Il termometro delle emozioni

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Tra le attività sulle emozioni all’interno delle classi, una in particolare prendeva sempre molto sia grandi che piccini: il termometro delle emozioni.

Il termometro permette di prende consapevolezza della gradualità delle singole emozioni, capacità che per i bambini non è per nulla facile.

Un’emozione si puo’ declinare in vari modi: è diverso infatti essere arrabbiati o furiosi, tristi o disperati, felici o entusiasti.

La presa di coscienza che esiste una gradualità nelle emozioni di solito è fonte nei bambini di molto stupore e deve essere associata ad una adeguata alfabetizzazione emotiva: la capacità cioè di dare un nome ad ogni sfumatura emozionale. Per il bambino il termometro offre l’occasione per cogliere intuitivamente le sfumature, il compito dell’adulto è  quello di fornire un vocabolario adeguato per poterle esprimere.

Oggi vi presento una scheda per aiutare i bimbi a prendere consapevolezza della gradualità di 4 emozioni base: la rabbia, la gioia, la tristezza e la paura.

Con l’aiuto di quattro termometri è possibile indicare la gradualità dell’emozione provata che va da bassa a molto alta. La scheda aiuta anche a capire che nell’arco di un periodo di tempo (un’ora, una mattinata, una giornata …) le emozioni variano sia di tipologia che di intensità.

Qui trovate la scheda da stampare.

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Emozioni in gioco: un libro-gioco sulle emozioni

Schede ed attività sulle emozioni non ci stancano mai! Ecco perchè ho creato un libro-gioco da stampare ed assemblare.

libro gioco sulle emozioni da stampare gratis per bambini

Un libricino con 10 pagine di attività per giocare e parlare di emozioni.

Qui trovate il libro delle emozioni da stampare. Ritagliate le pagine e assemblatele come indicato nelle istruzioni. In men che non si dica avrete in mano il vostro libretto da poter utilizzare.

libro gioco sulle emozioni da stampare gratis

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“Che faccia fai?”: un gioco per parlare di emozioni

faccine delle emozioni da stampare

Goleman definisce l’intelligenza emotiva come “la capacità di riconoscere e gestire le emozioni proprie ed altrui e di saperle indirizzare nella direzione più favorevole e vantaggiosa”. Essa è considerata come una meta-capacità ovvero una capacità che ci permette di usarne altre più complesse.

Un buon sviluppo della nostra intelligenza emotiva fa si’ che possiamo adattarci meglio all’ambiente e di conseguenza di migliorare il nostro benessere.

L’intelligenza emotiva è composta da 5 abilità (da cui ne derivano poi molte altre ad esse strettamente collegate): la consapevolezza emotiva, il controllo emotivo, la motivazione, l’empatia e le competenze sociali. Lavorare su queste abilità, favorendone lo sviluppo, vuol dire in pratica migliorare la nostra intelligenza emotiva e di conseguenza favorire il nostro benessere personale.

Va da sè che è differente lavorare sull’intelligenza emotiva con adulti oppure con bambini. Molte abilità in cui si articola questo tipo di intelligenza non sono ancora riscontrabili in bambini molto piccoli (es. la piena capacità di autocontrollo) o sono presenti in forme diverse rispetto a quelle adulte (es. l’empatia) o sono solo agli arbori (es. le competenze sociali).

E’ consigliabile comunque iniziare da subito, quando i bambini sono ancora molto piccoli per fare sì che lo sviluppo di tutte le capacità sia ottimale e che per il bambino diventi, poi, naturale ed automatico farne uso.

Per tutti questi motivi, fin da quando PF era piccolo, ho recuperato, creato e pensato strumenti ed attività particolari.

Cosi’ sono nate “le palette delle emozioni”, le filastrocche, il memory, “l’albero emozionante”, i mostri di feltro: ogni gioco ed attività ci ha permesso di dare un nome alle emozioni, di riconoscerle, di parlare di fatti ed episodi ad esse legate.

Era ormai da parecchio tempo che non “giocavamo con le emozioni”, cosi’ sono andata in cerca di qualche idea  adatta ad un bimbo di 8 anni. Ho trovato questo simpatico gioco e questo in cui in pratica costruendo una faccina e variandone le espressioni si poteva parlare di emozioni e della loro relazione con il corpo.

Ho disegnato allora tante immagini di occhi, bocche, nasi e orecchie per creare le nostre facce “emozionanti”. Il gioco, neanche a dirlo, è piaciuto parecchio!

Qui trovate i file da stampare e ritagliare per creare anche voi le vostre faccine:

le faccine delle emozioni!

Sulla mia pagina Pinterest potrete trovare tante altre idee per giocare con le emozioni.

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