Il memory dei numeri… civici

Io ho una fissa: mi piacciono i numeri civici. Non sto scherzando! Dico proprio sul serio. C’è chi colleziona francobolli, chi conchiglie… io colleziono numeri civici. Mi piacciono i numeri civici “artistici”. Per intenderci i numeri che hanno qualcosa di particolare: la forma strana, dei disegni, quelli fatti con materiali originali…

Quando mi imbatto in uno di questi numeri, lo fotografo e lo metto nella mia collezione di numeri civici. Lo so, sono strana. Che ci posso fare!

Papà Ema tollera questa mania, chiamandomi “la folle dei numeri civici”. Piccolo Furfante è stato “addestrato” a segnalarmeli e quando ne scova qualcuno di particolare mi urla “Mammaaaa! C’è un numero pacifico bellissimo!” :mrgreen: Non so perchè li chiami numeri pacifici! 😯

L’altro giorno, stavo archiviando le foto dei numeri civici che ho fatto in Sardegna e mi è venuta in mente una pazza idea: quella di creare un memory particolarissimo. Ho cosi’ scelto quelli che mi piacevano di piu’, le ho sistemati e ho creato delle carte da gioco. Ho stampato il tutto e l’ho plastificato. Che soddisfazione: sono numeri civici bellissimi 😀

Se volete anche voi provare a giocare con il mio memory. Qui trovate il modello. E’ sufficiente stamaprlo due volte e ritagliare le cards.

Buon divertimento!

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Fatti da voi: gli occhiali 3 D di Mamma Roberta

Mamma Roberta ha un blog  nato da poco: Io solo mamma. L’ho scoperta perchè qualche tempo fa Roberta mi ha lasciato un commento qui su HomeMadeMamma.

Questa è una delle cose che adoro della rete: permette di conoscere tante persone, di condividere con loro passioni ed idee, di confrontarsi e connettersi 😀

Mamma Roberta è una mamma creativa che, un giorno, ha deciso di fare solo la mamma e un’altro giorno ha deciso di aprire il suo blog per raccontare di sè, dei suoi bambini e delle loro attività 😀

L’idea del blog è nata perchè negli ultimi tempi ero sempre in giro con foglietti e fogliettini a distribuire ad amici e parenti ricette di dolci, per la pasta da modellare, indirizzi di ludoteche, teatri, musei, siti internet… Ad un certo punto non mi ricordavo più chi mi avesse chiesto cosa e ho deciso di fare ordine. Ho pensato:”e se aprissi un blog?” All’inizio mi è sembrata un’impresa troppo grande per me, ma poi mi sono fatta coraggio.

Scegliere il nome: “Io-solomamma” è stato facile. Da circa un anno, infatti, ho deciso (d’accordo con mio marito, ovvero lo “sponsor” del blog!) di lasciare il lavoro e di dedicarmi esclusivamente ai miei due bambini. Quindi quando mi chiedono: “Cosa fai nella vita?” rispondo sempre: “Io? Solo la mamma”.

Diciamo che non mi annoio…fare “solo” la mamma significa essere anche un pò medico, un pò infermiera, un pò tata, un pò colf, un pò (tanto) psicologa, un pò insegnante, un pò cuoca, un pò autista, un pò inventrice…. e devo dire che quest’ultimo aspetto è quello che più cattura i miei due bimbi.

I miei hobby (ne ho sempre avuti tanti, fin da piccolissima) stanno diventando anche i loro. La mia voglia irrefrenabile di creare, li sta contagiando. “Mamma cosa costruiamo oggi?” è la loro domanda più ricorrente. Stanno imparando che il divertimento non sta solo nel giocare, ma anche nel saper sfruttare la propria fantasia, nel crearlo il gioco.

Così mettiamo da parte tutto ciò che ci ispira: vasetti di yogurt, cannucce, bottiglie di plastica,  legnetti…e all’occorrenza diamo vita, una seconda vita, agli oggetti stessi.

Mamma Roberta è stata così gentile da voler condividere con noi una sua creazione: gli occhiali 3 D, naturalmente tutti riciclosi 😀


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“Non buttate quei noccioli!” ovvero i sacchettini antibotta fatti in casa

Piccolo Furfante ha una collezione di “bozzoni” in testa da far paura. Il suo primo compleanno l’abbiamo passato al pronto soccorso perchè aveva voluto sperimentare con la testa quanto fosse duro l’asfalto del parcheggio di casa. Da allora ne abbiamo collezionati davvero tanti di “bozzoni”, ultimo quello di due settimane fa a Zurigo che gli è costato 2 giorni di occhio gonfio 🙁

Nella foto qui sotto potete ammirare il suo primo “bozzone” 🙄

E’ per questo motivo che io mi porto sempre dietro del ghiaccio istantaneo e un tubetto di arnica.  :mrgreen:

Due estati fa, però, un’amica mi ha fatto scoprire i sacchettini naturali da usare come borse del ghiaccio. Hanno il vantaggio di non essere fastidiosi come i sacchetti in vendita, di essere leggeri e di non essere ingombranti poichè si può  realizzarli della misura che si vuole. Sono, infatti, dei semplici sacchettini  riempiti con semi di ciliegia che lasciati in frizer si raffreddano e mantengono la temperatura, aiutando così a decongestionare la parte lesionata.

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