Piccolo Furfante alla scoperta della Svizzera

Come alcuni di voi sanno, noi abitiamo a Como  a soli 5 minuti di macchina dal confine Svizzero. E’ difficile per noi pensare alla Svizzera come un paese lontano: basta girare l’angolo e siamo già arrivati 😀

Le gite domenicali (e non) in Confederazione sono all’ordine del giorno. PF ha avuto la sua carta d’identità a 5 giorni (carta d’identità ancora valida e che porta una sua dolcissima fotografia che non so proprio come possano ritenere valida!)  e dopo una settimana eravamo a spasso per i parchi svizzeri 🙂

Lo scorso weekend ci siamo allontanati un po’ di più dal nostro comodo confine e siamo andati a visitare Zurigo, cogliendo l’occasione per conoscere di persona nuovi amici e ripescare vecchi ricordi.

Devo dire che questa gita è stata per noi ricca di sorprese: visitare la città con un bimbo  ce l’ha fatta riscoprire. Adeguarsi ai ritmi di PF e guardare il mondo dal suo  metro e 10 di altezza è stato divertente anche se a volte impegnativo, ma il regalo più bello che il nostro Piccolo Furfante ci ha fatto in questi 4 giorni è stato vivere insieme a lui la gioia della scoperta, l’emozione di trovare sorprese ad ogni angolo, il suo buonumore e la sua capacità di ridere degli imprevisti, di saper accettare il nuovo ed il diverso  con una tale facilità…

Vivi con i bambini e imperarerai ad amare.
Così diventerai tu un bambino e più ancora: un essere umano.
Georg Walter Groddeck

Un weekend magnifico  che per noi ha anche un significato particolare 🙂

Ecco un po’ di idee per giocare e conoscere la Svizzera:

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Venerdì del libro: “Elmer maestro sul ghiaccio” e “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”

C’è una grande audacia nella volontà di cambiare e qualcosa di più che un pizzico di ottimismo.

Robert Crais

I libri di questo venerdì:

Elmer maestro sul ghiaccio – D. McKee

Un po’ più avanti, gli elefanti escono dal bosco e si fermano, sorpresi: è tutto bianco!

“La neve!” gridano felici. Tutti ne hanno sentito parlare, ma questa è la prima volta che la vedono. Gli elefanti si tuffano felici in mezzo alla neve. “E’ davvero fredda dice un elefante. “Ma è divertente!” risponde l’altro

Messaggio per un’aquila che si crede un pollo – A. De Mello

Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini.

Per tutta la vita l’aquila fece quello che facevano i polli del cortile, pensando di essere uno di loro.

Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche centimetro. Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sè, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita: “Chi è quello?” chiese.

“E’ l’aquila, il re degli uccelli” rispose il suo vicino. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perchè siamo polli.” E così l’aquila visse e morì come un pollo, perchè pensava di essere tale.

A tutte le partecipanti di questo Venerdì del libro: Devo chiedervi un gran favore! 😳

Staremo via per il weekend e penso di non riuscire ad inserire i vostri link nel post prima di martedì prossimo! Riuscite a lasciare il vostro link in un commento qua sotto? In questo modo, da qui a martedì, sarete comunque visibili. Grazie mille! Scusate il disagio 😀

Buone letture e buon fine settimana!

Tutti i libri degli scorsi Venerdì

Ecco i libri di questo weekend :

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Giochi fai da te: il gioco delle bolle magiche

Quest’idea l’ho presa da un libro americano che ho comprato l’anno scorso a San Francisco: Play & learn – Paper – Totline Publications. Un manuale semplice semplice in cui sono raccolte attività da fare con carta e cartone.

L’idea è semplice quanto geniale: si mette dentro una busta di carta di grandi dimensioni un disegno, un’immagine o una fotografia e, aprendo  delle piccole finestrelle ricavate su uno dei  lati della busta, bisogna indovinare cosa è rappresentato nell’illustrazione.

Il gioco è facile e divertente. A Piccolo Furfante è piaciuto molto e, devo dire, anche a me e Papà Ema: ci abbiamo giocato tutta una sera senza stancarci mai 😀

Cosa abbiamo usato:

  • Una busta bianca 40 x 35
  • matita e gomma
  • pennarelli
  • forbici
  • bicchieri, vasi e contenitori rotondi di varie dimensioni

Come abbiamo costruito la nostra busta:

Aiutandomi con bicchieri e contenitori rotondi (usare un compasso sarebeb più semplice! :oops:) , ho riprodotto con una matita vari cerchi di diverse dimensioni su di un lato della busta bianca. Ho fatto in modo che i cerchi fossero un po’ distanziati tra di loro, ma non troppo. I cerchi più grandi li ho lasciati ai lati del foglio, mentre quelli più piccoli al centro.

Ho ritagliato con la forbice il contorno dei cerchi lasciando attaccato solo un lembo: in questo modo il cerchio si solleva senza staccarsi dalla busta.

A questo punto io e Piccolo Furfante ci siamo dati alle decorazioni. I cerchi sono diventati delle grosse bolle e sull’intera busta abbiamo disegnato con i pennarelli delle bollicine azzurre. PF ha voluto completare l’opera colorando anche l’altro lato della busta.

Abbiamo quindi preso un sacco di disegni che avevamo colorato per Halloween, altri ancora da colorare e delle pagine di riviste (ne ho strappate alcune da giornali per bambini). A turno ognuno di noi sceglieva da questo mucchio, senza essere visto dagli altri, un’illustrazione e la inseriva nella busta con il disegno rivolto dalla parte delle bolle. Gli altri dovevano sollevare, sempre a turno, una bolla e cercare di indovinare cosa era rappresentato dall’immagine. A volte era semplice indovinare, altre volte invece è stato davvero difficile 😀

Noi abbiamo chiamato questo gioco “il gioco delle bolle magiche” proprio perchè le nostre finestrelle erano a forme di bolla , ma è possibile usare qualsiasi sagoma e addirittura creare delle buste a tema: natalizie, autunnali, invernali, marine…

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