Le bocce magiche sono la mia passione. Ho una vera e propria dipendenza da bocce magiche. Non so come tecnicamente si chiamino: per intenderci sono quelle palle di vetro con la neve che scende. Da piccola, ad ogni viaggio ne acquistavo una, forse per questo le associo alle vacanze ed a momenti particolarmente felici e spensierati. E forse proprio per questo le adoro!
Papà Ema, naturalmente, le odia o, per meglio dire, le tollera e così per la buona pace familiare abbiamo deciso che:
- Solo una boccia magica alla volta può comparire sugli scaffali (ora c’è quella di Barcellona con la Sagrata Familia in pietra)
- Le dimensioni delle bocce devono essere accettabili (non più grosse di una mela)
- Le bocce non devono emettere nessun suono (ad eccezione di quella di Natale che tutti adoriamo)
- L’acquisto di nuove bocce deve essere ponderato attentamente
Va da sè che Piccolo Furfante adora le bocce magiche (soprattutto quelle musicali!!!).
Così prima di iniziare questa attività ovvero la costruzione di bocce magiche, ho vagliato bene i pro e i contro. Hanno vinto i pro (dubbi??? 😉 ) e così ieri io e Piccolo Furfante abbiamo realizzato le nostre bocce.
Cosa abbiamo usato:
- contenitore (usato) trasparente di sapone liquido. Abbiamo utilizzato quelli della Palmolive con i pesciolini dentro. Era da un po’ che li conservavo!!
- polverina colorata
- cannucce colorate
- perline colorate
- carta lucida (quella dei pacchi natalizi)
- forbici
- tappi di plastica
- imbuto
- un bicchiere d’acqua
Crearle è davvero semplice e divertente.
Per prima cosa ho preparato vari contenitori con dentro il materiale da inserire nelle bocce: uno con le cannucce tagliate finemente, uno con la polverina magica, uno con le perline e uno con la carta lucida ritagliata a quadratini molto piccoli.
Ho lavato bene il contenitore di sapone, in modo che non producesse schiuma. Ho posto tutti i materiali sul tavolo e, dopo aver spiegato a Piccolo Furfante cosa dovevamo costruire, gli ho chiesto di inserirli nelle bocce (due) con l’aiuto dell’imbuto. PF si è divertito molto a riempirle: sembrava un alchimista intento a preparare qualche pozione magica!
Una volta finite di riempire, ho passato a PFalcun i bicchieri d’acqua e lui, sempre con l’aiuto dell’imbuto, li ha rovesciati dentro le bocce fino ad arrivare al bordo della bottiglietta di plastica. Ho chiusto il tutto con un tappo di plastica sigillandolo con della colla. Le bocce erano pronte!
Alcuni materiali naturalmente galleggiano (carta lucida, cannucce), altri affondano (perline), altri ancora cadono molto lentamente (la polvere colorata). Piccolo Furfante era curiosissimo di capire il perchè succedesse proprio questo!
Naturalmente ha mostrato orgoglioso a Papà Ema le sue creazioni… non vi dico la faccia del papà!!!
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