Piccolo Furfante ama dipingere, disegnare, colorare, scrivere! Insomma è un vero artista in erba. Di certo c’è lo zampino dello zio Stefano, lo zio illustratore, le cui opere sono appese un po’ per tutta la casa, senza contare libri e disegni che lo zio mette a disposizione del nipotino.
Tempere, pastelli, pennarelli, acquerelli, gessetti colorati ed ogni sorta di strumento da disegno è presente in casa P. Di recente hanno fatto la loro comparsa i timbri, raffiguranti alcuni dei suoi personaggi preferiti. E’ stato subito amore a prima vista.
Ho così deciso di navigare un po’ in rete per vedere se esisteva qualche suggerimento per costruire dei timbri fatti in casa, facili da realizzare e che non richiedessero materiali difficili da reperire.
Ho trovato molti di siti sull’argomento, recuperando molte idee. Eccone alcuni:
- Cafè creativo
- Michele Ward
- FamilyFun.com
- Mammafelice.com
- Barb’s Craft Therapy
- Familycrafts.about.com
- Illustratingstories.com
I consigli proposti però non mi soddisfacevano pienamente: volevo costruire dei timbri che potessero essere utilizzati comodamente da Piccolo Furfante, fossero cioè facili da maneggiare (la cui impugnatura non fosse né troppo piccola nè troppo grande) e che le figure da stampare risultassero semplici e grandi. Ho deciso, quindi, di non usare come supporto i tappi di bottiglia (troppo piccoli) o quelli dei vasetti di vetro (troppo sottili per una presa comoda) e nemmeno i legnetti del Jenga (costosi e non facili da impugnare per un bambino).
Ho incominciato, allora, a girovagare per negozi Fai da Te in cerca di idee e ho trovato dei tappi in sughero di grandi dimensioni, leggermente sagomati, destinati a chiudere le giare di vino. Era quello che faceva al caso mio.
Per quanto riguarda il materiale per le sagome, ho scartato il sughero e la gomma (troppo difficile da intagliare) e la crepla o l’argilla (richedevano un procedimento troppo lungo per i miei gusti) e anche la gomma piuma (troppo morbida e delicata). Avevo inizialmente pensato al Das o alla pasta di sale, ma ero poco convinta dei risultato finale. Così ho tirato fuori dalla cantina un vecchio tappettino che Piccolo Furfante usava quando era molto piccolo. Alcuni pezzi erano mancanti ed alcune parti erano rovinate. Sono riuscita, tuttavia, a recuperare (dei pezzi erano staccabili) e a ritagliare con il taglierino (senza fatica) delle sagome che poi ho provveduto ad incollare con la colla sui tappi di sughero.
Piccolo Furfante ha apprezzato il risultato e si è dato subito da fare nella realizzazione di un bel murales…fermato appena in tempo, è stato “dirottato” nella creazione di un più tranquillo dipinto su tavolo!!
A dire la verità, il materiale delle sagome è poco poroso e quindi poco adatto all’inchiostro (le immagini risultano sbiadite), mentre è perfetto per le tempere ed i colori ad acqua. E poi ha un grosso vantaggio: è facile da pulire!
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