mette l’uovo nel recipiente di vetro , avendo cura di non rompere il guscio. Si riempe il recipiente di aceto fino a coprire completamente l’uovo. Dato che il nostro uovo galleggiava ci sono stati dei problemi tecnici al riguardo 😉

Una volta riempito il garattolo di aceto, bisogna chiuderlo con il coperchio e lasciare riposare il tutto per 24 ore. Ben presto vedrete galleggiare una schiumetta bianca e dei filamenti marroncini. 😯

Dopo 24 ore, tappandovi bene il naso (l’odore di aceto è fortissimo!), potete togliere l’uovo dal contenitore, risciacquarlo sotto acqua corrente e cominciare a giocarci 😀

L’uovo rimbalza, rotola e saltella allegramente senza rompersi, a meno che – come ha fatto Papà Ema 👿 – non lo lanciate con forza, con molta forza!

Perchè l’uovo rimbalza? Perchè l’aceto scioglie il guscio, fatto di calcare, lasciando però intatta la pellicina che lo riveste che, pur sottile, resiste alle sollecitazioni e fa in modo che l’uovo rimbalzi senza rompersi! 😀

E’ stato davvero un esperimento molto divertente da fare, che per Piccolo Furfante (ancora piccolo) ha un che di magico, ma per bimbi più grandicelli può diventare davvero interessante.

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Cucinare i libri: i cuscini “golosi” di Fata Piumetta

Fata Piumetta è una delle fiabe sonore preferite da Piccolo Furfante. Nei nostri viaggi verso Zurigo mi tocca ascoltarla almeno 2 volte, nei casi peggiori  anche 4. 😯

A Piccolo Furfante piacciono due pezzi in particolare della storia: uno è quando Fiorenza sprimaccia i cuscini per far nevicare e la seconda è quando la povera Tilde ritorna a casa tutta impeciata. Se non conoscete la storia, la potete ascoltare qui e tenermi compagnia 😉

L’altro giorno Papà Ema stava preparando le chiacchiere e mentre ce le stavamo gustando, Piccolo Furfante si è messo a canticchare la canzoncina di Fata Piumetta:

 

Quando Fata Piumetta alla finestra si affaccia e i cuscini sprimaccia,

lieve lieve vien giù la neve

son le piume dei cuscini di Fata Piumetta che diventano neve

è di piume la neve che scende lieve lieve

In effetti guardandole da vicino, le nostre chiacchiere tutte cosparse di zucchero a velo sembrano proprio dei cuscini da cui cade la neve 😀

Ecco allora come cucinare i cuscini di Fata Piumetta, meglio conosciuti come chiacchiere di carnevale ;-).

Ingredienti per 2 bei vassoi pieni:

  • 360 g di farina 00
  • 40 g di zucchero semolato
  • 2 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • scorza grattuggata di 1/2 limone
  • 35 g di burro
  • 120 g di vino bianco secco (ottimo il Moscato Secco Trentino) o marsala
  • 1 pizzico di sale
  • 1 litro di olio di semi di arachide o olio per frittura (per friggere)
  • zucchero a velo vanigliato

Come abbiamo preparato i nostri cuscini:
Abbiamo lasciato ammorbidire il burro.
In una ciotola abbiamo versato la farina, lo zucchero semolato e il sale. Abbiamo unito il burro morbido, le uova intere, il vino, il lievito e la scorza di limone grattuggiata fine.

Abbiamo, quindi, lavorato l’impasto con le mani per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Se l’impasto si appiccica alle dita,aggiungete poca farina.

Abbiamo fatto una palla e abbiamo lasciato riposare per 30 minuti.

Passato questo tempo, abbiamo preso dall’impasto una pallina di circa 40 g e con il mattarello o, meglio ancora, con la macchina per fare la pasta  :mrgreen: , abbiamo tirato una sfoglia molto sottile (penultima tacchetta della macchina).

 

Abbiamo infine ritagliato le chiacchiere, oops i cuscini di Fata Piumetta ;-), con la rotella dentata e li abbiamo fritti. Per rendere le nostre chiacchiere simili a cuscini, non abbiamo fatto i tipici tagli all’interno del rettangolo di pasta.

Attenzione alla frittura: utilizzate una padella bassa a bordi larghi (non la friggitrice), abbondate con l’olio e mantenedolo ad una tempertura alta, ma non eccessiva. Una buona misura della corretta temperatura é:

  • le chiacchiere salgono a galla e fanno le bolle non appena vengono immerse nell’olio, segno che la temperatura é abbastanza alta,
  • non esce fumo dalla padella, segno che la temperatura non é eccessiva.

Le chiacchiere dovrebbero cuocere 10 secondi per lato, oltre si bruciano. Devono avere un bel colore biondo e non troppo scuro.

Conviene friggerle 2/3 per volta ed essere veloci a girarle e toglierle dal fuoco.

Una volta fritte, le abbiamo scolate bene dall’olio, appoggiandole su della carta assorbente.

Solo dopo averle fritte tutte e quando erano ben fredde, le abbiamo guarnite con lo zucchero a velo. Non sembrano davvero dei cuscini? E vedete la neve che cade? 😉

Questa ricetta partecipa all’iniziativa:

UNA RICETTA PER IL SANTA LUCIA promossa da Caris, che ho scoperto grazie ad Ilaria.

Invito tutti, ma proprio tutti, a parteciparvi perchè è davvero triste che possano accadere cose simili! Rimbocchiamoci le maniche, indossiamo i nostri grembiuli e sguainiamo i nostri cucchiai… più siamo, meglio è! 😀

LEGGI ANCHE…

Continue Reading