Ormai è da tanti anni che in casa P. si festeggia il Giorno del Ringraziamento. A dire la verità se ne festeggiano due: uno con la famiglia più intimo, l’altro con gli amici più caotico e festaiolo.
Perchè ci piace festeggiarlo?
- Perchè è un modo per sentirci ancora in America insieme ai nostri amici lontani
- Perchè è bello avere una scusa per ritrovarci e far festa
- Perchè a Papà Ema piace cucinare e a noi piace mangiare
- Perchè è divertente avere in tavola un tacchino da 16 kg e tante pietanze stranissime
- Perchè è bello aver un giorno in cui ringraziare per tutte le cose belle che abbiamo
Il pranzo è stato sempre preparato in cooperazione. Ognuno si è sempre cimentato a cucinare qualche pietanza e negli anni ognuno ha perfezionato il suo piatto. Noi siamo gli “esperti” del tacchino, Bobo e Sam delle torte alle noci pecan, mentre Guus, Bruna e Marco del purè di patate (una volta è stata indetta anche la gara di “pelatura della patata bollente con coltello e forchetta” 🙂 !! La vincitrice fu la mitica Paola di Lovere), Antonio e Monica della torta alle mele (buuuuonissima) e Franz e Cri della mitica salsina…
Insomma, la festa diventa sempre una grande abbuffata.
Con l’arrivo dei bimbi, il tempo per stare a tavola tranquilli a mangiare è diminuito, ma non la voglia di divertirsi, di stare insieme e cucinare.
Quest’anno visto il poco tempo a disposizione (manca solo 1 settimana) e il numero elevato di bimbi presenti, ormai grandicelli e quindi più difficili da tenere tranquilli, abbiamo deciso di trasformare il pranzo con gli amici in un brunch con tanti giochi ed attività da fare (che devo ancora preparare).
Prossimamente vi posterò il menu, le ricette e le attività!!
Per ora sono riuscita a fare qualche tacchino decorativo di carta che ho trovato qui, insieme a delle tovagliette gioco che userò come sottopiatto per i bimbi e dei segna posto.
Da lunedì poi inizierà la nostra “settimana dei grazie“. Ogni giorno scriveremo su un fogliettino di carta un ringraziamento per qualcosa che abbiamo e lo legheremo (con l’aiuto di una spillatrice) al nostro alberello bonsai, generosamente offerto (in martirio, come dice lui) da Papà Ema! L’idea mi è venuta da una scultura a forma di albero che si trova nel parco Yerba Buena a San Francisco. Un bellissimo alberello tra i cui rami ci sono tantissimi bigliettini per ricordare le responsabilità e l’impegno di ogni cittadino per la propria comunità.
Penso che sia una bella attività da fare anche per chi non festeggia come noi il Giorno del Ringraziamento. Ideale prima di Natale.
Ecco altre belle idee per costruire il proprio lavoretto “raccogli-grazie“:
- KidoInfo (con un alberello tutto di carta)
- eHow.com (con le istruzioni anche fotografiche per creare un albero da un rametto di legno)
- FamilyCorner.com (con un alberello di carta che ha per foglie le impronte delle manine dei bimbi)
- There is no place like home (con un magnifico albero di carta)
- LifeWithoutNovacaine (con uno splendido alberello fatto di rami e foglie a forma di tacchino)
- FamilyFun.go.com (con tante foglioline dove poter scrivere i propri grazie)
- Parents.com (con un meraviglioso tacchino fatto di gomitoli di lana e con la coda piena di grazie)
- NoTimeForTheFlashCards (per costruire una scatoletta di cartone raccogli-grazie)
- Kaboose (con un simpatico fiore dei grazie: un petalo per ogni ringraziamento)
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Here is our Tree of Thanks achieved with our bonsai tree (a wonderful pomegranate) and many small piece of colored paper. Happy Thanksgiving everyone!