Imparare a scrivere l’alfabeto con il tratteggio

Imparare l’alfabeto è il primo passo per avvicinarsi alla lettura e alla scrittura.

Per agevolare il passaggio dalla forma orale a quella scritta ho creato delle schede che aiutino i bambini ad avvicinarvisi con gradualità.

Ogni scheda si riferisce ad una lettera dell’alfabeto. Su di esse ho inserito delle immagini di oggetti, frutta o animali che iniziano per quella lettera, in modo che i bambini possono associare al segno grafico il suo suono.

I bambini hanno poi la possibilità di seguire le tracce delle lettere in stampato sia maiuscolo che minuscolo e una volta che hanno fatto un po’ di pratica riprodurle da soli seguendo il modello.

schede Per imparare le lettere dell'alfabeto da stampare

Ho creato inoltre una copertina che potrete usare per trasformare le schede in un pratico libretto.

Qui sotto trovate le schede e la copertina da stampare:

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Se siete in cerca di attività per giocare con le lettere e le parole, potete trovare tante idee nelle mie bacheche di Amazon dedicate ai giochi didattici d’italiano e ai libri sull’alfabeto . Nelle altre bacheche troverete i miei consigli d’acquisto su libri, materiali e strumenti didattici.

Post di Paola Misesti

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I quaderni didattici personalizzati di Ilaria

Ho conosciuto Ilaria su Instagram grazie alla sua pagina, in cui condivide tantissimi spunti e materiali per la didattica.

Tra i tanti strumenti proposti sono rimasta affascinata dai suoi quaderni didattici, in cui raccoglie attività personalizzate in base alle esigenze e alle capacità di ogni bambino.

Ho chiesto a Ilaria di presentare i suoi quaderni qui su Homemademamma, perché ritengo che possano essere molto utili.

Scopriamo chi è Ilaria.

PARLACI UN PO’ DI TE E DEL TUO LAVORO.

Mi presento, sono Ilaria Rudari, educatrice professionale e pedagogista in ambito disabilità, laureata presso l’Università degli studi di Verona. Attualmente sto conseguendo un master di pedagogia clinica per potermi specializzare nel campo della relazione e dell’aiuto. Sto scrivendo la tesi finale riguardante la sfera dell’autismo e gli interventi di riabilitazione possibili.

Attualmente lavoro come educatrice scolastica e domiciliare con varie famiglie con bambini con bisogni educativi speciali. Il lavoro è ciò che mi dà più soddisfazione: poter portare a termine degli obiettivi prefissati con i bambini e poterli vedere felici dei loro passi compiuti verso l’autonomia.

Il lavoro di un’educatrice e di una pedagogista non è così semplice come quando lo si nomina, ma dietro vi è un impalcatura creata con rigore e metodologia, che permette di sostenere un lungo lavoro affiancando gli utenti e le famiglie in ogni passo della loro vita.

CHE COSA SONO I QUADERNI DIDATTICI PERSONALIZZATI?

In questi anni ho potuto sperimentare e provare diverse esperienze lavorative sul campo, affiancando bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento e bisogni educativi speciali a scuola, per questo mi sto specializzando sempre di più nel poter creare del materiale dedicato a loro e fatto su misura per ogni caso, per questo creo i miei quaderni didattici personalizzati.  

Essi rispondono ad un bisogno sempre più sentito all’interno della scuola: devono consentire un corretto sviluppo didattico ed educativo del soggetto, permettendogli di acquisire più conoscenze possibili relative alle diverse materie trattate, in modo compensativo ed esaustivo, creando così un percorso adatto all’interno della propria difficoltà, andando a valorizzare e portando in primo piano i propri punti di forza. 

L’obiettivo dei quaderni personalizzati è proprio quello di rendere il soggetto protagonista del proprio apprendimento, mediante uno strumento che gli permetta di raggiungere l’apice della conoscenza attraverso stimoli e aiuti che vengono forniti per implementare il proprio bagaglio culturale. All’interno del sistema si definisce tutto ciò con inclusione, un’inclusione che deve avvenire a 360° per ogni sfumatura del soggetto.

PER QUALI ETÀ SONO PENSATI?

I quaderni didattici personalizzati rispondono ad un’ampia fascia d’età: dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori se non addirittura all’università.

Non vi è un modo corretto per strutturare il quaderno, è bene ricordare quale sia il suo scopo e per arrivarvi è necessario considerare le difficoltà singole di ogni soggetto per poter creare la strada idonea da percorrere insieme.

All’inizio della mia carriera i quaderni didattici personalizzati ricoprivano un ruolo d’aiuto  essenzialmente per bambini piccoli per la scuola primaria. Man mano però che costruivo e incrementavo le mie conoscenze sono arrivata ad utilizzarli fino a ragazzi/e della secondaria di secondo grado; essi sono dei quaderni che li accompagnano durante i loro anni di studi e che permettono loro una facilitazione nel campo scolastico e anche nel campo sociale.

Una grande esperienza l’ho potuta vivere quest’anno con gli esami di terza media di una ragazza che ormai da anni affianco nel lavoro personalizzato e nel sostegno. Vederla quindi conseguire un titolo di Stato con l’ausilio di mezzi idonei è stato un enorme orgoglio personale oltre che professionale. Tutto ciò si rispecchia nel soggetto che acquisisce la consapevolezza del dire “ Io ce l’ho fatta, ho fatto un ottimo lavoro”.  

COME SI COSTRUISCONO? 

 Pazienza , obiettivo, e costanza sono alcuni degli elementi fondamentali per poter intraprendere la strada. Ogni quaderno che andiamo a costruire richiede un elevato dispendio di tempo che però al completamento di questo si trasforma in un enorme soddisfazione: nel poter vedere nel concreto uno strumento di aiuto per il soggetto. 

Vi mostro alcuni esempi differenti che ho realizzato.

ESEMPIO 1

Ecco dei quaderni didattici personalizzati individuali per una scuola primaria, che attualmente sto utilizzando solamente per una bambina che sto seguendo.  

Nella foto sotto è possibile vedere due tipologie diverse di quaderni didattici personalizzati.

Uno è il quaderno didattico di italiano e l’altro di matematica. All’interno dei quaderni sono presenti anche delle schede che ho potuto scaricare dal sito di homemademamma. 

  • All’interno del quaderno di italiano sono stati inseriti i temi dell’alfabeto, del pre-grafismo, delle line aperte e chiuse, le sillabe, e la scrittura
  • nel quaderno di matematica sono stati inseriti argomenti come il pre-grafismo, la scrittura dei numeri, l’associazione di quantità con le immagini, …

ESEMPIO 2

In questo caso vi sono due tipologie diverse di quaderni didattici personalizzati adatti a soggetti della scuola primaria e non solo, in quanto possono essere utilizzati anche alla scuola dell’infanzia.

Questa seconda tipologia di quaderno è completamente riutilizzabile in ogni momento a differenza dell’esempio precedente nella quale vi è solamente il supporto cartaceo. In questo caso le schede sono inserite in un quaderno ad anelli usando delle delle cartellette di plastica. Questo permette all’operatore di poterle nuovamente riutilizzare.   

Ringrazio Ilaria per aver condiviso la sua esperienza e il suo materiale. Potete seguirla sul suo profilo Instagram e scoprire ogni giorno i suoi preziosi suggerimenti.

Qui sotto potete trovate tante schede da poter utilizzare per creare il vostro primo quaderno didattico personalizzato.

Post di Paola Misesti

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Le vocali mancanti: le schede per imparare le vocali

Le prime lettere che si insegnano per avvicinare i bambini alla scrittura e alla lettura sono le vocali che permettono di creare, unendosi con le consonanti, tante sillabe e quindi tante parole.

I bimbi sono sempre molto eccitati durante le prime lezioni perché non vedono l’ora di leggere e scrivere.

Le attività per allenarli a riconoscerle e scriverle sono tantissime. Una di queste è quella di far inserire in parole già scritte la vocale mancante.

Ho creato una serie di schede per i miei bambini più piccoli proprio a questo scopo.

Si tratta di fogli, uno per ogni lettera, in cui sono presenti tante immagini con sotto il loro nome, ma con la vocale mancante. Per ognuno è indicata la lettera omessa.

schede Per imparare le lettere le vocali da stampare

Ho realizzato anche un foglio riassuntivo che permette al bambino di testare quanto appreso: in questo le parole mancano di tutte le vocali e non sono presenti indicazioni di sorta.

Per rendere riutilizzabili i fogli è possibile plastificarli.

Qui trovate le schede da stampare:

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Post di Paola Misesti

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