Il dado dei colori

dado-dei-coloriEcco un’altro gioco per stimolare, in maniera divertente, l’apprendimento dei colori.

E’ un gioco di velocità ed abilità, per cui è necessario che il bambino sappia riconoscere già in modo sicuro i diversi colori. A Piccolo Furfante piace molto e lo propone spesso. E’ un gioco da fare in due o più persone. Più si è e più è divertente.

Cosa è necessario:

– un dado con rappresentato un colore per faccia

– delle immagini o degli oggetti tutti uguali tranne che per il colore (va da sè che i colori degli oggetti devono essere uguali a quelli sul dado). Noi abbiamo usato delle pedine di un vecchio gioco dell’oca.

Le regole sono semplici:

Ponendo sul tavolo gli oggetti o le immagini, a turno ogni giocatore deve tirare il dado e vince il turno chi recupera per primo l’immagine  del colore corrispondente a quello uscito. Nella nostra versione (facilitata) c’è solo un oggetto per colore, ma è possibile ampliare la scelta e rendere il gioco più avvincente.

L’unica difficoltà, nel nostro caso, è legata al turno: sottrarre, infatti, il dado a Piccolo Furfante è complicatissimo. Esige, pretende ed ottiene di essere sempre lui il giocatore incaricato a tirarlo. Poco male…

Ecco il modello per costruire il dado e delle immagini da poter utilizzare come carte da gioco. Per rendere più solido il dato è sufficiente incollare lo schema su di un cartoncino.

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Timbri fai da te per bambini

timbri1Piccolo Furfante ama dipingere, disegnare, colorare, scrivere! Insomma è un vero artista in erba. Di certo c’è lo zampino dello zio Stefano, lo zio illustratore, le cui opere sono appese un po’ per tutta la casa, senza contare libri e disegni che lo zio mette a disposizione del nipotino.

Tempere, pastelli, pennarelli, acquerelli, gessetti colorati ed ogni sorta di strumento da disegno è presente in casa P. Di recente hanno fatto la loro comparsa i timbri, raffiguranti alcuni dei suoi personaggi preferiti. E’ stato subito amore a prima vista.

Ho così deciso di navigare un po’ in rete per vedere se esisteva qualche suggerimento per costruire dei timbri fatti in casa, facili da realizzare e che non richiedessero materiali difficili da reperire.

Ho trovato molti di siti sull’argomento, recuperando molte idee. Eccone alcuni:

I consigli proposti però non mi soddisfacevano pienamente: volevo costruire dei timbri che potessero essere utilizzati comodamente da Piccolo Furfante, fossero cioè facili da maneggiare (la cui impugnatura non fosse né troppo piccola nè troppo grande) e che le figure da stampare risultassero semplici e grandi. Ho deciso, quindi, di non usare come supporto i tappi di bottiglia (troppo piccoli) o quelli dei vasetti di vetro (troppo sottili per una presa comoda) e nemmeno i legnetti del Jenga (costosi e non facili da impugnare per un bambino). timbri2

Ho incominciato, allora, a girovagare per negozi Fai da Te in cerca di idee e ho trovato dei tappi in sughero di grandi dimensioni, leggermente sagomati, destinati a chiudere le giare di vino. Era quello che faceva al caso mio.

Per quanto riguarda il materiale per le sagome, ho scartato il sughero e la gomma (troppo difficile da intagliare) e la crepla o l’argilla (richedevano un procedimento troppo lungo per i miei gusti) e anche la gomma piuma (troppo morbida e delicata). Avevo inizialmente pensato al Das o alla pasta di sale, ma ero poco convinta dei risultato finale. Così ho tirato fuori dalla cantina un vecchio tappettino che Piccolo Furfante usava quando era molto piccolo. Alcuni pezzi erano mancanti ed alcune parti erano rovinate. Sono riuscita, tuttavia, a recuperare (dei pezzi erano staccabili) e a ritagliare con il taglierino (senza fatica) delle sagome che poi ho provveduto ad incollare con la colla sui tappi di sughero.

timbri3Piccolo Furfante ha apprezzato il risultato e si è dato subito da fare nella realizzazione di un bel murales…fermato appena in tempo, è stato “dirottato” nella creazione di un più tranquillo dipinto su tavolo!!

A dire la verità, il materiale delle sagome è poco poroso e quindi poco adatto all’inchiostro (le immagini risultano sbiadite), mentre è perfetto per le tempere ed i colori ad acqua. E poi ha un grosso vantaggio: è facile da pulire!

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L’Omino Pan di Zenzero impara le forme

zenzi-formeDopo i colori, Piccolo Furfante si sta concentrando sulle forme. Per ora quelle base: cerchio, quadrato, triangolo.

Ho creato quindi delle pratiche e simpatiche schede raffiguranti alcuni dei suoi animali preferiti (orso ed elefante) nonchè  uno dei  personaggi di Shrek che più lo appassiona: l’Omino Pan di Zenzero.

Occorrente per creare le schede:

– Cartoncino (di qualsiasi colore. Io ho usato gli stessi colori dei soggetti delle schede: rosso, blu e marrone)

– Forbici

– Colla

– Modelli (animaliOmino Pan di Zenzero)

Costruirle è davvero molto semplice:

Stampare i modelli, incollare il tutto sul cartoncino e ritagliare i diversi soggetti seguendo il contorno delle singole schede; ritagliare poi le forme geometriche relative al personaggio scelto.  E come direbbe Piccolo Furfante: ecco fatto!

Per farle durare un po’ di più (vista la poca delicatezza di PF) le ho anche plastificate.

Come usarle:

Il gioco consiste nel trovare la forma giusta che completi il disegno della scheda, in modo che il personaggio non presenti più “quel brutto buco” (cito testualmente Piccolo Furfante). Per rendere il gioco più avvincente è possibile usare un timer (io di solito utilizzo quello da cucina) o giocare in due o più giocatori.

Va da sè che se il bambino non ha ancora dimestichezza con le forme è meglio rimandare le sfide (timer e competizione) ad un momento successivo quando si sentirà più sicuro di sè.

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