Timbri naturali per giocare con l’arte e la fantasia

“Mamma, ma tu sei tutta matta!” E’ questo che mi ha detto Piccolo Furfante quando gli ho proposto di giocare con i timbri (guardate qui a fianco la sua faccia incredula!! ). Certo non erano timbri qualsiasi (due patate, una carota, una mela e un limone), ma questa è stata la sua prima reazione e mi ha fatto capire un po’ di cose:

  • Piccolo Furfante sta incominciando ad essere “condizionato” su ciò che è giusto o meno utilizzare come strumento per giocare/fare lavoretti/dipingere
  • Stanno emergendo le prime resistenze, i primi blocchi creativi
  • Bisogna correre ai ripari

E’  importante che un bambino dell’eta di PF sappia esattamente cosa sia una cosa/oggetto nella realtà (una mela è una mela: un frutto fatto in un determinato modo, di determinati colori, commestibile…),  ritengo però fondamentale che  questo non comporti che si perda quella visione a 360° che  porta anche a vedere la mela per qualcosa d’altro da quello che è; cosa che pemette di poterla utilizzare come più gli pare e piace. Quindi se da una parte la sua esperienza quotidiana, la scuola e le nostre attività  gli fanno acquisire quel senso di realtà di cui dicevo prima, è necessario che di pari passo sia stimolato a mantenere viva e coltivare la sua immaginazione e la sua creatività.

Questa semplice attività con i timbri è stata, perciò, molto di più che un semplice gioco per divertirsi con l’arte. E’ diventata un modo per coltivare la sua creatività e la sua fantasia che la quotidianità limita ed imbriglia.

Cosa abbiamo usato:

  • una patata divisa a metà
  • una papata divisa a metà  e tagliuzzata
  • metà carota
  • un limone diviso in due e privato dei semi
  • una mela divisa a metà e privata dei semi
  • tempere di vari colori
  • un foglio grande di carta da pacchi e uno bianco
  • una tovaglia cerata
  • dei piatti di plastica

Ho steso per terra la tovaglia cerata e poi il foglio da pacchi. Ho preparato i timbri naturali ed alcuni piatti con le tempere. Ho detto a Piccolo Furfante che con i timbri e i colori poteva fare qualsiasi cosa (ad eccezione di dipingere pareti, mobili… 😉 ). Dapprima mi ha chiesto spiegazioni su come utilizzarli, così ho preso la carota e gliel’ho mostrato, intingendola nella tempera e stampando un bel timbro tondo sul foglio. Poi ho lasciato fare a lui, non intervenendo ma facendogli di tanto intanto qualche domanda: “Quale timbro ti piace di più?”, “Ti piace questo gioco?”, “Che frutta o verdura potremmo usare ancora?”…

Piccolo Furfante era presissimo dalla sua attività: timbrava, timbrava, timbrava e timbrava ancora, cambiando verdura e commentando i risultati. Ecco alcune delle sue osservazioni:

  • “La mela lascia delle impronte che sembrano piedi… anzi scarpe… due grosse scarpe”
  • “Guarda: la patata sembrano gli zoccoli di un cavallo… clop, clop, clop…”
  • “La carota non mi piace: le impronte sono troppo piccole!
  • “Mamma, posso usare un kiwi per timbrare?” ACC… non avevamo kiwi a disposizione! 🙂
  • “E se trascino la carota, cosa succede?” “Guaaaaarda, sembra un pennarello, posso scrivere! Posso scrivere quello che voglio con la carota!”
  • “Io vado avanti con la patata e tu mi segui con la mela, così facciamo tante impronte che si seguono e poi alla fine si incontrano e giocano insieme!”
  • “Se metti tanto colore viene male, devi metterlo così… se no non si vedono le impronte! Capito?”
  • “Mamma, ora appendiamo il foglio? E’ un bel disegno d’impronte. Mi piace tanto!”

Dopo aver dipinto anche il secondo foglio, Piccolo Furfante si è stancato e siamo passati ad altro… però l’esperienza è stata divertente e molto stimolante 🙂

Vi è “…la necessità di allargare quanto più possibile l’esperienza del bambino se vogliamo formare delle basi abbastanza solide per la sua attività creativa. Quanto più il bambino avrà visto, udito e sperimentato, quanto più avrà conosciuto e assimilato, quanto maggiore sarà l’entità di elementi della realtà che avrà avuto a disposizione della sua esperienza, tanto più significativa e feconda – a parità di ogni altra condizione – riuscirà la sua attività immaginativa”

“Immaginazione e creatività nell’età infantile” Vygotskij

Ecco un po’ di idee per creare timbri fai da te:

LEGGI ANCHE…

 

 

Continue Reading

L'educazione non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco

Mi sono accorta che per raccontare tutte le cose che io e Piccolo Furfante abbiamo fatto in questi giorni mi sarebbero necessari un sacco di post. Il (mio) tempo purtroppo è tiranno e non mi permette di fare questo. Nella paura di perdermi tutti i bei momenti passati insieme, ho deciso di fare un post cumulativo, una sorta di post-album dove raccogliere gli scatti delle nostre intense gionate.

Il titolo del post si rifà ad una celebre frase di W. B.Yeats che riassume perfettamente non solo la mia opinione sul concetto di educazione ma anche il senso delle attività che io e PF facciamo insieme 🙂

E così… ecco il nosro post-album delle vacanze:

Eccoci preparare il regalo per la Festa del papà: un magnifico quadretto. Piccolo Furfante ha rappresentato il mare, un Barbapapà  e un uccellino. Non chiedetemi, però,  il perchè 😉

E giocare con il nostro “Abominevole” uomo delle nevi: una simpatica bambolina di plastica alta 2 cm che, lasciata immersa nell’acqua per 10 giorni, diventerà grande, anzi grandissima. Almeno così promettono le istruzioni… staremo a vedere!!

La nostra gita sul Lago per dare da mangiare alle paperelle… a cui si sono aggiunti cigni, gabbiani, passerotti, piccioni e una bambina di 2 anni che ha apprezzato il pane secco gettato per terra (la sua mamma mi è sembrato lo abbia apprezzato meno!) 🙂

Qualche ora passata in cucina a preparare le veneziane del nostro “non-compleanno”! 🙂 Ebbene sì: quando vogliamo coccolarci io e PF prepariamo qualche dolce. Una volta pronto ci mettiamo sopra le candeline e le spegnamo, esprimendo un desiderio. Naturalmente ripetiamo l’operazione varie volte, non si sa mai 😉

Un bel pomeriggio passato a giocare al tesoro nascosto e all’isola degli animali con la nostra scatola dei ceci e, infine, a rilassarci leggendo libri e le avventure di Topolino, la Divina Commedia per l’esattezza. Questa sì che è cultura 🙂

E poi abbiamo giocato con le stelle filanti costruendo recinti per gli animali e realizzando un magnifico arcobaleno per il giorno di San Patrizio, abbiamo anche costruito un’acquario di carta e un calderone pieno di monete d’oro…ma queste sono avventure che vi racconterò un po’ alla volta 🙂

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Top il topolino: creare giochiattoli con il cartone

L’altro giorno Franz mi ha mandato la bozza del suo prossimo racconto (a breve su HomeMadeMamma 😉 ) e presa dalla storia mi sono messa a fantasticare sui topolini e il loro minuscolo mondo.

In casa abbiamo parecchi libri che hanno per protagonisti topini e così, in attesa della storia  di Franz, io e PF ne abbiamo rispolverati alcuni:

Presi dalle storie, ci è venuta voglia di giocare un po’.  Ma se di gatti di peluche ne abbiamo  la casa piena , di topi siamo proprio scarsini… Così ci siamo dati da fare costruendo tanti topolini di cartone.

Materiale per creare i topolini:

  • rotoli di carta igienica (finiti 😉 )
  • pipette colorate o lana
  • forbici
  • colla
  • adesivo
  • pennarello indelebile nero
  • pastelli a cera o  tempere

Come li abbiamo costruiti:

Prima di tutto abbiamo colorato con i pastelli a cera i rotoli (le tempere avrebbero dato un risultato migliore, ma Piccolo Furfante aveva voglia di usare i pastelli 🙂 ) . Una volta colorati, li ho leggermente appiattiti e ho tagliato uno dei 2 lati aperti a forma di punta (il muso dei nostri topolini). Ho poi incollato le due parti del rotolo tra loro, chiudendo la bocca del topino, e ho dipinto nasino (pastello nero)  e occhi (pastello bianco). Usando il cartone tagliato precedentemente, ho creato le orecchie e le ho infilate dentro il rotolo facendo delle fessure con la forbice,  appena sopra gli occhi. Le fessure devono essere più piccole delle orecchie in modo da bloccarle e arricciarle leggermente. Ho, infine, tagliato una pipetta di circa 10 cm e l’ho fissata  – nella parte interna – con dell’adesivo all’altra estremità del rotolo aperto, creando così la codina.

Abbiamo creato topolini di vari colori: marroni, blu, rossi, arancioni… ed ora, legandoli tutti tra loro con una cordicina fissata poi alla vita di PF, ci divertiamo a fare i Pifferai Magici 😉

Ecco altre idee dalla rete per giocare con i topini:

Ora non ci rimane che aspettare che la storia di Franz (e del suo simpatico Topolino) sia finita 🙂

LEGGI ANCHE…

Continue Reading