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Creatività, colori e libertà #esperienzacreativa

esperienza creativa crayola

La creatività di un bambino si esprime in tante piccole cose quotidiane: un foglio scarabocchiato, due legnetti incollati insieme, una scultura di plastilina o una futuristica macchina fatta di mattoncini colorati.

I bambini sono creativi di natura e sta a noi stimolarli affinchè non perdano crescendo il desiderio di creare e di esprimersi in libertà.

Se penso ad una persona creativa per prima cosa vedo una persona curiosa. Una persona che desidera capire di più, vedere di più, scoprire di più. Una persona aperta al mondo e alle sue opportunità.  In altre parole vedo un bambino: che sperimenta tutto, si pone domande su tutto e cerca di scoprire cosa c’è dietro ogni cosa.

Il compito dei grandi, educatori o genitori che siano, è quello di stimolare e favorire tutto cio’ nel rispetto degli altri e degli spazi altrui.

In casa nostra , da quando PF era molto piccolo, in ogni stanza si trovano a disposizione colori e fogli, perchè non c’è peggior cosa che avere un’idea e non poterla esprimere. Tantissimi colori e soprattutto in tantissime forme: pastelli, pennarelli, acquarelli, pastelli a cera, gessetti, tempere, plastilina, china colorata, mattoncini di mais…

Perchè infatti limitare la propria fantasia e la propria voglia di sperimentare?

Ma anche la creatività ha bisogno di regole perchè essa deve andare di pari passo con il rispetto degli altri e dei loro spazi. C’è stato un momento, comune a tutti i bimbi, in cui PF amava colorare i muri. La questione pero’ non era se limitare la sua creatività e non farla esprimere liberamente, bensi’ quella di fornigli degli strumenti e del materiale adatto affinchè si potesse esprimere nel rispetto degli altri e cosi’ ecco comparire sui muri fogli giganti su cui poter disegnare o colori da bagno per giocare sulle piastrelle o colori per dipingersi il corpo senza pericolo.

Ora che è piu’ grandicello il desiderio di sperimentare non si è affievolito, ma ha cambiato “direzione”, cosi’ PF ha a disposizione vari tipi di quaderni di ogni forma e dimensione: il quaderno delle invenzioni, quello degli esperimenti, quello delle avventure, quello dell’arte…

I quaderni aumentano a mano a mano che  gli interessi di PF aumentano. A volte pero’ il desiderio di colorare sui muri riemerge e cosi’ ecco che in un attimo ricompaiono i fogli giganti o i pastelli da bagno.

Per essere creativi basta davvero poco!

Se vogliamo che i nostri bimbi siano creativi, ricordiamoci sempre di…

  • essere creativi per primi perchè essere creativi è contagioso
  • divertire e divertirci perchè se ci si diverte l’effetto contagio è assicurato
  • non aver paura di sbagliare perchè dagli errori si impara sempre qualcosa di nuovo.
  • lasciare spazio perchè la creatività non ama oppressioni e non è un dovere.
  • fare e porsi domande perchè creare è scoprire il nuovo ovunque.

Questo post è offerto da Crayola. Non solo colore ma esperienze creative.

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Venerdi’ del libro: Il ruggito della mamma tigre

Quando è uscito il libro che vi presento oggi, ero incuriosita soprattutto dal modello di educazione proposto dall’autrice. Ero interessata a capirne le motivazioni e i meccanismi.
Dopo il caos che ha suscitato nella rete e fuori, la mia curiosità si è un po’ affievolita fino a scomparire del tutto.
Qualche settimana fa un’amica me l’ha prestato con l’invito di leggerlo e poi di confrontarci. Non ho saputo resistere e cosi’ in una giornata l’ho divorato.

Confesso che all’inizio mi ha fatto sorridere: era tutto troppo enfatizzato a partire dai caratteri dei protagonisti fino alle situazioni presentate. Poi mi ha fatto un po’ storcere il naso: la sensazione era quella che si volesse esagerare per impressionare.

Alla fine della lettura mi sono trovata a pensare cosa potesse esserci di utile per me, sia come mamma che come pedagogista, da questo racconto.
Mi ricordavo la recensione fatta da IT Mom e cosi’ me la sono andata a rileggere  e mi ci sono ritrovata.
Le critiche fatte al libro e al modello proposto immagino che tutte le conosciate, ma era mia intenzione riflettere con voi su cosa mi ha colpito positivamente (si puo’ dire in questo caso?) o piu’ propriamente cosa ha colto il mio interesse.

In primo luogo la determinazione e la costanza della “mamma tigre” sia per quanto riguarda se stessa che per quanto riguarda la famiglia in generale, a prescindere dall’obiettivo che puo’ essere discutibile. Dote questa che a me manca soprattutto sulle “lunghe distanze”.

La fiducia nelle sue capacità. E anche qui tocchiamo un tasto dolente! Lavorare sull’autostima è sicuramente utile, anche se portata agli eccessi è di certo negativa.

Il continuo dialogo tra l’autrice e il marito. Dal libro si evince che malgrado gli impegni, il poco tempo, il lavoro e i pareri diversi, i due siano sempre li’ a discutere, a confrontarsi, a dialogare. Non poco, direi!

L’amore per la cultura in genere e il desiderio di coltivarla . Dal libro emerge chiaramente l’amore per la lettura, per l’arte, per la musica. Il desiderio e la voglia di conoscere, di scoprire cose nuove, di viaggiare, di sperimentare. A volte si ha l’impressione che sia per “superare” gli altri o per desiderio di essere migliori, ma a volte si ha l’impressione che sia amore puro, disinteressato, vero piacere.

Il saper allentare la presa o cambiare (un poco) direzione se necessario. Denota, comunque sia, un lavoro di analisi e riflessione su di sè, sulle scelte fatte e sulle situazioni che si presentano, con una disponibilità a cambiare non ovvia.

Malgrado tutto, quindi il libro mi ha lasciato qualcosa e questo mi ha sorpreso non poco!

Nell’edizione che mi è stata data inoltre c’è anche una postfazione contenente una lettera scritta dalla  figlia maggiore dell’autrice che vale la pena di leggere perchè mostra questo modello educativo dal suo punto di vista (ne riporto sotto uno stralcio).

Il libro di oggi è quindi:

il ruggito della mamma tigreIl ruggito della mamma tigre – Amy Chua

…secondo me ognuno di noi, nessuno escluso, desidera una vita piena e interessante. Per qualcuno cio’ significa lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi. Per altri godersi ogni singolo istante. Ma allora cosa significa davvero vivere la vita appieno? Forse impegnarsi con tutte le proprie forze per conquistare un premio Nobel e fare skydive sono due facce della stessa medaglia. Per me non significa successo e gratificazioni. Significa avere la cosapevolezza di aver spinto se stessi, nel corpo e nella mente, sino al proprio limite.

Ora aspetto con ansia i vostri consigli! Eccoli:

Qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro

 

Per noi oggi è l’ultimo giorno di scuola! Ci aspettano ben 5 settimane di vacanze… sperimo rilassanti, divertenti e creative!

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

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Venerdi’ del libro: Stuart Little

Per chi va a vivere all’estero, come noi, guardare il mondo con occhi diversi è facile: si è costretti nostro malgrado! All’improvviso ti ritrovi ad affrontare un mondo che non conosci con regole sue, con modi di fare diversi, con usanze differenti…

Bisogna reimparare tutto. A volte non è facile e, diciamocelo, a volte non se ne ha proprio voglia. Ma l’avventura sta proprio in questo: mettersi in discussione, avere voglia di scoprire cose nuove e nel frattempo crescere!

La cosa strana è  che, dato che questo “guardare da un’altra prospettiva” lo fai ogni giorno, poi ti viene automatico e non riesci a smettere anche quando torni in Italia e le cose sai come si fanno, sai cosa si usa, sai come funzionano e ve lo confesso: è grandioso! Assapori davvero ogni attimo e ogni cosa!

Come vi dicevo pero’ a volte pesa: si vorrebbe solo stare tranquilli; si vorrebbe andare “in automatico”, fare le cose senza pensare, senza impegnarsi troppo, senza avere 10.000 dubbi! Quando ci si sente cosi’, si cerca il conforto di chi vive la tua stessa situazione. Se questo vale per noi adulti, per i bambini è piu’ complesso: è vero che loro si “adeguano” in fretta, ma è anche vero che non sanno esprimere  i sentimenti piu’ complessi a parole e queste esperienze possono essere destabilizzanti. E allora? Parlare, parlare, parlare Aiuta molto, ma anche i libri possono essere utili.

Cosi’ sono sempre in cerca di libri che parlino diversità (perchè qui si è noi i diversi), di rispetto reciproco e di coraggio… il coraggio di affrontare le difficoltà e le nuove avventure.

Oggi vi presento uno di questi libri per i “momenti bui”. A PF è piaciuto tanto, anche grazie alle illustrazioni che sono fantastiche. Vorremmo vedere anche i film, ma temiamo di rimanere delusi.

stuart little immagini del libro

Per incuriosirvi un po’, ecco qui un brano tratto dalla  postfazione di Antonio Faeti:

Leggendo questo libro divertente e sapiente, anche noi sembra di guardare il mondo con altri occhi e l’entusiasmo del piccolo Little ci trascina. Tutta la vita é sempre fatta in questo modo. Occorre accettare di guardare il mondo da prospettive diverse, mettersi ad osservare da certe angolature. E sempre apprezzare il cambiamento, essere pronti a sentirsi piccoli, essere pronti a riceve emozioni, a rinnovare le regole del nostro sguardo.

stuart little e.b. whiteIl libro di oggi è…

Stuart Little – E.B. White

Quando la moglie del signor Federico Little mise al mondo il suo secondo figliolo, tutti notarono che non era piu’ grosso di un topo. E in verità di un topo aveva molte caratteristiche…

 

Ora attendo con ansia i vostri suggerimenti!! Eccoli:

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