In Sardegna con i bambini: la spiaggia di Sa Mesa Longa

Devo confessarvelo: questa è una delle mie spiagge preferite. La adoro! 😀

Mi piace perchè non è turistica,  perchè per arrivarci bisogna allontanarsi dalla statale e fare una stradina bianca, perchè l’acqua è turchese, perchè c’è un chioschetto fronte mare in cui è bello mangiare, perchè c’è uno scoglietto in cui arrampicarsi, perchè… perchè è bella!

La spiaggia è di sabbia multicolore (giallo-rossastra-rosa-ocra), non è lunghissima ma abbastanza ampia e a forma di ferro di cavallo.Si accede alla spiaggia attraverso delle comode passerelle che partono dai 2  parcheggi a ridosso della spiaggia.

Il fondale non è profondo e forma una sorta di piscina naturale, perchè di fronte alla spiaggia , a circa 100 m,  si trova un lungo scoglio piatto (sa mesa= la tavola) che raffiora durante la bassa marea e in cui è possibile camminare e ammirare pesci, granchietti, polipetti e vari animali marini :-). Fare il bagno qui è molto sicuro anche perchè il fondale e prevalentemente basso. Unico neo: l’acqua è fredda. Anzi freddissima. Già ai primi di settembre io non riesco a farci il bagno. Badate però: io sono un tipo freddoloso 😉

Sulla sinistra della spiaggia vi è un isolotto che è possibile raggiungere dal mare camminando tranquillamente (tenendo la sinistra dello scoglio, l’acqua arriva al massimo ad un metro!). Perlustrare lo scoglietto è un avventura emozionante, soprattutto per un bambino. Piccolo Furfante era eccitatissimo e fare anche qualche tuffo dallo scoglio è stato un divertimento impagabile. Consiglio di mettersi le scarpette da mare, perchè le rocce sono un po’ frastagliate e danno fastidio ai piedi 🙂

La spiaggia non è protetta da alberi o da vegetazione e il sole picchia forte. Vi consiglio di portarvi ombrelloni o tende da sole e parecchia crema solare!

Sulla sinistra della spiaggia si trova un piccolo chiosco. Io adoro pranzare lì. E’ un posto alla buona, senza grosse pretese, ma lmangiare sotto la terrazza di frasche a ridosso del mare è un’esperienza veramente appagante 🙂

Di fronte al chiosco si apre una strada sterrata che  raggiunge  Capo Mannu. La passeggiata è suggestiva perchè è a ridosso del mare, ma ve la consiglio sul tardo pomeriggio perchè il sole è davvero forte e impietoso nelle ore centrali della giornata.

Ecco qui alcune informazioni e le indicazioni di come raggiungerla.

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Una bussola per scoprire il mondo delle farfalle

L’altro pomeriggio Piccolo Furfante mi ha sorpresa! Dopo aver dato, invano, la caccia ad una farfalla (povera creatura!) se ne è uscito con la descrizione della sua metamorfosi: “Sai mamma, prima la farfalla non era così! Prima era un bruchino e poi è diventata un bozzolo e poi ne uscita la farfalla! Me l’ha detto la maestra Cri!”

Come la maestra Cri ti ha spiegato tutta questa bella cosa e la mamma non ne sapeva nulla? Non della metamorfosi, ma della spiegazione!!! E’ proprio vero: le mamme sono le ultime a sapere!!! 😉

Così per non essere da meno della maestra Cri :mrgreen: , la mamma (cioè IO!) si è data da fare. Per prima cosa sono andata a recuperare un bel libro divertente e simpatico sulla vita delle farfalle “Il caso del bruco scomparso “, poi munita di carta a e matita mi sono messa al lavoro.

Così ho creato una “bussola” che descrive la metamorfosi della farfalla: da uova, a bruco, a crisalide, a farfalla. I disegni li ho lasciati in bianco e nero, in modo che Piccolo Furfante potesse divertirsi a colorarli e creare insieme a me la bussola.

Ormai lanciatissima, ho creato anche 2 disegni – sempre da colorare – sul tema degli insetti.

Qui trovate i modelli dei lavoretti che ho realizzato:

  • La bussola della metamorfosi. Per crearla è sufficiente stampare i template, colorarli,  incollarli su del cartoncino rigido, ritagliarli e sovrapporre il cerchio con i disegni al semicerchio, unendoli con un chiodino per fogli. In questo modo il semicerchio potrà muoversi liberamente e mostrare, dal suo foro, il ciclo di vita della farfalla.
  • i disegni da colorare

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Giocare con l’arte: creare quadretti tridimensionali

E’ da qualche giorno che piove. Piove così tanto che sembra non dover smettere mai!

Al rientro dal mare avevo un sacco di progetti: andare in funivia, visitare l’osservatorio astronomico, andare al parco acquatico, fare passeggiate in montagna…

Per ora di tutte queste cose, abbiamo fatto poco o niente (al parco acquatico però ci siamo andati 2 volte! 😀 ) proprio a causa del cattivo tempo…

In compenso abbiamo fatto miliardi di altre cose. Tanti lavoretti che avevo pensato per l’autunno e che invece ci sono tornati utili in questi pomeriggi piovosi 🙂  Tra questi: i quadretti a 3 dimensioni

Era da un po’ che avevo tenuto via dei vassoietti di legno sottile (erano confezioni porta formaggio!) 😆

L’idea più carina che mi era venuta era quella di usarli come cornici e così l’altro pomeriggio io e PF ci siamo messi a dipingerli con le tempere. L’idea era quella, una volta colorate, di abbellirli con conchigliette (come ha fatto Mamma Claudia) per poi appicciarvi dentro una foto o una cartolina. Ma quando sono state asciutte, mi è venuto in mente un altro loro utilizzo: sarebbero diventati dei quadretti a  tre dimensioni 😀

Ho recuperato in giro un po’ di materiale (in casa non manca mai, basta rovistare nei cassetti! 😉 ) – conchigliette, sassolini colorati, coccinelle di legno, farfalline di plastica, fiorellini di feltro… – che ho sparpagliato in alcuni piattini.

Ho poi messo in mano a Piccolo Furfante la colla vinilica e un pennello e l’ho lasciato libero di sbizzarrirsi. Dapprima era un po’ dubbioso su cosa attaccare sui vassoietti e in quale ordine, ma poi ha deciso di fare dei quadretti a tema: il mare con conchiglie e sassolini colorati, il boschetto con le coccinelle e i fiori e lo stagno con la ranocchia.

Il divertiemnto più grande è stato versare la colla (circa 1 kg per oggetto 😉 ) e spennellarla più e più volte su tutto il vassoio. Malgrado le varie mani di colla, alla fine  i quadretti sono venuti davvero bene.

Un’oretta di asciugatura all’aria aperta e tutti gli oggetti erano belli che appiccicati. Un gancetto  attaccato sul retro e i nostri quadretti 3D erano pronti per essere impacchettati e regalati ai nonni 🙂 che hanno moooolto apprezzato 😀

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