Imparare è un’esperienza; tutto il resto è solo informazione
Albert Einstein
Qualche giorno fa Piccolo Furfante è tornato a casa da scuola portando con sè, tutto orgoglioso, un giornale, ma non un giornale qualsiasi bensi’ un giornale specialissimo: Il giornale di Alessandro (alias PF).
La maestra in mattinata ha lasciato ai bambini tanti giornali da ritagliare, tanti fogli di carta bianchi, colla e fobici. Il mandato era semplice: i bimbi avrebbero dovuto fare di quel materiale quello che volevano. Chi ha fatto un collage, chi si è limitato a ritagliare le immagini e chi come PF si è lanciato nella costruzione di un bel giornale
Per prima cosa ha incollato insieme un sacco di fogli bianchi e poi, con pazienza da certosino, ha ritagliato le foto e gli articoli che gli piacevano di piu’ (senza pero’ avere idea di cosa ci fosse scritto dato che gli articoli erano in tedesco :roll:).
Malgrado abbia scelto i ritagli a casaccio (tutto la sua mamma!!), il giornale ha una sua struttura ben definita: foto, articoli, perfino la pubblicità e i giochi enigmistici. Quando gli ho chiesto il perchè delle sue “scelte editoriali”, PF è stato chiaro: “ho ricopiato i giornali che leggete tu e papà!”. Questo è stato lo stimolo per una discussione su come erano fatti i giornali, su chi li scriveva, come reperivano le notizie, quali le notizie piacevano di piu’…
La morale di questa storia? A volte sottovaluto quanto attenti ed osservatori siano i bambini anche quando sembrano occupati a fare altro.
Altre idee in rete:
- Giornali per imparare colori e parole
- Realizzare il proprio giornale
- Collage di giornali per giocare ed imparare
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