Giochi creativi: giocare con le cartoline

Piccolo Furfante si è innamorato delle cartoline dopo aver ricevuto quella di sue due amichetti (Tarlo ed Elisa) . Così ogni occasione è buona per comprarne almeno un paio 🙂

Ci siamo ritrovati ben presto con una marea di cartoline sparse per casa, ma guai a spedirle e soprattutto nascondergliele 😈

Non ci restava altro che pensare a giochi ed attività da fare. La prima  che mi è venuta in mente è un memory, avendo alcune cartoline uguali a coppie la cosa è stata semplicissima. Naturalmente il gioco è piaciuto tantissimo.

Poi abbiamo scelte alcune cartoline di un formato un po’ grande e abbiamo creato dei piccoli puzzle, tagliandole in quattro. Anche questo gioco è piaciuto parecchio. Il problema è stato sceglierle e tagliarle alla presenza di Piccolo Furfante :mrgreen:

L’ultimo gioco a cui ho pensato è stato un gioco di ricerca “Qual’è la mia cartolina?” : abbiamo sparso sul tavolo la nostra marea di cartoline e Piccolo Furfante doveva trovare quella che gli descrivevo. Abbiamo giocato a turno e la cosa più divertente è stata capire quale cartoline PF mi suggeriva 😆

Ora sto pensando a creare un gioco da tavolo, dopo aver visto questa bellissima idea di Buntglas.

Naturalmente, alcune cartoline siamo anche riuscite a spedirle 😆

E voi avete qualche suggerimento da darci?

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Esperimenti scientifici con i bambini: le razzo – girandole di plastica

L’idea per questo lavoretto non è mia! Purtroppo non mi ricordo dove l’ho trovata: un libro? un sito? un blog? Non mi ricordo proprio… sarà l’età 😉

L’altro giorno sono incappata in questo sito e mi è ritornata in mente. Il potere di internet 🙂

E così ecco che io e Piccolo Furfante ci siamo dati ad un’altro esperimento scientifico: la scoperta dell’energia eolica.

Che parolone! In realtà abbiamo costruito solo una girandola riciclando una bottiglia di plastica.

Il modello per la nostra girandola è semplicissimo: abbiamo disegnato delle alette sulla bottiglia e poi le abbiamo ritagliate con le forbici (attenzione non è semplicissimo e mi sono pure punta!). Una volta ritagliare, le abbiamo parte. (E’ proprio questo modello che ho “rubato” non so dove!!)

Abbiamo poi colorato le alette di vari colori (con i pennarelli indelebili). Ho fatto un foro sul tappo della bottiglia e vi ho fatto passare un filo di lana. Ho richiuso la bottiglia e l’ho appesa in balcone a un vaso di fiori non troppo in alto, in modo che Piccolo Furfante potesse giocarci ed osservarla facilmente.

Per prima cosa abbiamo provato a fare aria con varie cose: soffiando, con un foglio di carta, un pezzo di cartone, le mani…

Abbiamo così constatato che la nostra razzo-girandola si muoveva in modo diverso a seconda di cosa usavamo. Poi siamo rimasti semplicemente ad osservarla: appena si alzava un po’ di brezza, incominciava a muoversi. Che emozione per PF 🙂

Dopo questa prima razzo-girandola, ne abbiamo costruite altre di varie dimensioni, di varie forme e colori, ma sempre usando bottiglie di plastica.

Ci siamo divertiti molto, anche se ora il balcone è invaso da girandole 🙂

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La voglia di giocare dei bambini è inesauribile come la loro naturale tendenza a trasformare ogni cosa in oggetto ludico. R. Gostoli

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Gioco dell’oca fai da te per i più piccoli

L’altra sera eravamo un po’ annoiati: non avevamo voglia di leggere nè di disegnare nè di fare lavoretti nè di giocare alle costruzioni, nè di uscire e nemmeno di fare un puzzle (che è dire tutto!) …

Insomma io e Piccolo Furfante eravamo seduti sui nostri cusciononi,  guardando sconsolati in giro in cerca di idee, con in sottofondo la canzone dello Zecchino “La guerra dei mutandoni” . Peggio di così!!! 😉

Poi un lampo (non in senso letterarle! Non pioveva nemmeno!): perchè non giocare a un gioco nuovo? Per esempio al gioco dell’oca? BEEEELLO! Mi è sempre piaciuto il gioco dell’oca! C’era solo un problema:  noi non abbiamo il gioco dell’oca!

Bè… perchè non crearne uno in 5 minuti?

Avevo visto questo gioco dell’oca semplificato in un libro dedicato alle insegnanti di scuola d’infanzia (zia Laura non saprò mai come ringraziarti per il tuo regalo!! 😀 ) e così ho ripreso in mano le istruzioni per costruirlo. Il gioco illustrato nel libro aveva come tema i ragnetti (brrr! che paura!), allora ho deciso di fare qualche variazione. Il nostro tema sarebbe stato il mare!

Costrurlo richiede davvero poco tempo. Ecco come ho fatto io:

Il tabellone

Ho preso un cartoncino abbastanza spesso, di 20×25 circa (originariamente era  una scatola di un puzzle) e con una matita l’ho diviso in tanti rettangolini (6 per lato). Ho poi ripassato con un pennarello blu un lato delle caselle per rendere visibile il percorso. Con un pennarello azzurrino ho tratteggiato i lati di ogni casella. Ho disegnato 5 soli all’interno del percorso, un calamaro rosa per indicare il VIA e un poipetto verde per il TRAGUARDO. Qua e là ho seminato bollicine per simulare il mare.

Noi abbiamo creato un piccolo tabellone perchè è stato un gioco improvvisato che avevo bisogno di realizzare in fretta e che aveva solo noi 2 come giocatori. E’ possibile naturalmente farlo più grande, soprattutto se si gioca in tanti 🙂

Il nostro tabellone è molto approssimativo, ma ormai PF ci è affezionato e finchè non si rompe sarà difficile cambiarlo 🙂

Il dado

Questa è stata la parte più impegnativa. L’ho costruito  con power point. Sulle facce del dado ho riprodotto i numeri fino a 4. Nelle 2 restati facce ho inserito l’immagine di un sole e una di un sole con una nuvoletta che lo copre.

Per semplificarvi la creazione del tabellone e del dado ho riprodotto il tutto in questo PDF che potete scaricare.

Avendo giocato e giocato e rigiocato, il dado dopo la 100 partita si è un po’ distrutto, ma avendo il modello l’abbiamo già rifatto 😉

Le pedine

Noi abbiamo usato i personaggi delle sorprese degli ovetti Kinder. Ne ho un marea perchè un tempo ne facevo collezione: ippopotami, coccodrilli, rane, pinguini…

Se non avete nulla da usare come pedine, troverete dei modelli  nel PDF che ho creato.

LE REGOLE del gioco sono molto semplici e questo rende il gioco adatto anche ai più piccoli.

I giocatori tirano a turno i dado. (Oooohhh… che notiziona! 🙂 )

Se escono i numeri ci si muove di tante caselle quanto il numero uscito (ma va?? Non ditelo: sono un genio! 😉 )

Se esce il sole il concorrente dovrà andare sulla casella in cui si trova il primo sole successivo a dove si trova. Se la casella è occupata non ci sono problemi e può comunque occuparla. Se non ci sono “soli” davanti a lui, può ritirare il dado.

Se esce il sole con la nuvoletta dovrà indietreggiare fino alla casella in cui si trova il primo sole  dietro di lui. Se non ci sono “soli” dietro di lui  può rimanere fermo dove si trova. In pratica salta un turno.

Questo è un gioco non solo divertente, ma anche stimolante e educativo: si impara a riconoscere i numeri, a contare sul tabellone, ad aspettare il proprio turno (possibilmente senza sbuffare. Vero, Piccolo Furfante? 🙂 )…

Inoltre questo è un gioco di fortuna, che non richiede abilità particolari ai concorrenti. Questo tipo di giochi sono molto adatti quando i giocatori hanno abilità e capacità diverse (come un adulto o un bambino o bambini di diverse età). I concorrenti sono sullo stesso livello e si percepiscono uguali. Non c’è il rischio che il più piccolo si senta inadeguato o favorito dal più grande. In questo modo può godere appieno della propria vittoria e tollerare meglio la propria sconfitta 🙂

Che dire d’altro: buon divertimento!  😀

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