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Alla scoperta delle Svizzera: le cascate del Reno

cascate reno con bambini

La primavera è ormai alle porte e oggi vorrei suggerirvi una delle mete da noi piu’ gettonate quando il tempo è bello e abbiamo voglia di avventura. Oggi voglio raccontarvi delle magiche cascate del Reno.

Da noi distano davvero poco, circa 1 ora, ed è per questo che quando i nostri amici ci vengono a trovare, una gita non puo’ mai mancare.

Cosa hanno di speciale queste cascate?

Io le definisco magiche: inannzitutto solo le cascate piu’ grandi d’Europa inoltre per arrivarci bisogna attraversare un castello e scendere una lunga scalinata ricavata dalla roccia, è possibile poi attraversarle con una barchetta a motore, ammirarle dall’alto di una altissima roccia e  giocare in un parchetto giochi  o ad un meraviglioso parco avventura.

Andiamo con ordine!

Per accedere alle cascate e alle barche che attraversano il fiume e offrono una gita mozzafiato sulle cascate, bisogna attraversare un castello del XII secolo con tanto di ponte di legno. L’atmosfera diventa subito magica e da lontano si sente il rumore dell’acqua che colpisce le rocce.Immaginare principesse rapite da draghi volanti e prodi cavalieri è un attimo!

cascate del reno castelloDopo aver attraversato il castello, ci attende la discesa della scalinata ricavata nella roccia. Lungo il percorso troverete grotte con viste spettacolari, terrazze di legno a ridosso dell’acqua e rifugi sicuri con magnifiche vetrate multicolori.

cascate reno

Arrivati in fondo alla scalinate, troviamo il molo dove è possibile scegliere vari tipi di “tour”: dal semplice attraversamento del fiume, al percorso lungo a quello che vi porterà sulla roccia a ridosso delle cascate.

Noi li abbiamo provati tutti e di certo quello piu’ emozionante è quello che vi porta al centro del fiume. Ne uscirete un po’ bagnati, ma ne vale davevro la pena. PF lo adora e ogni volta vuole sempre riprovarlo.

Sull’altra riva dei fiume poi vi attenderà un altro molo dove troverete ristoranti, bar e self service  per fare uno spuntino veloce e godervi una vista meravigliosa.

A ridosso del fiume vi è anche un piccolo parco giochi di cui PF è innamorato perchè ha un enorme scivolo a 4 posti, altalene pendenti e un simpatico castello di legno.Per chi ama emozioni piu’ forti poi, sulla collina a ridosso del sentiero si trova un parco avventura pernsato sia per grandi che per piccini. Noi non abbiamo ancora avuto modo di provarlo, ma ce l’hanno consigliato vivamente.

cascate reno parco giochi

Per chi avesse tempo e voglia, un simpatico trenino elettrico vi potrerà alla scoperta della città di Schaffausen, davvero molto caratteristica e di cui vi parlero’ in un’altra occasione.

Al termine della gita, una volta riapprodati sulla riva del castello, averete anche la possiblità di risalire utilizzando un ascensore panormaico completamente di vetro. Un’esperienza che diverte parecchio PF!

Per maggiori e piu’ dettagliate informazioni, vi rimando al sito ufficiale che trovate qui.

Alcuni suggerimenti:

  • La prima volta che abbiamo visitato le cascate e saliti sulla roccia in mezzo al fiume, PF aveva 5 anni. Non abbiamo avuto nessun problema, ma è da tenere presente che la scalinata per salire sullo scoglio è stretta, ripida e un po’ scivolosa e in cima lo spazio è davvero poco.
  • Durante il percorso in barca un po’ di schizzi sono da mettere in conto, quindi vi consiglio un impermeabile soprattutto se la giornata non è delle piu’ calde.
  • I bar, i ristoranti e i self service a disposizioni hanno prezzi “svizzeri” quindi non paricolarmente economici. Tenetene conto!
  • Il parcheggio all’ingresso delle cascate è enorme e quindi, anche in alta stagione, un posto si trova sempre
  • Entrare alle cascate ha un costo. La cassa è proprio  prima dell’ingresso al castello. Il biglietto comprende solo l’ingresso al castello e la discesa alle scalinate. Per i tour con il battello, il biglietto lo dovrete fare al molo. Conservate il biglietto d’ingresso, perchè lungo tutto il percorso troverete delle sbarre automatiche.
  • Sia all’ingresso che sulla riva opposta del fiume si trovano negozietti di souvenir dove immancabilmente si finisce sempre per comprare qualcosa!

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I dadi delle storie

i dadi delle storie

“Raccontare, raccontare, raccontare” questo è ormai diventato il motto di PF!

Sia a scuola che al corso di italiano PF è invitato sempre a raccontare di sè e di cio’ che gli succede durante la giornata. La sua capacità di raccontare i fatti, di usare un vocabolario ricco, di porre domande agli altri e di ripetere cosa gli altri hanno detto nel gruppo viene valutata… anche se lui non lo sa! A PF piace raccontare perchè è un gran chiacchierone e per nulla timido, cosi’ gli viene facile partecipare a questi momenti e si arrabbia quando non viene scelto.

Sfruttando tutto cio’, per rafforzare il suo vocabolario (sia in tedesco che in italiano), ho realizzato un po’ di attività tra le quali “i dadi delle storie”. Ne esistono in commercio vari tipi tutti bellissimi, ma io avevo bisogno di qualcosa di specifico da poter variare a piacimento. Realizzarli  in casa è un gioco da ragazzi e inoltre potevo scegliere e aggiungere  immagini e dadi di volta in volta. Ho scelto figure  volutamente ambigue, in modo che ognuno puo’ interpretarle come piu’ gli piace. Per esempio l’immagine della mongolfiera potrà significare l’oggetto oppure l’atto di volare…

Usare i dadi è semplice, noi li utilizziamo in questo modo:

Versione 1: ognuno di noi ha in mano due dadi e li tira a turno. In base all’immagine che compare sui propri dadi dovrà raccontare una storia che dovrà collegarsi a quella del giocatore precedente. Ci diamo un tempo massimo sia per finire il turno (1,2 o 3 giri di clessidra) sia per finire la storia.

Versione 2: i dadi vengono lanciati tutti insieme e a turno ogni giocatore deve scegliere un dado e raccontare una storia collegandosi a quella degli altri partecipanti. Quando tutti i giocatori hanno finito il proprio turno, i dadi verranno rilanciati e cosi’ via fino al completamento del racconto. Anche qui ci diamo un tempo massimo sia per terminare il proprio turno che la partita.

Come vedete il gioco è facile e divertente e puo’ essere fatto in qualsiasi lingua.

Se volete provare anche voi, ecco qui gli 8 dadi delle storie da  stampare ed assemblare!

Non mi resta di augurarvi buone storie!

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Post di Paola Misesti

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Le bamboline scacciapensieri per parlare di emozioni

bamboline guatemalteche

Qualche tempo fa, una cara amica ci ha regalato delle bamboline molto particolari: le bamboline scacciapensieri.

Queste bamboline vengono da molto lontano, dal Guatemala, e hanno una storia davvero particolare, ne parlava già Tamara qui.

Si narra che il Dio del sole dono’ alla principessa Ixmucane il potere di aiutare le persone risolvendo i loro problemi. La principessa a sua volta diede questo potere a sei rappresentanti: le bamboline scacciapensieri, appunto!

Secondo la tradizione guatemalteca, prima di addormentarsi bisogna confidare alle bamboline i propri problemi e lasciarle poi riposare sotto il proprio cuscino. Al mattino le bamboline avranno scacciato via tutte le nostre preoccupazioni. Attenzione pero’: una bambolina puo’ risolvere solo un problema alla volta!

Trovo questa tradizione davvero molto bella e con Piccolo Furfante abbiamo usato le nostre bamboline molte volte, soprattutto quando PF aveva bisogno di affrontare qualche evento che gli metteva  ansia.

Il piu’ delle volte PF ha condiviso anche con me o papà Ema i suoi problemi, alcune volte invece ha preferito mantenere il segreto. Tutte le volte comunque queste piccole bamboline ci hanno fornito il pretesto di parlare insieme a PF dei nostri sentimenti, delle nostre esperienze di bimbi, delle preoccupazioni grandi e piccine… Mica male, per 6 bamboline non piu’ grandi di un dito! 😀

Come vi dicevo noi le abbiamo avute in regalo, ma farle é davvero semplice. Ecco cosa serve:

  • uno stecchino di legno lungo (quello per gli spiedini per intenderci)
  • una limetta per le unghie
  • filo di vari colori
  • un pezzetto di stoffa
  • etichette adesive
  • un pennarello indelebile nero
  • un pastello rosa
  • una forbice

Come realizzarle:

Dividere lo stecchino in 3 parti: due della stessa misura ed una piu’ piccola. Limare le estremità con la limetta per le unghie. A questo punto disporre i pezzettini di legno a forma di croce: i legnetti piu’ lunghi saranno le gambe e la testa, mentre quello piu’ piccolo diventerà le braccia!

Ora ci vuole un po’ di pazienza: con il filo bisogna avvolgere il corpo della bambolina. Inizialmente bloccate i pezzi di stecchino poi scendete andando a rivestire le gambe. Ripetete l’operazione finché il filo non ha coperto tutta la parte inferiore del corpo. Ora cambiate filo usandone uno di diverso colore e ripetete l’operazione ma per la parte superiore del corpo: busto e braccia.

Non é necessario fare nodi basta che l’ultimo pezzo di filo venga bloccato da quello successivo o infilato sotto i fili precendenti. Una volta terminato di avvolgere anche il busto, quello che bisogna fare é creare il volto. Prendete la vostra etichetta adesiva e avvolgete l’estremità superiore dello stecchino. Una volta bloccato, potrete colorare di rosa l’adesivo e disegnarvi occhi, bocca e capelli.

bamboline guatemalteche scaciapensieri fai da te tutorial

Dato che le bamboline sono 3 uomini e 3 donne, per le donne é sufficiente legare loro alla vita un piccolo pezzo di stoffa e bloccarlo con del filo.

Come vedete realizzarle é davvero facile e veloce. Credetemi: immaginavo di perdere presto la pazienza, ma con mia grande sorpresa é stato cosi’ semplice che non ne ho avuto modo!

Se vi state domandando perché mi sono messa a crearne altre, la risposta é ovvia: le regalero’ ad un’amica, in modo che anche lei e i suoi bimbi vi possano “giocare”.

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