Il gioco dell’oca per imparare l’alfabeto

Era già da un po’ che volevo raccontarvi di questo gioco, ma non avevo avuto molto tempo per assemblare le foto e scrivere il post e cosi’, con grosso ritardo, ve lo propongo ora, quasi all’inizio delle scuole.

E’ il classico gioco dell’oca con pedine e dadi che si muovono lungo un tracciato, con penitenze da fare e traguradi da raggiungere. Cos’ha allora di diverso? E’ un gioco pensato per imparare e dvertirsi con l’alfabeto.

Cosa  serve:

  • un pezzo di cartone rigido grande poco piu’ di un foglio A4
  • tempera verde
  • pastelli a cera: bianco, nero, rosso
  • penarello indelebile verde
  • adesivi con faccine
  • righello
  • lettere magnetiche
  • 1 dado a sei facce

Come ho costruito il tabellone di gioco:

Per prima cosa Piccolo Furfante ha colorato tutto il cartone rigido con della tempera verde: un lavoretto facile facile che è stato un pretesto per riprendere in mano colori e pennelli 😀

Una volta asciutto il cartone ho disegnato, usando il rughello, con il pastello a cera bianco il campo di gioco: un lungo serpentone.

Ho quindi tracciato con il penarello indelebile verde 25 caselle, alte circa 3,5 cm l’una. Usare il pennarello indelebile non è il massimo: la punta dopo un po’ si impregna della cera del  pastello bianco e fa fatoca a scrivere. Molto meglio usare un altro pastello a cera per tracciare le linee 😀

Le caselle sono 25:  21 per le lettere, 2 per le caselle in cui si perde un turno (adesivo con faccina triste), 1 casella in cui si va avanti di una casella (adesivo con faccina sorridente), 1 casella d’arrivo.

Sulle 21 caselle ho disegnato con il pastello a cera nero le 21 lettere dell’alfabeto. Ho poi disegnato ai lati di alcune caselle delle frecce rosse che signifcano “salta alla casella successiva” e delle frecce nere che significano invece “torna alla casella precedente”. In totale sono: 4 frecce rosse e 5 frecce nere.

Ecco le regole del gioco:

Si dispongono su ogni casella le lettere magnetiche corrispondenti alla lettera sulla casella. A turno i giocatori tirano il dado seguendo le istruzioni tracciate nel percorso: indietreggiano se trovano una freccia nera, si fermano un turno se arrivano sulle faccette tristi, avanzano se incontrano le frecce rosse…

Ogni volta che si sosta su una casella il giocatore si impossessa della lettera magnetica corrispondente, ma solo se dice una parola iniziante con quella lettera. Se non si dice o non è corretta, la lettera magnetica rimane al suo posto. Se la casella è vuota perchè un altro giocatore vi è già passato, il secondo giocatore non prende nulla.

Vince chi arriva per primo alla casella del traguardo, ma… e qui c’è un ma… deve riuscire a creare una parola con le sue e le lettere magnetiche degli avversari. Se non ci riesce,  non avrà vinto ed il compito spetterà a chi dopo di lui arriva sulla casella di arrivo.
A Piccolo Furfante piace un sacco questo gioco, soprattutto quando deve trovare una parola che inizia con la lettera della casella in cui è finito. Ha, pero’, ancora difficoltà a costruire parole autonomamente e per questo lo aiutiamo noi 😉

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Postino, re e ballerina: il gioco degli abbinamenti

Tra una pioggerella e l’altra, un disegno da colorare ed un viaggio immaginario su trenini di legno, ecco che ho realizzato questo semplice e veloce gioco di abbinamenti.

Le regole del gioco sono facilissime: bisogna abbinare in modo corretto i personaggi della prima fila con gli oggetti delle righe successive.  La ballerina sarà associata alle scarpette da ballo ed al teatro, mentre il postino alle lettere e al motorino…

Alla fine  le linee si sovrapporranno. Vi consiglio di usare un colore diverso per ogni personaggio. Noi abbiamo fatto cosi’ 😀

Per comodità noi abbiamo risolto le nostre schede al computer. Non so se Piccolo Furfante si è divertito di piu’ ad usare il pc o a giocare. :mrgreen:

Ecco pero‘ i modelli da scaricare e stampare.

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Il domino del mare

Di giochi qui in vacanza non ne abbiamo molti, ad eccezione di quelli da spiaggia. Siamo sommersi di palette e rastrelli, palloni e delfini gonfiabili, formine e biglie, ma scarseggiamo di giochi da usare in casa.

L’altroieri per la disperazione abbiamo comprato un puzzle che ci ha tenuti occupati per un po’ (era un puzzle di 500 pezzi :mrgreen: ). Stufi di colorare ed unire puntini, ieri ho deciso di realizzare un domino marino buttando via un po’ di cartucce per la stampante, ma per lo meno garantendoci qualche ora di distrazione.

Non è niente di speciale, ma ve lo propongo: non si sa mai che anche voi abbiate qualche “emergenza gioco” 😉

Eccolo qui!

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