I trifogli di San Patrizio

Subito dopo Carnevale e prima della festa del Papà si festegga San Patrizio. Come ogni anno abbiamo preparato dei lavoretti per addobbare la casa e divertirci un po’.

Tra i tanti abbiamo creato il nostro vasetto di trifogli, uno dei simboli di questa festa.Una bella idea, adatta anche per la primavera ormai imminente (manca davvero poco :-D)

Cosa abbiamo usato:

  • vasetto di terracotta a forma di calderone
  • terra
  • semi di trifoglio (3 euro una confezione per 50 m2)
  • il Leprechaun di carta di FamilyFun.go.com
  • uno stecchino da spiedini

Per prima cosa abbiamo costruito il nostro Leprechaun scaricando il modello e seguendo le istruzioni di Family.Fu.go.com . Abbiamo, quindi, riempito il vasetto di terra e vi abbiamo sparso a pioggia i semi. Ne bastano davvero pochi: una manina di PF è più che sufficiente!

Abbiamo mescolato la terra con lo stuzzicadenti e vi abbiamo appoggiato sopra il nostro Leprechaun di carta, prima però abbiamo abbondantemente bagnato la terra.

Ora Piccolo Furfante, ogni giorno, deve prendersi cura dei suoi trifogli e chissà, se sarà fortunato, troverà in mezzo a loro anche qualche quadrifoglio  😀

Altre idee dalla rete per questa festa:

Ed ecco alcuni dei nostri lavoretti degli scorsi anni:

 

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Collage ricicloso con fogli di giornale

Tra tutti i libri creativi che abbiamo in casa, a Piccolo Furfante piace molto “365 cose da fare e creare” . Saranno le immagini a colori, saranno i lavoretti facili ed accattivanti, comunque sia questo è il libro da cui PF sceglie spesso i lavoretti da fare.

Quando siamo in crisi di idee ( eh,eh,eh capita anche a noi :mrgreen: ) prendiamo questo libro e cominciamo a sfogliarlo. Siamo sicuri che nel giro di pochi minuti troveremo l’idea che fa per noi.

Tra le tante, qualche tempo fa abbiamo sperimentato il collage ricicloso.

Cosa serve:

  • Giornali vecchi
  • colla
  • forbici
  • fogli da disegno
  • pennarelli di vari colori

Come realizzarlo:

Per prima cosa bisogna scegliere un soggetto, noi abbiamo scelto quello proposto dal libro: il mare.

Sui fogli di giornale abbiamo disegnato con i pennarelli dei pesci, dei polipi, una barca, un pescatore…

Una volta creati i vari personaggi e aver aggiunto con i pennarelli i dettagli (occhi, bocca, pinne…), li ho ritagliati con cura. A questo punto Piccolo Furfante ha disegnato su di un foglio  il mare e vi ha incollato sopra  i ritagli, creando il suo collage. Non bastandogli un solo foglio, ha creato più collage che poi ha unito insieme con dell’adesivo.

Una volta incollati tutti i personaggi, PF ha rifinito il tutto aggiungendo dei particolari con il pennarello.

Il risultato finale ci ha molto sorpreso! Non pensavamo che, usando solo dei vecchi fogli di giornale, il collage potesse venire così bene 😀

Altre idee riciclose:

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Esperimenti scientifici con in bambini: l’uovo che rimbalza

L’altro pomeriggio Piccolo Furfante è tornato da scuola tutto agitato. Un suo compagno gli aveva raccontato un’esperimento che aveva fatto con un suo cuginetto: l’uovo che rimbalza. “Lo facciamo, lo facciamo, lo facciamo… mammaaaaa!”

E adesso? Non sapevo nulla di uova che rimbalzano, così sono corsa su internet in cerca di aiuto e ho scoperto, con mia meraviglia, che era tutto vero: esistono uova che rimbalzano!  😯 E allora mi sono detta . “Che esperimento “escientifico” sia!” 😀

Cosa serve:

  • un uovo (noi ne abbiamo usato uno scaduto che mi era rimasto per errore in frigorifero – no comment 😳 . Unico problema: galeggiava! :-S)
  • un recipiente di vetro con coperchio
  • aceto di vino
  • pazienza e due dita per tapparsi il naso

Come si crea l’uovo che rimbalza:

Si mette l’uovo nel recipiente di vetro , avendo cura di non rompere il guscio. Si riempe il recipiente di aceto fino a coprire completamente l’uovo. Dato che il nostro uovo galleggiava ci sono stati dei problemi tecnici al riguardo 😉

Una volta riempito il garattolo di aceto, bisogna chiuderlo con il coperchio e lasciare riposare il tutto per 24 ore. Ben presto vedrete galleggiare una schiumetta bianca e dei filamenti marroncini. 😯

Dopo 24 ore, tappandovi bene il naso (l’odore di aceto è fortissimo!), potete togliere l’uovo dal contenitore, risciacquarlo sotto acqua corrente e cominciare a giocarci 😀

L’uovo rimbalza, rotola e saltella allegramente senza rompersi, a meno che – come ha fatto Papà Ema 👿 – non lo lanciate con forza, con molta forza!

Perchè l’uovo rimbalza? Perchè l’aceto scioglie il guscio, fatto di calcare, lasciando però intatta la pellicina che lo riveste che, pur sottile, resiste alle sollecitazioni e fa in modo che l’uovo rimbalzi senza rompersi! 😀

E’ stato davvero un esperimento molto divertente da fare, che per Piccolo Furfante (ancora piccolo) ha un che di magico, ma per bimbi più grandicelli può diventare davvero interessante.

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