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Alla scoperta della terra ovvero come ti affetto il mondo.

Costruire mappamondo con plastilina

La nostra homeschooling di italiano è iniziata da qualche giorno. PF avrebbe voluto proseguire con le avventure di Marco e Loi nello spazio, ma io mi ero decisamente stufata sia dei personaggi che della storia che abbiamo portato avanti per tutto l’anno scorso. Quando mi stufo perdo purtroppo sia l’entusiasmo che l’ispirazione, cosi’ ho deciso di cambiare tema.

Dato che PF da grande vorrebbe diventare (tra le altre cose) uno scienziato di Technorama, ho deciso di prendere due piccioni con una fava e unire le lezioni di italiano con quelle di scienze, storia e geografia e anche un po’ di matematica che non fa mai male!

I nostri due nuovi amici Leo e Pros dopo essersi presentati hanno deciso di coinvolgere PF alla scoperta della terra, iniziando proprio dalla sua formazione, argomento per altro che stanno trattando anche a scuola.

Oltre ad utilizzare delle schede che spiegavano i vari strati che compongono la terra, per rendere piu’ interattiva la lezione,  ho creato un piccolo globo terrestre con la plastilina usando questo come modello.

Dopo aver fatto un breve dettato su questo argomento e studiato le schede, PF ha potuto allegramente affettare la “sua” terra e constatare come effettivamente gli strati si susseguono l’un l’altro.

struttura terra con plastilina

Il povero globo terrestre è poi stato ulteriormente sezionato e ricomposto per f essere infine riassemblato ed utilizzato come palla da bowling.

La nostra prima lezione di scienze ha avuto quindi un discreto successo. Se anche voi morite dal desiderio di affettare globi terrestri, non vi serve altro che plastilina (o piu’ in generale dido’)  giallo, arancione, rosso, blu e verde. Naturalmente i vari continenti sono solo abbozzati, ma fanno egregiamente il loro lavoro.

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Venerdi’ del libro: Barzellette

Qualche anno fa Nonno Gianni ha fatto scoprire a PF le barzellette. Inizialmente doveva spiegargliele una ad una perchè non le capiva: non capiva i giochi di parole, i doppi sensi , le allusioni…

Siamo cosi’ entrati nella fase “le ripeto, rido, ma non so perchè!”

Poi siamo passati alla fase “me le invento di sana pianta” e direi che è stata dura, ma siamo sopravvissuti: le barzellete di PF sono terrificanti. Quando scatta con l’attacco “ora vi racconto una barzelletta”, ci vengono i sudori freddi: non tanto per la barzelleta in sè, ma perchè ne ripete a raffica almeno 30… tutte senza senso!

Per superare questa fase il prima possibile, sono andata in cerca di un libro. Me ne avevano parlato, ma ho sempe rimandato (ignara di quello che mi aspettava). Sabato pero’ mi sono tuffata a pesce e me lo sono presa.

Non c’è nemmeno da dirlo: è stato un successone. Inoltre ho colto due piccioni con una fava: PF legge volentieri (direi che ci passa ore) e noi finalmente sentiamo barzellette “umane”. In fondo al libro poi si trovano dei giochi divertenti, anche quelli molto piaciuti.

Per ringraziare nonno Gianni di aver introdotto il nipotino nel mondo delle barzellette, sabato pomeriggio ha avuto la gioia di ascoltare (e riascoltare e riascoltare e riascoltare…) PF leggere questo magnifico libro, che è…

Barzellette Super-top-Compliation

geronimo stitlon barzellette

Ora aspetto, come sempre, i vostri suggerimenti. Eccoli:

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Venerdi’ del libro: Platone è meglio del prozac

Chi mi conosce bene lo sa: la filosofia è stata una dei miei grandi amori di gioventu’. Per un periodo avevo perfino pensato di iscrivermi alla facoltà di filosofia, ma il mio spirito pragmatico mi ha fatto scegliere altro.

Confesso che non è stato un colpo di fulmine. Inizialmente avevo catalogato il caro Parmenide, con il suo famoso “l’essere è e non puo’ non essere”, come un pazzo furioso. Fortunatamente una fantastica professoressa ha illuminato il mio cammino e alla fine del liceo ero letteralmente persa dietro a Kant e compagni. All’università ho fatto ogni possibile esame di filosofia esistente nel mio corso di laurea, per finire la mia carreriera universitaria con un bell’esame di filosofia teoretica.

Questo per dirvi che adoro i libri che ne trattano, ne parlano o solo vagamente ne accennano.

Confesso pero’ che quando ho visto il libro di oggi, non mi è venuta la minima voglia di comprarlo. Il titolo (a  mio parere davvero brutto) aveva eliminato ogni mio desiderio; solo l’intervento di papà Ema ha dato la spinta all’acquisto, catalogandolo come un libro che “è piaciuto a Carlo”. Dato che stimo molto Carlo e i suoi gusti letterari, l’ho acquistato sulla fiducia.

Il libro in effetti scorre bene, è adatto anche a chi ha poca dimestichezza con la filosofia ed è ricco di stimoli e riflessioni. Offre inoltre una ricca bibliografia per chi vuole approfondire gli argomenti trattati. Di cosa parla? Di vita, naturalmente.

Nell’introduzione l’autore spiega  cosi’ la scelta di scrivere questo libro :

… in sostanza la filosofia risponde alle domande che tutti ci poniamo: che cos’è una vita buona? Che cos’è il bene? Che senso ha la vita? Perchè sono qui? Perchè dovrei fare la cosa giusta? E che cos’è la cosa giusta?

Sono domande tutt’altro che facili e non ci sono facili risposte, altrimenti non staremmo ancora a rimuginarle.

… Il grande vantaggio di disporre di migliaia di anni di riflessione ai quali attingere consiste proprio in questo: che molte delle menti piu’ fertili della storia hanno meditato su questi argomenti e hanno lasciato concezioni e linee di condotta a nostro beneficio.

L’autore comunque ricorda anche che…

… Apprendi dalle fonti tutto cio’ che puoi, ma per giungere a un modo funzionale di affrontare il mondo dovrai compiere da solo l’opera di riflessione.

Il libro di oggi quindi è:

Platone è meglio del Prozac – Lou Marinoff

platone è meglio del prozac

Ora attendo i vostri suggerimenti! Prima pero’ vi volevo comunicare che sto lavorando per una bella novità che riguarderà questa rubrica e tutti i suoi partecipanti. Spero di riuscire a finire “il tutto” entro settimana prossima. Incrociate le dita!

Eccovi tutti:

Intanto qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro.

Buon fine settimana a tutti voi! Noi saremo finalmente in Italia!!!

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

 

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