Il calendario natalizio “conto alla rovescia”

Domani sarà il primo di dicembre e potremo aprire, finalmente, il primo “regalo” del nostro calendario dell’Avvento. Piccolo Furfante, però, quest’anno ha voluto anche un calendario “conto alla rovescia” in cui cancellare, giorno per giorno, le caselle che lo separano dal Natale.

Inizialmente avevo pensato di crearne uno io, ma poi ho deciso di lasciar fare a Piccolo Furfante, fornendogli solamente la base su cui scrivere le date.

Nasce così il nostro calendario natalizio “conto alla rovescia”. Piccolo Furfante ha scritto, a suo modo, i numeri su ogni casella. Abbiamo poi appeso il foglio su di un cartoncino rosso, abbellito con adesivi a tema e appeso il calendario al muro della sua cameretta.

Domani sarà il grande giorno: la prima casella verrà cancellata 😀 PF non sta più nella pelle!

Ecco la base che abbiamo usato noi per creare il nostro calendario e alcune immagini natalizi da utilizzare per abbellire il calendario 🙂

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Le bocce molletta porta dolcetti

Quando ero piccola, uno dei miei giochi preferiti la mattina di Natale era andare in cerca dei cioccolatini nascosti nell’albero. Dopo aver scartato i regali, c’era l’assalto all’albero: ben nascosti tra i rami, le bocce e i festoni i miei genitori (la notte della vigilia) avevevano infilato alcuni cioccolatini natalizi. Non ce n’erano mai molti e questo rendeva la caccia ancora più divertente e complicata.

La tradizione di famiglia è rimasta e, prima dell’arrivo di PF, la lotta per i cioccolatini era tra me e Papà Ema (ma io ero avvantaggiata perchè ero io che li nascondevo 😉 ); ora la caccia si è fatta più dura perchè PF è un vero e proprio segugio da cioccolatini 😀 , ma qualche  dolcetto noi poveri genitori riusciamo ancora a mangiarcelo!

La cosa che però mi ha sempre disturbato di questa tradizione erano quegli odiosi filetti dorati per attaccare i cioccolatini: difficoltosi sia da appendere che da togliere una volta finita la festa.

Così quest’anno ho pensato ad una soluzione ottimale: le bocce moletta porta dolcetto.  😉

Attaccando il cioccolatino (o la caramella) su di una molletta, eviterò di lottare con quel maledetto filetto e abbellirò anche l’albero di Natale 🙂

Naturalmente nella costruzione delle bocce-molletta mi ha aiutato Piccolo Furfante che ora non vede l’ora di dare il via alla caccia ai dolcetti 🙂

Cosa abbiamo usato per costruire le bocce:

  • mollette di legno
  • pennalli di vari colori
  • bi-adesivo
  • ciccolatini di Natale di varei diemnsioni

Come le abbiamo costruite:

Per prima cosa abbiamo colorato le mollette con i pennarelli e le abbiamo lasciate asciugare per un’oretta (giusto per sicurezza). Abbiamo tolto i filetti dorati ai cioccolatini (mangiandocene un po’, giusto per accertarci che fossero buoni… i cioccolatini, non i filetti! ;-)) e, poi con il bi-adesivo li abbiamo incollati sopra le mollette.

I cioccolatini sopravvissuti ora sono appesi al nostro alberello dei grazie in attesa dell’arrivo dell’albero di Natale che si farà rigorosamente l’otto di dicembre. Dubito che resisteranno tanto, però! 😀

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Il libro-gioco di Mamma Ilaria per imparare divertendosi

Qualche settimana fa ho ricevuto la mail di una mamma/autrice, Ilaria, che mi presentava il suo libro “Indovina Facile” un libro-gioco pensato per bambini da 3 a 7 anni. Leggendo la mail di Ilaria mi sono subito entusiasmata delle idee proposte nel libro, soprattutto dall’uso che lei fa del gioco e degli indovinelli per facilitare e stimolare l’apprendimento.

Le ho chiesto così di presentarsi e presentare il proprio lavoro sul blog nell’angolo delle RECENSIONI, sapendo che poteva essere utile ad altre mamme ed educatrici.

E’ in questo modo che ho scoperto non solo una brava autrice di testi per bambini, ma anche una  mamma e una donna straordinaria che vive con forza e determinazione un’esperienza difficile.

E’ con emozione che le lascio la parola, perché possa presentarsi anche a voi:

Mi chiamo Ilaria e sono mamma di Christian.

Christian a pochi giorni di vita ha contratto una meningite batterica a causa di un’infezione ospedaliera e ciò gli ha causato un ritardo mentale medio/grave. Per certi versi in alcune sfumature la situazione di mio figlio è inquadrabile nello spettro autistico (ad esempio le numerose stereotipie che caratterizzano il suo modo di muoversi, la difficoltà nell’incontrare il suo sguardo)  anche se per altri versi si stacca completamente da questa patologia soprattutto perché Christian si relaziona molto bene a livello affettivo e comunicativo con il prossimo e anzi in questo senso è un bambino speciale perché la sua gioia di vivere contagia tutte le persone che lo circondano.

Per un genitore vivere la sofferenza fisica del proprio figlio è un trauma incancellabile… ma io sono sempre stata una persona combattiva, risoluta e così, dopo l’enorme stress iniziale, ho preferito convogliare tutte le mie energie nella cura di mio figlio sicura di riuscire in qualche modo a migliorare la qualità di vita del mio nucleo familiare.

Così Christian, fin dai primi mesi di vita, ha cominciato un percorso di recupero, ma fin da subito ho intuito che le ore di terapia al centro di riabilitazione e le ore di scuola non erano sufficienti a produrre miglioramenti significativi nella vita di mio figlio se anche in casa sia io che mio marito non avessimo lavorato bene.

Come nasce il tuo libro-gioco?

Fin da quando Christian era molto piccolo io creavo in casa molto materiale che fosse adatto alle sue esigenze. Il reperimento del materiale adatto a bambini con deficit cognitivi è un’impresa assai complicata. Questo perché è molto difficile trovare un lavoro strutturato e corposo che si possa utilizzare dall’inizio alla fine. Sicuramente la chiave vincente è la semplicità e la chiarezza dei contenuti. Così ho cercato sempre di utilizzare materiali chiari e soprattutto non ambigui onde evitare confusione nel bambino.

Christian pian pianino è cresciuto e ad un certo punto verso i 6/7 anni si è presentato il problema se insegnargli o meno a leggere e scrivere. Ciò ha scatenato in me un profondo conflitto interiore perché, se da una parte ero convinta che valesse la pena almeno tentare nell’ardua impresa, dall’altra avevo paura di sottoporlo ad uno stress inutile. Per fortuna ho scelto di provare ed oggi Christian legge abbastanza bene e scrive in stampato maiuscolo.

E’ in questo quadro che s’inserisce il gioco INDOVINA FACILE.

In quel periodo stavo lavorando insieme ai terapisti e alle insegnanti soprattutto sul miglioramento della comprensione orale e scritta di semplici frasi attinenti le azioni della vita quotidiana e contemporaneamente sulla letto-scrittura. Poiché qualche tempo prima avevo collezionato un po’ di indovinelli presi qua e la da vari libri ho avuto un’intuizione e ho pensato di utilizzarli facendone un lavoro misto di lettura, scrittura e comprensione.

Il gioco consisteva nel fare a Christian degli indovinelli che avevo precedentemente reso il più semplici possibili. Erano talmente semplici che direi che in alcuni casi più che di indovinelli si può parlare di semplici definizioni.

La soddisfazione più grande è stata quella di vedere Christian contento nel riuscire a risolvere i vari indovinelli e nel riuscire a gestire il lavoro in maniera brillante anche se accompagnato passo dopo passo da me!

Solo alla fine del lavoro mi sono resa veramente conto che la formula dell’indovinello era stata vincente poiché aveva attivato in lui una forte motivazione alla risoluzione del quesito. L’indovinello inoltre spinge al ragionamento, grazie a questo Christian ha imparato a formulare domande del tipo: “A che cosa serve…?”, “Come funziona?”, “Perché?”.

Grazie al prezioso supporto teorico e scientifico del Dott. C.Volpe, lo psicologo che segue Christian (co-autore del libro-gioco), è stato infine possibile arrivare alla stesura dell’INDOVINA FACILE così come si trova oggi in commercio.

C’è qualcos’altro che vorresti sottolineare, Ilaria?

Vorrei concludere dicendo che ovviamente io non sono un’ “addetta ai lavori”, non sono una studiosa, sono semplicemente una mamma che ha messo ha frutto la sua esperienza di vita. Ed è grazie a questo sapere “esperienziale” che ho riposto molte delle mie energie nel progetto “INDOVINA FACILE” perché per me questo progetto ha sempre rappresentato la possibilità di aiutare altri bambini che, come mio figlio Christian, hanno difficoltà nel rapportarsi col mondo circostante.

In tutti questi anni di duro lavoro con Christian ho speso molto tempo nel cercare di fornirgli gli strumenti necessari che gli permettessero di imparare a leggere e a scrivere.  Ho usato tantissimo materiale didattico sia classico (per le scuole materne ed elementari) sia speciale indirizzato a bambini con deficit cognitivo.

E’ grazie a questo lungo e ricco percorso di crescita, intrapreso insieme a mio figlio, che sono arrivata a pensare all’Indovina Facile, di cui oggi è disponibile anche una versione software molto carina e di facile utilizzo.

Io ringrazio di cuore Ilaria per aver condiviso con noi la sua esperienza di mamma ed autrice e di averci presentato il suo testo ricco di stimoli e attività per i nostri bimbi.

Sul sito della Erickson (casa editrice del testo di Ilaria) potete trovare alcune schede esemplificative per capire come è costruito il testo: ecco qui la pagina!

Indovina Facile è disponibile anche in una versione software. Qui potete vedere una presentazione della sua struttura e del materiale a disposizione 😀

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