Lo scorso weekend la famiglia P. l’ha passato a Firenze tra monumenti, giochi e zii.
Sono stati giorni magici per tutti noi. PF era la prima volta che vi andava e la sua meraviglia é stata contagiosa: mi sono riscoperta bambina, tenuta dalla mano di mia mamma in giro per la città piena di turisti; ho risentito i profumi conosciuti tanti anni fa e i sapori dimenticati come quelli dei pici al ragu’ e del pane senza sale. Ho rivisto con gli occhi di PF le bellezze della città e ho ricordato i racconti che si nascondevano dentro a tanti luoghi e monumenti. E’ stato davvero bello!
Prima di partire ero un po’ preoccupata: temevo che PF potesse annoiarsi. Avevo cosi’ recuperato molte informazioni e consigli su cosa vedere e su cosa fare in città con i bambini. Il post di Daniela Mammagiramondo mi é stato molto utile, come il libro “Firenze per gioco” che abbiamo usato tantissimo (PF si è innamorato delle filastrocche come quella sui ponti di Firenze)
Per incuriosire PF ho creato anche una “caccia ai monumenti”: ho stampato questa cartina e recuperato in internet 10 immagini (in miniatura) con i monumenti che avrei voluto visitare con PF: il duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, i giardini di Boboli, Palazzo vecchio, Il David, Il Porcellino della Loggia del Mercato Nuovo, La casa di Dante, il Ponte Vecchio, Piazza SS Annunziata. Come potete constatare sono tutti molto vicini tra loro, cosi’ non ci saremmo stancati eccessivamente e sarebbe stato facile terminare la nostra caccia al tesoro.
Ho messo quindi cartina e immagini in una scatolina! Non ci rimaneva altro che visitare la città ed andare a caccia dei monumenti: almeno 5 per giornata!
PF é stato subito preso dal gioco, ma poi si é divertito talmente tanto ad andare in giro per la città ed ascoltarne i racconti che alla fine se ne è dimenticato.
E’ salito senza fiatare i 463 gradini della cupola del Brunelleschi fermandosi a disegnare sul suo diario una veduta della basilica di San Lorenzo;
si è fatto in lungo e in largo i giardini di Boboli senza lamentarsi una volta;
si è visitato Santa Croce criticando tutti i dipinti, nessuno escluso (che ritiene troppo tristi e scuri), rimanendo pero’ incatato dalle vetrate; si è riposato alle biblioteca dell Oblate leggendo e giocando un po’;
si è divertito a scovare e a fotografare per le strade cartelli stradali davvero particolari (qui abbiamo scoperto poi di cosa si trattava!)…
Come ogni gita che si rispetti, ci siamo goduti anche il cibo offerto della città strafogandoci di gelato da Vivoli e da Leonardo e di frittellone da Cucciolo; ci siamo concessi una cena indimenticabile da Belcore dove il buon cibo e la cortesia del proprietario ci hanno fatto sentire a casa; ci siamo presi un pranzo al volo alla trattoria Cibrèo dove abbiamo trovato, oltre sapori particolari, anche buonumore e simpatia; ci siamo concessi una gustosissima pasta al ragu’ (che PF si è finito in un nanosecondo) dal Gatto e la Volpe, per concludere la serata con una mega pizza e tanto relax da “The Club House“.
A Firenze PF ha riscoperto, con mio garnde piacere, l’amore per il disegno, che aveva perso da parecchio. Ha riempito fogli e fogli del suo diario con schizzi e annotazioni e non perdeva occasione per fermarsi e disegnare.
Insomma una gita impegnativa (3 giorni con viaggio in treno da Zurigo compreso), ma che ci ha lasciato tanto!
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